salvini isoardi bergoglio

SI SALVINI CHI PUO’ – IL MINISTRO ANNUNCIA: “VEDRÒ BERGOGLIO, CHE GIOIA” MA IL VATICANO SMENTISCE: "NON RISULTA" – MA L'INCONTRO POTREBBE AVVENIRE SENZA UDIENZA - LA SVOLTA MISTICA DI ELISA ISOARDI SU INSTAGRAM, LA COMPAGNA DI SALVINI CONDIVIDE UNA CATENA MARIANA DEDICATA ALLE COPPIE IN CRISI: "SCIOGLI I NODI CHE MI SOFFOCANO"

Luigi Accattoli per il Corriere della Sera

salvini rosario

 

Matteo Salvini forse incontrerà il Papa in settimana, o forse no: l' incontro l' ha annunciato lui come «probabile» in un' intervista e poco dopo il portavoce vaticano ha detto che non è fissata «alcuna udienza», ma non è da escludere che l' incontro avvenga senza che vi sia un' udienza programmata, cioè un colloquio concordato e preparato.

 

Il ministro dell' Interno e vicepremier Salvini potrebbe incontrare il Papa al margine dell' udienza generale di domani, che è la Giornata mondiale del Rifugiato, o potrebbe vederlo giovedì all' aeroporto alla partenza o al rientro dalla visita al Consiglio Ecumenico delle Chiese di Ginevra. Infinite sono le risorse del protocollo diplomatico vaticano.

 

salvini roma rom 7

Risorse abbondantemente segnalate dai precedenti. Il 29 luglio 2013 Angelino Alfano aveva incontrato sulla pista dell' aeroporto di Ciampino Francesco che rientrava dal Brasile: allora Alfano era vicepresidente del Consiglio e ministro dell' Interno, esattamente come oggi Salvini.

 

Ma anche i premier Enrico Letta e Matteo Renzi ebbero incontri con Bergoglio all' aeroporto.

«Probabilmente avrò l' onore di incontrarlo questa settimana. Questo mi riempie di gioia»: sono state le parole con cui Salvini ha accennato all' incontro con il Papa, in un' intervista a Telelombardia. Parole compatibili sia con l' attesa di una vera e propria udienza, sia con la previsione di un incontro occasionale.

 

salvini roma rom 3

Sulla lontananza di Salvini da Francesco in materia di immigrazione abbiamo avuto un chiaro aggiornamento da quella stessa intervista. Gli hanno chiesto di commentare quanto il Papa aveva appena diffuso via Twitter in vista della Giornata mondiale del Rifugiato: «Condividiamo con gesti concreti di solidarietà il cammino dei migranti e dei rifugiati». E il ministro le ha commentate così: «Giustamente lui parla alle anime, parla del bene supremo, di tutti. Noi che siamo più piccoli e molto più legati ai problemi terreni, ai rifugiati garantiamo il necessario ma a coloro che non scappano dalla guerra ma che pensano che in Italia ci sia casa e lavoro per tutti ci permettiamo di dire, come fanno i francesi, gli spagnoli, gli austriaci, che non ce la facciamo ad aiutare tutti».

 

In altre occasioni - ma prima d' essere ministro - Salvini era stato più tranciante: «Quanti rifugiati hanno in Vaticano?», aveva risposto a chi gli chiedeva un commento ad altre parole di accoglienza dette da Francesco il 17 giugno 2015. In quell' occasione il Papa aveva invitato la folla di piazza San Pietro a «chiedere perdono per le persone e le istituzioni che chiudono le porte» e il leader leghista aveva protestato con decisione: «Noi non abbiamo bisogno di essere perdonati - disse - "perché non è possibile accogliere tutti"».

 

bergoglio

Ancora più pungente era stato a Pontida il 20 settembre 2016, quando aveva lodato una maglietta anti Bergoglio con la scritta «Il mio Papa è Benedetto» indossata da una parte dei manifestanti e aveva motivato così l' apprezzamento: «Io ricordo le parole di Benedetto XVI alla giornata dei migranti 2012: ha detto che prima del diritto di emigrare va riaffermato il diritto a non migrare».

 

Il Papa ovviamente riceve tutti i governanti che ne fanno richiesta e non avrà «nessuna difficoltà» - dicono in Vaticano - a incontrare il nostro ministro dell' Interno. Il 28 agosto 2016 Francesco aveva parlato con il premier dell' Ungheria Viktor Orbán e il 24 maggio dell' anno scorso con Donald Trump. Riceve chi pratica i respingimenti come ogni altro e ovviamente approfitta dell' incontro per riaffermare il suo «insegnamento».

 

bergoglio

Con Salvini il Papa si trova invece d' accordo in materia di famiglia. Parlando domenica a Cinisello Balsamo il ministro degli Interni ha lodato a gran voce Francesco per quanto aveva detto sabato sulla famiglia, quando aveva ricordato che per la Chiesa è «famiglia» solo quella fondata sul matrimonio eterosessuale: «Ieri anche il Papa ha detto una cosa rivoluzionaria, cioè che la famiglia è fondata dall' unione di un uomo e una donna. Ringrazio Sua Santità che ha ribadito quello che è giusto: i bambini hanno bisogno di una mamma e di un papà».

 

 

ELISA ISOARDI

Da repubblica.it

isoardi instagram

 

La foto da donna di casa, intenta a stirare una camicia, aveva fatto discutere. Ma Elisa Isoardi ora è tornata a spiazzare per i suoi post su Instagram, rivelando stavolta una svolta mistica. Un post caricato ieri sera mostra un suo primo piano accompagnato da una "catena" mariana - dedicata alla "Madonna che scioglie i nodi" - che la futura conduttrice de 'La prova del cuoco' ha rilanciato integralmente.

 

ELISA ISOARDI 3

Nel testo si legge tra l'altro: "Volgi verso di me il tuo sguardo pieno di compassione, guarda il cumulo di 'nodi' che soffocano la mia vita. Tu conosci la mia disperazione e il mio dolore. Sai quanto mi paralizzano questi nodi e li ripongo tutti nelle tue mani".

 

Si tratta di una preghiera collegata ad una devozione nata tra il 1600 e il 1700  in Baviera - terra d'origine di Benedetto XVI - attorno ad un dipinto che raffigura, appunto, Maria intenta a sciogliere nodi di un nastro che le viene porto da un angelo. Secondo la tradizione, a ispirare l'opera sarebbe stata la preghiera di una coppia di sposi in crisi e infatti ai piedi del dipinto, sotto all'immagine della Madonna, viene raffigurato Tobia accompagnato dall'arcangelo Raffaele verso la sua sposa Sara.

 

La Vergine dei nodi è tornata d'attualità con papa Francesco, che scoprì il quadro quando, da semplice sacerdote, trascorse un periodo in Germania per studiare. Rientrato in Argentina, ne trasmise il culto. E un sacerdote di Buenos Aires lanciò la novena a "Maria che scioglie i nodi", che è quella affacciata ora su Instagram da Elisa Isoardi.

 

Curiosamente, il post "mistico" arriva proprio nel giorno in cui il compagno della conduttrice televisiva, il vicepremier Matteo Salvini, ha provato ad accreditarsi rispetto al mondo cattolico annunciando l'imminenza di un suo incontro con Jorge Mario Bergoglio. Appuntamento che però è stato smentito dal Vaticano. In passato, il leader leghista aveva reso noto di tenere sempre in tasca una coroncina del rosario.

matteo salvini al senato 3

 

Ultimi Dagoreport

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…