giorgia meloni matteo salvini

SALVINI E MELONI, CHI FARA’ LA FIGURACCIA SUL MES? - FUBINI: “PER ANNI MOLTI LEADER SOVRANISTI HANNO COSTRUITO UNA LORO FACCIATA E ORA TEMONO LE CONSEGUENZE ELETTORALI MA RATIFICARE LA RIFORMA NON SIGNIFICA ESSERE COLONIZZATI DALLA TROIKA NÉ RISCHIARE DI ESSERLO; ESSA CREA UNA PROTEZIONE IN PIÙ IN CASO DI CRISI BANCARIA E FAREBBE CALARE IL COSTO DEL DEBITO ITALIANO - RESPINGERE LA RATIFICA DEL MES OGGI SIGNIFICA METTERE IN GIOCO IL PREZZO DEI TITOLI E IL COSTO DI FINANZIAMENTO DELLO STATO. LASCIAR PASSARE IL MES SIGNIFICA PROTEGGERE I RISPARMIATORI ITALIANI”

Estratto Federico Fubini per il “Corriere della Sera”

 

GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI - MEME FESTIVALBAR

All’ultimo incontro fra ministri finanziari dell’euro, una settimana fa a Lussemburgo, il presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe e il tedesco Christian Lindner erano rimasti sulla linea di sempre: apertura a ridiscutere le funzioni del Meccanismo europeo di stabilità, certo. Ma solo dopo la ratifica italiana della riforma già concordata. Non prima. Né da parte di quei due, né degli altri ministri europei c’era stata polemica verso Giancarlo Giorgetti.

 

Al contrario, c’era comprensione per quanto aveva spiegato il collega italiano: «Oggi non esiste una maggioranza in Parlamento per ratificare le modifiche al Trattato del Mes — aveva detto il ministro leghista —. E dobbiamo stare attenti perché, se il voto fallisse, non potremmo ripeterlo per sei mesi». Lindner in particolare con Giorgetti discute molto. Il ministro delle Finanze di Berlino ha qualità diplomatiche superiori ai suoi predecessori, da Wolfgang Schäuble o allo stesso Olaf Scholz che oggi è cancelliere.

 

meccanismo europeo di stabilita'

Con il collega italiano mantiene scambi su un gran numero di questioni: dalla riscrittura delle regole di bilancio, all’investimento di Lufthansa in Ita. […] Giorgetti ha avuto la conferma di ciò che sapeva da un pezzo: non sarà l’Europa ad aprire alla Lega e a Fratelli d’Italia la via di fuga da dieci anni di retorica anti-europea.

 

[…] i partner europei non offriranno al governo gli argomenti per […] una marcia indietro sostanziale, con la ratifica della riforma del Mes nei termini negoziati a fine 2020 dal secondo governo di Giuseppe Conte. Poco importa che oggi il leader dei 5 Stelle, proprio come Matteo Salvini della Lega o la premier Giorgia Meloni, finga di essere critico di quell’accordo che concluse lui stesso (benché la firma sia poi arrivata con il governo di Mario Draghi).

meccanismo europeo di stabilita' 2

 

Dunque l’Italia sarà chiamata a confermare l’assetto del Mes così come era stato concordato. Senza scambi preliminari sul patto di Stabilità […] all’interno dello stesso Mes, guidato dal lussemburghese di origine italiana Pierre Gramegna, c’è già l’idea di una «riforma della riforma»: utilizzare i 417 miliardi di potenza di fuoco dell’organismo a garanzia di parte del debito pubblico dei Paesi dell’euro se si indebitano per finanziare investimenti strategici. Ma appunto questo dibattito è per dopo. Nessuno in Europa accetta che sia una precondizione alla ratifica italiana.

GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI A CUTRO

 

Il che riporta la questione […] dentro la lotta politica italiana: soprattutto quella fra Lega e Fratelli d’Italia per l’elettorato euroscettico, ora che mancano undici mesi alle Europee. […] dietro la riluttanza di ciascuno […] c’è il timore di lasciare al concorrente il voto sovranista alle Europee.

 

Ma […] ratificare la riforma non significa essere colonizzati dalla Troika né rischiare di esserlo; essa è un cambio marginale e in meglio di ciò che già c’era, perché crea una protezione in più in caso di crisi bancaria; e un disco verde farebbe calare il costo del debito italiano — come ha scritto il Tesoro alla Camera — perché sarebbe un «segnale di coesione europea».

 

meccanismo europeo di stabilita' 3

[…] la ratifica del Trattato […] in teoria ora il voto è previsto venerdì della prossima settimana, ma chi è nel governo vede già un argomento per il rinvio: quel giorno si terrà il Consiglio europeo dei leader a Bruxelles. Dunque la ratifica […] si farà attendere ancora, perché per anni molti leader sovranisti hanno costruito una loro facciata e ora temono le conseguenze elettorali […] In gioco c’è la stabilità del debito pubblico, il grande normalizzatore del sovranismo assurto al potere: respingere la ratifica del Mes oggi significa mettere in gioco il prezzo dei titoli e il costo di finanziamento dello Stato.

 

Probabile dunque che alla fine questo sarà l’argomento per spiegare la ritirata di fatto: questo governo ha già collocato titoli sovrani per circa 300 miliardi e presto dovrà alzare la stime di nuove emissioni nette del 2023 a circa 90 miliardi. Lasciar passare il Mes — si dirà — significa proteggere i risparmiatori italiani.

Ultimi Dagoreport

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

“QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…