trump congresso supporter scontri

GUERRA CIVILE IN AMERICA! - SALGONO A QUATTRO I MORTI DOPO L’ASSALTO AL CONGRESSO DA PARTE DEI SOSTENITORI DI TRUMP CHE PRIMA INVITA I MANIFESTANTI A TORNARE A CASA E POI RIACCENDE LE FIAMME: “QUESTE SONO LE COSE CHE SUCCEDONO QUANDO UNA VITTORIA ELETTORALE A VALANGA È BRUTALMENTE STRAPPATA” - TWITTER E FACEBOOK GLI SOSPENDONO GLI ACCOUNT - DA MIKE POMPEO A BUSH, I REPUBBLICANI SONO CONTRO DI LUI - INCAZZATI GLI INDUSTRIALI: “RIMUOVETELO” - SI DIMETTE IL PORTAVOCE DI MELANIA E LASCIA ANCHE IL VICE CONSIGLIERE PER LA SICUREZZA NAZIONALE - A WASHINGTON STATO DI EMERGENZA FINO AL 21 GENNAIO, GIORNO SUCCESSIVO AL GIURAMENTO DI BIDEN

 

i supporter di trump invadono il congresso 9

Alberto Magnani e Marco Valsania per www.ilsole24ore.com

 

L'ultimo, grande ripudio politico dell'era Trump è arrivato dalle elezioni per i due seggi al Senato della Georgia, dove si è profilata una vittoria democratica. Ma l'escalation della tensione istigata dal presidente uscente è degenerata, con scene senza precedenti nella storia contemporanea della capitale americana: manifestanti pro-Trump hanno fatto scattare il 6 gennaio un vero e proprio assalto al Congresso, a Washington, occupando le scalinate alle porte del Parlamento e riuscendo poi a fare irruzione all'interno, nell'aula del Senato e della Camera.

ashli babbitt uccisa durante l invasione del congresso da parte dei supporter di trump

 

Capitol Hill era in sessione a camere congiunte per certificare l'elezione alla Casa Bianca del democratico Joe Biden che ha battuto Trump ed è stata costretta a sospendere i lavori. Nel clima di enorme caos, è scattata l'evacuazione del Parlamento a Washington. Intanto il numero dei morti, durante i disordini, sale a quattro: oltre a Ashli Babbit, veterana dell'aeronautica colpita da un agente in uniforme della polizia del Campidoglio con la sua arma di servizio, altre tre persone sono morte durante le proteste al Congresso.

 

Lo afferma, secondo quanto riportano i media americani, il capo della polizia di Washington, sottolineando che i decessi sono avvenuti per emergenze e complicazioni mediche. La polizia ha inoltre confermato che sono stati rinvenuti ordigni esplosivi davanti al quartier generale sia del Dnc (Democratic National Convention) e sia dell'Rnc (Republican National Convention). Tredici persone sono state arrestate, mentre le autorità hanno recuperato almeno 5 armi da fuoco.

la guardia nazionale contro i supporter di trump che invadono il congresso

 

Dopo l'assalto al Congresso da parte dei supporter di Donald Trump secondo cui le elezioni erano truccate, Camera e Senato Usa sono tornati a riunirsi insieme per la proclamazione di Joe Biden. Bocciati tutti i ricorsi.

 

Campidoglio sgomberato, il Congresso riprende i lavori

I membri del Congresso in fuga

Dopo ore di scontri, gli agenti sono riusciti a sgomberare i manifestanti dal Campidoglio, mentre alle 18 (ora americana, le 24 in Italia) è scattato il coprifuoco in tutta Washington. Il ripristino dell’ordine ha richiesto l’intervento della Guardia nazionale, dopo che in un primo momento il Pentagono non ne aveva autorizzato il dispiegamento. Il New York Times ha poi rivelato che l’ordine è partito dal vicepresidente Pence e non da Donald Trump.

