matteo salvini giuseppe conte

SALVINI ALLA RESA DEL CONTE: ''LA PARABOLA DEL PREMIER È FINITA, HA PERSO IL CONTROLLO, LO VEDO TROPPO IMPEGNATO A DISTRICARSI TRA RENZI, GLI AMERICANI E LE SPIE. DICE TUTTO E IL CONTRARIO DI TUTTO MA EVIDENTEMENTE C'È QUALCOSA CHE NON TORNA - QUANDO VINCEREMO IN UMBRIA ED EMILIA, VEDIAMO SE IL GOVERNO TERRÀ ANCORA. E POI ARRIVERÀ LA CAMPANIA…''

 

 

Lorenzo Calò per ''Il Mattino''

 

Senatore, ma per ora la Lega ha vinto al Sud sempre in alleanza con le forze di centrodestra.

conte salvini

«Però siamo in espansione. Stanno arrivando da noi sindaci, consiglieri comunali ma anche esponenti della società civile. Ci stiamo concentrando sulla Calabria, che dovrebbe andare al voto a gennaio, poi stringeremo su Puglia, Campania, Sicilia».

 

Non teme di imbarcare riciclati?

«Vigileremo con la massima attenzione».

Volpi è stato eletto al vertice del Copasir: sarà ancora lui il commissario in Campania?

«Questo è un tema su cui stiamo già ragionando. Credo che gli impegni al Copasir, per la delicatezza del ruolo, lo assorbiranno molto. Stiamo riflettendo su come riorganizzare la presenza del partito in Campania dando voce e spazio ai territori».

Cosa è mancato finora all'azione della Lega nel Mezzogiorno?

«Fin quando siamo stati al governo abbiamo cercato di dare risposte su immigrazione, sicurezza, infrastrutture. Il vero gap per un cittadino della Campania e del Sud è la qualità dell'assistenza sanitaria, il lavoro, l'efficienza dei trasporti».

giuseppe conte contro salvini in senato

 

Qual è la vostra ricetta?

«Entrare nelle istituzioni, poter incidere nell'azione di governo. Un conto è farlo se hai solo il sindaco di San Giuseppe Vesuviano, un conto è operare governando la Regione».

Ma in Campania si voterà non prima di giugno 2020...

«Stiamo ai fatti. Oggi la Lega è il primo partito. Il test più vicino è in Umbria dove sono convinto che vinceremo. Poi ci misureremo in Emilia e in Calabria. Voglio vedere quanto dura l'alleanza delle poltrone tra Pd e Cinquestelle».

 

Con un centrodestra unito ne chiederà la guida in Campania?

DI MAIO SALVINI CONTE

«Vedremo, ci confronteremo. Ci sono anche altre voci di livello nel centrodestra con cui costruire un dialogo».

Come giudica le misure di carattere economico contenute nella Nota di aggiornamento al Def?

«Per ora vedo solo parole che cambiano di giorno in giorno. Mi sembra che comunque ci sia un chiaro regresso rispetto a quando noi eravamo al governo: viene rimessa in discussione quota 100 e, soprattutto, non trovo misure adeguate per rilanciare l'assistenza sanitaria nel Mezzogiorno».

 

Il governo parla di una manovra molto vicina alle fasce più deboli...

Nicola Zingaretti Luigi Di Maio Giuseppe Conte

«Hanno litigato più loro in due mesi che io e Di Maio in un anno e mezzo. Ora vedo che a conti fatti mancano ancora 5 miliardi per le coperture Iva. Da dove prenderanno questi soldi? Poi non si è capito come intendano rilanciare l'occupazione visti anche gli ultimi dati che fotografano tassi vicini al 50% di inattività in alcune zone del Mezzogiorno. L'unica misura fiscale utile, la Flat tax che la Lega proponeva e che tutti gli imprenditori chiedevano, è stata accantonata. La verità è che il governo sbanda».

 

La colpa è di Renzi, di Conte o di Zingaretti?

«Conte ha perso il controllo. Lo vedo troppo impegnato a distriscarsi tra Renzi, gli Americani, le spie».

 

Il premier si dice pronto a riferire al Copasir ora a presidenza leghista.

«Conte può andare quando vuole, la sua parabola la vedo bella che finita. È confuso, da cinque giorni dice tutto e il contrario di tutto ma evidentemente c'è qualcosa che non torna».

Il 19 ottobre la Lega scenderà in piazza a Roma.

«E le dico che dalla Campania stiamo ricevendo un sostegno incredibile».

 

Perché?

giuseppe conte nicola zingaretti 1

«A oggi siamo a 40 pullman che sono stati organizzati per l'evento di piazza San Giovanni. Sarà una manifestazione imponente durante la quale daremo le nostre indicazioni su economia, Europa, lavoro, sicurezza, immigrazione, infrastrutture».

Nel frattempo i Cinquestelle hanno portato a casa il taglio dei parlamentari. Ricorda? Di Maio ha sempre definito la riforma un «obiettivo di legislatura».

«E noi responsabilmente abbiamo votato sì per la quarta volta, non come il Pd che per tre volte ha votato no. È un segnale, un simbolo ma non è la riforma che risolve il problema dei costi della politica».

 

Cosa manca?

«Il risparmio è come il costo di un caffè per un anno: incide poco e non produce nessun risultato tangibile se non accompagnato ad altre misure di sostegno per la crescita».

 

LA CRISI TRA DI MAIO E SALVINI BY OSHO

Il 15 ottobre ci sarà l'atteso confronto televisivo con Renzi: Matteo VS Matteo. Ci saranno scintille?

«Non mi sono mai tirato indietro: sono aperto al confronto con tutti. Ma capisco le esigenze televisive. Vada per il faccia a faccia con Renzi».

 

È preoccupato?

«Non è che non ci dorma la notte. Eppoi: la Lega è al 30 per cento, Renzi intorno al 3».

salvini de luca

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)