giorgia meloni matteo salvini

SALVINI HA IL PISTOLINO SCARICO: VORREBBE REGOLARE I CONTI CON GIORGIA MELONI MA NON PUO’ (PER ORA) - FOLLI: “NEMMENO SALVINI SA COSA FARE. VIVE ALLA GIORNATA, CREA CONTINUI MOTIVI D’INCIAMPO, SI ESIBISCE DA UOMO FORTE DELLA MAGGIORANZA - È LUI IL GIUSTIZIERE DEL GOVERNO MELONI? SULLA CARTA LA LEGA PUO’ ROVESCIARE IL TAVOLO DELL’ESECUTIVO. MA SALVINI È UN LEADER SOTTO ESAME NEL SUO PARTITO. LE SUE MOSSE STRAVAGANTI, IN PASSATO, POGGIAVANO SU UNA COSPICUA FORZA PARLAMENTARE. METTERE IN CRISI IL COSIDDETTO “DESTRA-CENTRO” È POSSIBILE, MA OCCORRE UN NOTEVOLE CONSENSO NEL PAESE. E IL CARROCCIO RISCHIA DI NON TOCCARE IL 10% ALLE PROSSIME EUROPEE”

Estratto dell’articolo di Stefano Folli per “la Repubblica”

 

salvini meloni

È un esercizio un po’ futile eppure necessario, quello di segnalare le quotidiane rincorse a destra di Salvini, volte a innervosire la premier e a garantirsi un po’ di spazio elettorale. Le parole incongrue rivolte a Ilaria Salis non costituiscono il primo episodio […] Ora ci sono gli agricoltori anti-Ue da sostenere, se possibile l’ala intransigente. […] Ogni giorno un caso, da ora a quando si voterà. […] la vera domanda da porsi non è se il dissidio nel centrodestra è destinato a proseguire (senza dubbio continuerà fino all’esasperazione), bensì quale sarà il suo sbocco politico.

 

GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI

Insomma, cosa vuole ottenere Salvini, al di là di qualche titolo di giornale e di un po’ di visibilità? […] non manca chi si augura o addirittura prevede la spallata finale in grado di mandare in crisi l’esecutivo Meloni. Tuttavia la risposta all’interrogativo deluderà chi attende il colpo di scena, un Papeete fuori stagione. Con ogni probabilità nemmeno Salvini sa cosa fare. Per ora vive alla giornata, crea continui motivi d’inciampo, esibisce l’espressione corrucciata da uomo forte della maggioranza, quello che ispira la linea dura […]

 

giorgia meloni e matteo salvini 2

L’esperienza recente dimostra che il nostro uomo forte raramente ottiene quello che chiede. Clamorosa la vicenda della Sardegna: anche in quel caso Salvini aveva lasciato intravedere sfracelli a livello nazionale, se il suo candidato alla Regione fosse stato accantonato. Ma è proprio quello che è accaduto e il capo della Lega ha dovuto chinare la testa. Salvo aggiungere lo smacco sardo alle altre mortificazioni subite, in attesa del fatidico “redde rationem”, insomma il duello finale in cui solo uno sopravvive.

MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI

 

Ma questo esito, tipico di un film western, non sembra profilarsi per domani. Si torna alla domanda: cosa farà Salvini? È lui il giustiziere del governo Meloni? Chi lo pensa rischia di illudersi. O semplicemente di sbagliare i calcoli. Certo, sulla carta la Lega è in grado di rovesciare il tavolo dell’esecutivo. Ma la questione non è solo un problema di numeri, tutt’altro. Salvini è un leader sotto esame nel suo partito e si capisce. Le sue mosse stravaganti, in un passato ancora recente, poggiavano pur sempre su di una cospicua forza parlamentare specchio di un’analoga solidità elettorale.

 

giorgia meloni matteo salvini.

[…] Mettere in crisi il cosiddetto “destra-centro” è possibile, ma occorre un notevole consenso nel paese. È necessario essere forti oggi, non tre anni fa. Viceversa si parla di un partito, il Carroccio, che rischia di non toccare il 10 per cento alle prossime europee. Un partito che nelle regioni sa già di dover rendere una fetta consistente del potere accumulato negli anni scorsi. E un partner indebolito avrà il suo daffare nel tenere a bada collaboratori e proconsoli, è difficile che abbia la forza di organizzare una manovra anti-premier. La voglia, sì, ci sarebbe, ma la leva politica manca. Il futuro comunque dipende dal voto e dagli equilibri che ne deriveranno.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...