 

la guardia nazionale scorta i parlamentari americani fuori dal congresso dopo l arrivo dei supporter di trump

Il Congresso ha ripreso i lavori intorno alle 2 di notte (ora italiana), come già annunciato dalla speaker della Camera Nancy Pelosi. Quello che si è consumato il 6 gennaio, ha detto Pelosi, è stato un «assalto vergognoso alla nostra democrazia. Ma non ci può fermare dalla nostra responsabilità di certificare l'elezione di Joe Biden». In apertura di seduta, Pence ha condannato l’assalto dei sostenitori trumpiani: «Non avete vinto - ha detto - la violenza non vince mai». «Hanno cercato di distruggere la nostra democrazia, ma hanno fallito» gli ha fatto eco il leader dei repubblicani in Senato, Mitch McConnell, parlando di «falsa insurrezione», di una «ribellione armata» che non impedirà al Senato di fare il suo lavoro.

i supporter di trump invadono il congresso 7

 

Trump: è il risultato di un’elezione rubata. Twitter e Facebook lo bloccano

Lo stesso Biden aveva parlato di una «minaccia alla democrazia senza precedenti» e di una «insurrezione», chiedendo a Trump di porre fine «all’assedio» che sta tenendo in ostaggio il Congresso. Trump si è rivolto ai sostenitori con un messaggio diffuso via Twitter: «L'elezione ci è stata rubata, ma dovete andare a casa. Non vogliamo che nessuno resti ferito (il contenuto è stato poi segnalato dal social network per il «rischio di incitamento alle violenze», proibendo il retweet, ndr)».

 

i supporter di trump invadono il congresso

Trump ha rincarato la dose, scrivendo che «queste sono le cose che succedono quando una vittoria elettorale a valanga è brutalmente strappata da patrioti trattati ingiustamente per molto tempo. Andate a casa». Twitter ha rimosso il contenuto, bloccando il profilo per 12 ore e minacciando una sospensione permanente dell’account in caso di nuove violazioni delle sue regole. Anche Facebook ha successivamente bloccato il profilo dell’ex presidente Usa.

 

Da Pompeo a Bush, la condanna del Gop

i supporter di trump invadono il congresso 6

Il segretario di Stato, Mike Pompeo, ha condannato l’assalto: quanto accaduto al Congresso «è inaccettabile - ha scritto - Ho viaggiato molto e ho sempre sostenuto il diritto di manifestare pacificamente». Anche l’ex presidente Usa, G. W. Bush, ha parlato di un una insurrezione «degna di una Repubblica delle banane». L'ex direttrice delle comunicazioni della Casa Bianca, Stephanie Grisham, attuale portavoce e chief of staff della first lady Melania, si è dimessa in seguito all'assalto al Congresso da parte dei fan di Donald Trump. Lo riferisce la Cnn citando un dirigente della Casa Bianca. La deputata repubblicana Cathy McMorris Rodgers ha rinunciato a contestare la vittoria di Joe Biden nel collegio elettorale dopo l'assalto al Congresso da parte dei sostenitori di Donald Trump. «Quello che è successo oggi e continua a succedere nella capitale della nazione è una vergogna e una cosa anti americana», ha dichiarato

i supporter di trump invadono il congresso 4

 

Il business contro Trump. Gli industriali: rimuovetelo dalla Casa Bianca

Il business si scaglia contro Trump. Condanne dell'assalto a Capitol Hill sono giunte dai Ceo di JP Morgan Jamie Dimon, come di Goldman Sachs, David Solomon. L'associazione Business Rountable ha domandato a Trump di «mettere fine al caos» e a «tentativi illegali di ribaltare legittime elezioni». La National Association of Manufacturers si è spinta oltre: ha invocato l'uso del 25esimo Emendamento della Costituzione per rimuovere subito Trump dalla Casa Bianca «per preservare la democrazia». Ha definito gli eventi una «sedizione» e condannato come «complice» chiunque promuova teorie cospirative sulle elezioni. Ha accusato Trump di aver incitato alla violenza.

