
SALVINI VUOLE TORNARE A FARE IL MINISTRO DEGLI INTERNI (“SE ME LO CHIEDONO SINDACI ED ELETTORI ALLORA È MIO DOVERE ASCOLTARLI”) MA DA FRATELLI D’ITALIA LO RIMBALZANO: "SQUADRA CHE VINCE NON SI CAMBIA" - PURE PIANTEDOSI NON SEMBRA SMANIOSO DI LASCIARE IL VIMINALE PER TENTARE LA CORSA A GOVERNATORE IN CAMPANIA - PER CONVINCERE GIORGIA MELONI, SALVINI È DISPOSTO A CEDERE A FRATELLI D’ITALIA IL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE - LA DUCETTA NON CI PENSA PROPRIO AD ACCONTENTARE IL SUO VICEPREMIER PERCHE’ IL VIMINALE AVRA’ UN RUOLO NELLA PARTITA STARLINK, PER LA FORNITURA ALL’ITALIA DI INTERNET VIA SATELLITE…
1 - SALVINI RIELETTO SEGRETARIO "MOTOSEGA CONTRO L’UE CHIEDERÒ IL VIMINALE"
Estratto dell’articolo di Matteo Pucciarelli per “la Repubblica”
MATTEO PIANTEDOSI MATTEO SALVINI
Due giorni di congresso alla Fortezza da Basso, nessun sussulto, un esito scontato — Matteo Salvini viene rieletto segretario federale della Lega: era l’unico candidato — e il solito sogno da realizzare: tornare al ministero degli Interni, perché «se me lo chiedono sindaci ed elettori allora è mio dovere ascoltarli, con serenità parlerò sia con Matteo Piantedosi che con Giorgia Meloni».
Il leader del Carroccio, davanti alla sua platea, pone poi un altro obiettivo: riportare la Lega in alto, facendola tornare ad essere il primo partito italiano. «Ma non vogliamo farlo a spese degli alleati», dice, basterebbe pescare nel bacino dell’astensionismo. […] Il rieletto segretario per acclamazione rafforza i suoi ragionamenti mostrando vecchi manifesti della Lega Nord, quella di Umberto Bossi: già allora i lumbard erano critici contro l’Europa unita, l’immigrazione, le politiche di genere. Tutto ciò a dimostrazione, secondo Salvini, che […] la Lega rimane coerente […]
matteo salvini giorgia meloni matteo piantedosi 2
[…] più che un congresso è una convention, visto che il pacchetto delle mozioni era già tutto prestabilito e calato dall’alto e gli unici interventi leggermente critici, più che altro da militanti della base, erano stati confinati alla chiusura di giornata sabato sera, nel disinteresse generale.
Fra gli ospiti della domenica, anche il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, secondo cui «sui dazi abbiamo la grande necessità di dialogare e negoziare con gli Usa e il negoziato deve avvenire da parte dell’Unione europea in modo unitario». Non è esattamente la stessa posizione di Salvini, però. Il quale vorrebbe una trattativa italiana con l’amico Donald Trump, convinto di spuntare migliori condizioni in virtù della vicinanza ideologica con lui (ed Elon Musk). […]
MATTEO PIANTEDOSI MATTEO SALVINI
[…] Dopodiché il punto cruciale di Firenze, il ritorno evocato di Salvini al Viminale, è accolto con la grande freddezza degli alleati. Per FI e FdI rispondono Raffaele Nevi e Marco Osnato, con argomentazioni simili: le aspirazioni sono legittime, ma la realizzazione è remota, la squadra di governo va bene così.
2 - L’OFFERTA ALLA PREMIER "INFRASTRUTTURE A FDI" TENSIONI SUL RIARMO
Estratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco e Lorenzo De Cicco per “la Repubblica”
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Non è stato un agguato quello di Matteo Salvini. Prima d’intervenire alla fortezza da Basso di Firenze e rilanciarsi per il Viminale aveva preso il telefono e chiamato Giorgia Meloni. Per avvisarla di quello che avrebbe detto sul palco: il partito me lo chiede e il ministero dell’Interno è un obiettivo politico. La premier però continua a non essere convinta di questa opzione.
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Anzi. Pure il titolare attuale del dicastero, Matteo Piantedosi, sentito dal capo leghista prima dell’intervento, sembra tutt’altro che smanioso di lasciare per tentare la corsa a governatore in Campania. Ma Salvini non mollerà la presa facilmente. Pur di convincere Meloni è disposto a mettere sul piatto, raccontano nella sua cerchia, anche il ministero delle Infrastrutture, a cederlo a un "Fratello". Un’offerta, così si augurano i leghisti, che potrebbe spingere Meloni ad aprire a una valutazione.
piantedosi salvini meloni tajani
Anche se da FdI c’è chi fornisce anche questa lettura, circa i dubbi, persistenti, della premier: Meloni non vorrebbe affidare a Salvini, insieme agli Interni, anche la partita Starlink, su cui il Viminale ha parzialmente competenza. E Piantedosi in questa fase è un ministro apprezzatissimo dalla premier. Per la Campania poi da tempo c’è l’opzione Edmondo Cirielli. […]