salvini conte di maio giorgetti

QUANDO TUTTO È POLEMICA, NIENTE È POLEMICA! - SALVINI: ''NESSUNA POLEMICA, IO E DI MAIO CI SENTIAMO E CI MESSAGGIAMO TUTTI I GIORNI. IL CONTRATTO È SACRO, MA LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA VA FATTA BENE''. CI VUOLE GIORGETTI PER SPIEGARE: ''NEL CONTRATTO, LA PRESCRIZIONE NON È SCRITTA COSÌ. IL M5S NON DEVE GUARDARE AI SONDAGGI, SONO GONFIATI. ANCHE TRA I NOSTRI DANNO ALLA TESTA. MA POI SI FA CADERE IL GOVERNO''. LEGA E M5S AL MOMENTO NON SONO D'ACCORDO SU NULLA. IL GIOCO DI NERVI VA AVANTI

luigi di maio matteo salvini 2

 

 

1. GOVERNO: SALVINI, CONTRATTO È SACRO MA TENERE OCCHI APERTI

 (ANSA) - "Quello che firmo io mantengo, gli impegni che prendo li rispetto. La riforma della giustizia e anche della prescrizione sono nel contratto di governo e li faremo. Però, la giustizia è affare delicatissimo: se ci si mette mano, bisogna farlo bene". Interviene così, in un'intervista al Corriere della Sera, il vicepremier Matteo Salvini, sulle ultime tensioni tra i ministri Bongiorno e Bonafede.

 

Il leader leghista si schiera a difesa di Bongiorno: "Lei ha una grande credibilità, di certo non può essere accusata di berlusconismo. Io sono d'accordo sul fatto che i processi debbano avere una fine e sono d'accordo sul fatto che non possano essere prescritti quelli di chi ha i soldi. Io dico: riformiamo la prescrizione, ma facciamolo in maniera efficace. Non necessariamente un emendamento presentato dalla sera alla mattina è il modo migliore".

DI MAIO SALVINI

 

"Gli obiettivi miei, di Di Maio e di Bonafede sono gli stessi. E nessuno deve avere dubbi: il contratto è sacro - afferma -, e vale per tutto quello che contiene, dal reddito di cittadinanza alla Fornero all'esame costi-benefici per le grandi opere". "Noi i patti li rispettiamo e sono convinto che lo sappiano tutti. Vedo una gran bagarre giornalistica, descrizioni che non corrispondono affatto ai nostri rapporti: io e Di Maio ci sentiamo e ci messaggiamo tutti i giorni".

 

"Io - afferma - non parlo di manine e di complotti, ma è vero che ogni tanto bisogna tenere gli occhi ben aperti". Salvini parla di un episodio "che non comporta necessariamente malafede ma magari soltanto distrazione", nel decreto fiscale, sulle sigarette elettroniche: "il testo era entrato in un modo ed è uscito nell'altro: e la tassa ritornava", "non grido al complotto ma capisco lo sfogo di Di Maio".

 

 

2. PRESCRIZIONE: GIORGETTI, NEL CONTRATTO NON È COSÌ

GIANCARLO GIORGETTI

 (ANSA) - "Non mi intendo di diritto penale, ma non credo che sia nei termini proposti dai relatori della legge", precisa a Repubblica il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, sulla presenza o meno della prescrizione nel contratto di governo. E aggiunge: "Ci sarà una discussione. Bonafede si confronterà con i nostri esperti, non c'è dubbio. E troveremo una soluzione". Al M5S dice: "L'alleanza, come ho spiegato, si basa sulla fiducia reciproca. Se iniziamo a pensare ai sondaggi, ai giornalisti - sempre voi - all'ancien régime che vuole farci litigare per farci cadere, allora finisce male. Sta a noi evitare che accada".

 

Sempre a questo proposito, rileva: "in realtà io e Matteo siamo molto preoccupati dai sondaggi sulla Lega. Perché li riteniamo un po' gonfiati. E poi perché rischiano non solo di dare alla testa agli alleati, ma anche di provocare un'ubriacatura tra qualcuno dei nostri". Quando gli si fa notare che con il 30% Salvini potrebbe chiedere per sé Palazzo Chigi, risponde: "secondo le regole della politica è sicuramente così, ma Salvini neanche privatamente ha mai espresso questo auspicio. Anche perché se davvero prendiamo il 35% alle Europee e vinciamo in Emilia e Toscana, serve tempo per costruire una classe dirigente all'altezza".

salvini giorgetti

 

Sullo spred a 300, afferma: "Mi rendo conto. In Parlamento sulla manovra serve un comportamento serio e responsabile, restando nel 2,4%. Se sforiamo con emendamenti bizzarri, allora c'è un problema. Anche per lo spread", sule banche "monitoriamo attentamente la situazione. E siamo pronti anche a interventi tempestivi e risoluti".

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...