 

i supporter di trump invadono il congresso 5

Bill Clinton e Barack Obama: manifestanti istigati da Trump

«Un assalto senza precedenti al Congresso, alla Costituzione e al Paese». Lo afferma l'ex presidente statunitense Bill Clinton, sottolineando che il «fiammifero è stato accesso da Donald Trump e dai suoi più ardenti sostenitori, inclusi molti in Congresso, per capovolgere il risultato delle elezioni che ha perso». Anche Barack Obama, predecessore di Trump alla Casa Bianca, ha accusato Trump di aver «incitato» la violenza che si è poi consumata il 6 gennaio.

 

Usa: Michel,Congresso è tempio democrazia scene scioccanti

i supporter di trump invadono il congresso 2

«Il Congresso Usa è un tempio della democrazia. Testimoniare le scene di oggi a Washington Dc è uno shock. Confidiamo negli Stati Uniti affinché assicurino un trasferimento pacifico del potere a Joe Biden». Così il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, su Twitter. L’alto rappresentante per la politica estera della Ue, Josep Borrell, ha elogiato le parole di Biden: «Agli occhi del mondo, la democrazia americana questa sera appare sotto assedio. Questo è un attacco inedito alla democrazia Usa, alle sue istituzioni e allo stato di diritto - ha scritto - Questa non è l'America. I risultati delle elezioni del 3 novembre devono essere pienamente rispettati».

i supporter di trump invadono il congresso 3

 

Von der Leyen, credo nella forza della democrazia Usa

«Credo nella forza delle istituzioni e della democrazia Usa. La transizione pacifica del potere è al centro. Joe Biden ha vinto le elezioni. Sono ansiosa di lavorare con lui come prossimo presidente degli Stati Uniti». Così la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ritwittando la frase di Biden: «L'America è molto meglio di quello che stiamo vedendo oggi»

 

Senato verso il controllo democratico

ashli babbitt uccisa durante l invasione del congresso da parte dei supporter di trump

Doveva essere la giornata dei democratici. In Georgia, con due poltrone al Senato in palio nel grande stato meridionale e tradizionalmente conservatore, i democratici hanno strappato nettamente un seggio e sono in vantaggio per aggiudicarsi il secondo. Ad un passo, se li conquisteranno entrambi, da una maggioranza alla Camera Alta che completerebbe il loro controllo del Congresso oltre che della Casa Bianca con Joe Biden.

 

Warnock primo senatore afroamericano in Georgia

SUPPORTER DI TRUMP FANNO IRRUZIONE DENTRO IL CONGRESSO 2 - SPARATORIA

Il reverendo Raphael Warnock ha fatto storia battendo la repubblicana uscente Kelly Loeffler e diventando il primo senatore afroamericano mai eletto dallo stato. L'altro candidato democratico, Jon Ossoff, è in vantaggio di oltre 17.000 voti: non abbastanza per sciogliere ogni riserva ma sufficienti a dar fiato al suo ottimismo. Se la sua vittoria sarà confermata, Ossoff a 33 anni sarà il più giovane senatore democratico dal 1973, quando il trentenne Biden vinse un seggio.

 

Un controllo del Congresso darà importante spinta all'agenda di Biden. Può facilitare l'approvazione dei suoi candidati a ministro e di nomine di magistrati progressisti, che richiedono l'approvazione del Senato. Può dar fiato a piani di rilancio dell'economia, con nuovi stimoli e riforme fiscali più eque, una transizione energetica ispirata al Green New Deal, il rafforzamento dell'assistenza sanitaria in risposta alla pandemia. Incoraggiamento può inoltre ricevere il ritorno del multilateralismo su scala internazionale.

