gianluca savoini vladimir putin matteo salvini

SAVOINI OUT! - L’UOMO DELLO SCANDALO METROPOL, BRACCIO DESTRO DI SALVINI PER I RAPPORTI CON IL CREMLINO, È STATO COSTRETTO A DIMETTERSI DA VICEPRESIDENTE DEL CORECOM, L’AUTORITÀ REGIONALE CHE HA IL COMPITO DI GARANTIRE LA LIBERA INFORMAZIONE. È STATA APPROVATA UNA MOZIONE PRESENTATA DAI RADICALI E FIRMATA DAL CENTROSINISTRA: A SAVOINI E ALLA MAGGIORANZA SONO MANCATI SETTE VOTI. SEGNO CHE LA MATTANZA DI PUTIN IN UCRAINA STA AVENDO EFFETTI ANCHE NEL CENTRODESTRA, CHE VUOLE RIPULIRSI DAI FAN DEL “MACELLAIO” DI MOSCA…

Stefania Chiale per il “Corriere della Sera”

 

SALVINI SAVOINI

Sette franchi tiratori: la maggioranza in Lombardia si spacca sul leghista filorusso, filo-Putin per eccellenza, e la Regione di Salvini vota le dimissioni dell'uomo della Lega per i rapporti con il Cremlino.

 

Il Pirellone ieri, con voto segreto, ha approvato una mozione presentata dal consigliere di +Europa-Radicali Michele Usuelli e firmata dal resto del centrosinistra che invita Gianluca Savoini a dimettersi da vicepresidente del Corecom, l'autorità che ha il compito di garantire la libera informazione.

 

VLADIMIR PUTIN E GIANLUCA SAVOINI

L'uomo che fu mediatore di Matteo Salvini in Russia, finito nello scandalo delle intercettazioni all'hotel Metropol di Mosca, è stato tradito da sette voti mancanti alla maggioranza in consiglio regionale.

 

Ecco i due dati politici della giornata lombarda: l'uomo-cerniera di Salvini con la Russia, il giornalista dal passato nell'estrema destra, presidente dell'associazione Lombardia-Russia e componente del Corecom dall'11 settembre 2018, considerato inopportuno da parte del centrodestra che governa in Lombardia;

 

e, dunque, la maggioranza spaccata. Fonti del centrodestra danno per certo che quattro dei sette franchi tiratori siano interni a Fratelli d'Italia (i quattro consiglieri di FdI presenti in Aula, tra cui il capogruppo Franco Lucente), partito che da tempo, «su indicazione dall'alto, appare votare per dividere la maggioranza in Lombardia».

 

MATTEO SALVINI - SERGEY RAZOV - GIANLUCA SAVOINI

Una rottura che preoccupa il centrodestra, non solo lombardo: «Con il voto segreto qualcuno si è schierato a favore delle premesse che per noi erano inaccettabili - ha commentato il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Roberto Anelli -. Non chiedetemi chi è stato perché è sempre difficile saperlo, però quello che è successo è questo.

 

Non esageriamo dicendo che ci può essere una ricaduta politica. Di sicuro, comunque, è un qualcosa che non funziona per quanto riguarda la maggioranza».

 

michele usuelli

Con una prima votazione (34 voti a favore e 32 contrari), il Consiglio ha espresso «dissenso rispetto alla permanenza di Savoini, per sua stessa ammissione, incondizionato ammiratore di un regime nemico della libertà di stampa e della verità, tra i componenti dell'autorità regionale che ha il compito di garantire e controllare la libera informazione in Lombardia e l'ha invitato pertanto a rassegnare le dimissioni».

 

matteo salvini gianluca savoini a mosca

 Tra le motivazioni della richiesta si ricordano le posizioni «apertamente e dichiaratamente filorusse» di Savoini e «gli stretti legami con esponenti di primo piano del regime putiniano», il suo ruolo di fondatore dell'associazione culturale Lombardia-Russia e le «importanti missioni ufficiali con oligarchi ed esponenti di primo piano del regime russo nel corso della prima fase della VIII legislatura».

michele usuelli

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