
SALVINI VUOLE BRUCIARE GLI ALLEATI ANCHE IN CAMPANIA – LA LEGA APPROFITTA DEL “VUOTO” CAUSATO DALLO STOP AL TERZO MANDATO PER DE LUCA E FA LA SUA MOSSA: FORMALIZZA LA CANDIDATURA DEL PARLAMENTARE GIANPIERO ZINZI, CHE ENTRO FINE MESE AVRÀ IL SOSTEGNO DI 500 COMITATI. I FRATELLI D’ITALIA RESTANO FERMI SUL VICEMINISTRO EDMONDO CIRIELLI: FORZA ITALIA, DOPO L’AUTOESCLUSIONE DI FULVIO MARTUSCIELLO (IL NOME IN POLE PER LA REGIONE), È SPIAZZATA… - LE VOCI SU CANTONE (A SINISTRA)
Estratto dell'articolo di Simona Brandolini per il “Corriere della Sera”
[…] De Luca comincia con una battuta: «Potrei sempre candidarmi in Veneto, vincerei di sicuro. Zaia qui non credo». Prosegue in maniera ancora più chiara il discorso social di ieri. «Bisogna consolidare la coalizione e aprirla a tutti, anche al M5S», il primo punto.
Il secondo: «Si parte dal programma di governo della Regione, dal lavoro degli ultimi 10 anni. Quindi piena continuità».
Terzo: «Si dovrà trovare una figura in grado di reggere e proseguire il programma avviato e che abbia il consenso di tutti. Ma non si può pretendere che io non abbia voce in capitolo». Il sottotesto: no a Roberto Fico, ormai è chiaro. Tant’è che torna in campo l’altro competitor pentastellato, l’ex ministro Sergio Costa.
O di nuovo Gaetano Manfredi, che metterebbe tutti d’accordo. Ma il sindaco, causa nuova legge elettorale campana, dovrebbe dimettersi tre mesi prima. Cioè in agosto. Troppo presto. E allora circola ancora un altro nome, quello di Raffaele Cantone che ha chiesto di tornare in Campania, ma a capo di una Procura, non del campo largo. Voci, incontrollate.
Sullo sfondo c’è sempre la minaccia, neanche troppo velata, di una corsa di De Luca in solitaria con le sue due liste (e con chi ci sta) con il vice Fulvio Bonavitacola o l’assessora Lucia Fortini.
Ma la chiusura del ciclo De Luca, ha dato mordente al centrodestra. E ieri c’è da registrare la mossa, anche in chiave anti alleati, della Lega. Che formalizza al tavolo del centrodestra la candidatura del parlamentare Gianpiero Zinzi, che entro fine mese avrà il sostegno di «500 comitati», assicurano. Se FdI resta fermo sul viceministro Edmondo Cirielli, dopo l’autoesclusione dell’azzurro Fulvio Martusciello, FI manca ancora all’appello.