SUPPORTER DI TRUMP FANNO IRRUZIONE DENTRO IL CONGRESSO 2

 

L’«onda blu» spinge i mercati

La prospettiva d'un superamento del terremoto politico è stata salutata anche da Wall Street, dove l'S&P 500 in mattinata ha guadagnato oltre l'1% e il Dow Jones fino a quasi il 2 per cento. Biden ha da parte sua guardato avanti e parlato di significativa vittoria in Georgia. «Avremo una leadership democratica alla Camera e al Senato», ha detto. «La Georgia offre un chiaro messaggio: occorre agire per combattere le crisi che affrontiamo», per «voltare pagina». Aggiungendo che intende lavorare in modo bipartisan «per raggiungere grandi obiettivi per il Paese» a partire da nuovi soccorsi agli americani.

 

Garland prossimo segretario alla Giustizia

SUPPORTER DI TRUMP FANNO IRRUZIONE DENTRO IL CONGRESSO 2

Non si è fermato qui: ha proseguito nella transizione di potere, scegliendo il suo segretario alla Giustizia. Sarà il giudice Merrick Garland, ex candidato alla Corte Suprema di Barack Obama nel 2016, allora rifiutato dai repubblicani.

 

Le contestazioni repubblicane al Congresso

Il dramma di Capitol Hill era stato anticipato da alcuni segnali. L'aria era tesa già all'interno del Parlamento. Una fazione di decine di deputati e di 13 senatori repubblicani alleati del Presidente uscente ha cominciato a presentare obiezioni formali al risultato di almeno tre stati denunciando presunte irregolarità: il primo stato nel mirino è diventato l'Arizona. Contestazioni sono possibili contro i risultati di sei stati. Se però la procedura può allungare i tempi, anche di una intera giornata, non mette in discussione la certificazione. Ciascuna obiezione scritta, dopo due ore di dibattito, per squalificare delegazioni del Collegio elettorale presidenziale richiede una maggioranza sia al Senato che alla Camera. E i ribelli repubblicani non hanno i voti.

SUPPORTER DI TRUMP FANNO IRRUZIONE DENTRO IL CONGRESSO 2

 

Pence scarica Trump

Lo stesso vicepresidente Pence, in uno schiaffo a Trump, ha affermato di non avere alcuna autorità costituzionale per «determinare quali voti dei grandi elettori» per la Casa Bianca «debbano essere contati e quali no». E il leader repubblicano del Senato, Mitch McConnell, ha sfoderato torni durissimi nel condannare la fronda pro-Trump che ha spaccato il suo partito: «Se queste elezioni fossero ribaltate da semplici insinuazioni da parte di chi ha perso, la democrazia precipiterebbe in una spirale della morte».

 

L’esplosione della protesta

SUPPORTER DI TRUMP FANNO IRRUZIONE DENTRO IL CONGRESSO

L'azione si è spostata fuori dal Congresso. Trump ha arringato di persona migliaia di dimostranti nella captale sotto le insegne della Marcia per Trump/Salviamo l'America, ribadendo teorie di complotti ai suoi danni. Le proteste hanno portato a intensificate misure di sicurezza e allo schieramento della Guardia Nazionale per scongiurare disordini, con almeno sei arresti per scontri con la polizia e possesso di armi illegali già martedì. Non sono bastate a prevenire il dramma scattato, allungando inquietanti ombre su una giornata di vittorie del partito democratico e sul Paese.

scontri a washington tra polizia e supporter di trump 12scontri a washington tra polizia e supporter di trump 5scontri a washington tra polizia e supporter di trump scontri a washington tra polizia e supporter di trump11scontri a washington tra polizia e supporter di trump 9scontri a washington tra polizia e supporter di trumparresti di supporter di trump i supporter di trump invadono il congresso 8scontri a washington tra polizia e supporter di trump 2scontri a washington tra polizia e supporter di trump 3scontri a washington tra polizia e supporter di trump 1scontri a washington tra polizia e supporter di trump 10scontri a washington tra polizia e supporter di trump 6scontri a washington tra polizia e supporter di trump 7SUPPORTER DI TRUMP FANNO IRRUZIONE DENTRO IL CONGRESSO

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…