SALVINI TRA WEBER E URSULA - A BRUXELLES SCADE A GENNAIO IL MANDATO DI DAVID SASSOLI ALLA PRESIDENZA DEL PARLAMENTO EUROPEO. IL SOGNO DI MANFRED WEBER, OGGI ALLA GUIDA DEL PPE, POTREBBE DIVENTARE REALTÀ CON L’INGRESSO DELLA LEGA NEL PPE. SALVINI A BRUXELLES HA 25 PARLAMENTARI, CHE DOVREBBE PORTARLI BREVI MANU A WEBER. LA LEGA NEL PPE E' L'UNICO ELEMENTO CHE POSSA PORTARE SALVINI A SEDERE AI TAVOLI INTERNAZIONALI. MA SALVINI A LIVELLO EUROPEO TENTENNA: STRIZZA L'OCCHIO A URSULA E POI COMMETTE ERRORI GROSSOLANI COME FIRMARE IL MANIFESTO SOVRANISTA DI ORBAN
DAGOREPORT
Non si gioca solo la partita del Quirinale, nei prossimi mesi. A Bruxelles scade a gennaio il mandato di David Sassoli alla presidenza del Parlamento Europeo. Un bel giro di giostra nei poteri internazionali, un'altra elezione del Presidente. Si rifanno presidenze, gabinetti, direttori. Arrivati a metà legislatura i parlamentari europei eleggono un nuovo presidente.
Sassoli è stato espresso dal gruppo dei socialisti europei. Per turnazione, la prossima presidenza spetta ad un membro dei Popolari Europei.
La presidenza dell'Eurocamera è il sogno proibito di Manfred Weber, parlamentare tedesco di lungo corso, oggi alla guida del PPE. Ma con una presidente di Commissione tedesca come lui difficile che possa essere eletto. A Bruxelles le cariche vanno distribuite tra gli Stati membri, il “manuale Cencelli” di incroci tra nazionalità e sesso è rigidissimo.
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Giro di giostra anche per il Segretario generale del Parlamento, anche lui ora tedesco. Si vocifera che tra i candidati al suo posto ci sia un italiano di peso, ma è presto. Di certo il prossimo presidente del Parlamento Ue non sarà italiano. Sarebbe giusto quindi dare all'Italia la segreteria generale, per equilibrio tra cariche e Stati membri, una volta che a febbraio 2022 avrà perso la presidenza.
Il momento astrale è estremamente favorevole per un ingresso della Lega nel PPE. Salvini a Bruxelles ha 25 parlamentari, che nel momento dell'elezione possono avere molto peso. Dovrebbe metterli in gioco e portarli brevi manu a Weber. La Lega nel PPE è l'unico elemento che possa portare Salvini a sedere ai tavoli internazionali. I giochi di potere nella capitale belga sono tutti sui tavoli dei due grandi partiti europei, cioè il Partito popolare e il Partito socialista. Fuori da queste due famiglie non si tocca palla.
Ma la Lega a livello europeo tentenna: strizza l'occhio alla Von der Leyen e poi commette errori grossolani come firmare il manifesto sovranista di Orban. Allo stesso tempo però ha smesso di sparare a palle incatenate contro l'Europa. Anche le votazioni della delegazione leghista sono sempre più spesso a favore delle proposte della Commissione. Il vento nell'Eurocamera è certamente cambiato. Ma il passo del “Capitone” nell'emiciclo è incerto, gli affari internazionali della Lega sono gestiti in modo confuso.
MANFRED WEBER ABBRACCIA URSULA VON DER LEYEN
Sassoli spera in una riconferma, ma impossibile che i popolari rinuncino ad una poltrona tanto succulenta. Il Ppe già esprime la presidente della Commissione, ora gli spetta anche la presidenza del Parlamento. Pedina naturale per la transizione sarebbe Antonio Tajani, reggente di Forza Italia, che a Bruxelles si pavoneggia da ex presidente del Parlamento. Lui è nel Ppe da quando aveva i calzoni corti. Lo stesso Ppe ha appena perso gli ungheresi di Orban, ha bisogno di una boccata d'ossigeno. Salvini sa che i suoi 25 eurodeputati hanno un valore enorme, in tempi di elezioni del Presidente. Tra sei mesi ne avranno assai meno…
MANFRED WEBER ursula von der leyen mario draghi di fronte al teatro 5 di cinecitta 22mario draghi ursula von der leyen a cinecittaMANFRED WEBER VIKTOR ORBAN