enrico zanetti

LA SCISSIONE DELL’ATOMO – ZANETTI SCAPPA DA SCIOLTA CIVICA CON IL SIMBOLO E VA NELLE BRACCIA DI VERDINI. COSI’ IL MACELLAIO ENTRA IN MAGGIORANZA. INSIEME FARANNO GRUPPO ALLA CAMERA E AVRANNO PIU’ DEPUTATI CHE VOTI – LA MINORANZA PD CHIEDE LE DIMISSIONI DEL VICE MINISTRO – LA REPLICA DEL NAZARENO: SCELTO PER LA SUA COMPETENZA (FACCE RIDE)…

Da ”Repubblica.it”

 

L'ultima l'epopea politica di Scelta Civica, ricca di litigi e scissioni, scatena una bufera, dato che questa volta coinvolge anche Denis Verdini.

 

mario montimario monti

Il partito fondato e abbandonato dall'ex premier Mario Monti, vive un altro passaggio traumatico. Il suo segretario, il viceministro dell'Economia Enrico Zanetti, ha lasciato il gruppo a Montecitorio insieme a tre fedelissimi, Mariano Rabino, Giulio Cesare Sottanelli e Angelo Antonio D'agostino, portandosi dietro simbolo e nome del partito civico.

 

Poi, nel pomeriggio, ha annunciato la fusione dei 4 fuoriusciti con 10 deputati di Ala e un deputato di Fare!. Nasce, così, il nuovo gruppo "Scelta Civica verso Cittadini per l'Italia" nell'ottica della "costruzione di una forza liberaldemocratica aperta a tutti coloro che ne vorranno far parte, sposandone programmi, principi, idee". La Sinistra Pd all'attacco: "Ala così è nel governo, Zanetti si dimetta".

Nuovo gruppo

"È il primo passo verso la costruzione di un nuovo soggetto politico - spiega Zanetti - che mira ad aggregare le forze del centro di ispirazione liberaldemocratica. Il prossimo passo sarà l'adesione ai comitati liberali per il Sì al referendum costituzionale".

enrico zanetti sottosegretario all economiaenrico zanetti sottosegretario all economia

 

Il viceministro ha motivato la decisione con il fatto che "il gruppo di Sc da braccio operativo del partito si era trasformato in un comodo materasso su cui stare sdraiati in attesa di capire cosa succede...Lo sfilacciamento del gruppo ha portato ad alcune incoerenze difficili da giustificare sul piano politico".

Verdini e Ala nella nuova formazione

Un passo per traghettare il partito (che alle politiche prese il 10%, ma che poi ha perso pezzi) verso la meta indicata da Zanetti: trasformarlo nella sezione italiana dell'Alde, i liberali Ue, terza forza politica all'Europarlamento di Strasburgo. Alla nuova formazione alla Camera aderiscono anche Denis Verdini e i suoi compagni di Ala. Che naturalmente resteranno saldamente all'interno della maggioranza che sostiene il governo di Matteo Renzi.



"Apprendiamo dalle agenzie di stampa che da oggi Verdini è entrato nel governo, con un vice ministro all'Economia", hanno commentato il capogruppo e i vice capogruppo di Scelta Civica alla Camera, Giovanni Monchiero, Bruno Molea e Giovanni Palladino, capofila dei 15 anti-zanettiani (e anti-verdiniani) rimasti nel gruppo. "Il gruppo parlamentare di Scelta Civica- aggiungono- alla luce di questi fatti, di cui prende atto, ribadisce il suo sostegno alla maggioranza e al governo Renzi".

Frattura insanabile

VERDINI RENZIVERDINI RENZI

Proprio l'inclusione dell'ex ras berlusconiano nel progetto politico lanciato da Zanetti ha provocato la frattura interna al partito. Zanetti e i suoi hanno infatti deciso di uscire dal gruppo dopo il voto dell'assemblea dei deputati che ha eletto un direttivo contrario alla linea dell'intesa con Ala.

 

Il segretario accusa i parlamentari che si oppongono alla sua linea politica di trasformazione di Sc nel polo liberale italiano di abusivismo: in pratica colleghi che hanno lasciato il partito ma non il gruppo o che da tempo non pagano la loro quota e ciononostante provano a dettar legge. I suoi oppositori invece stigmatizzano l'intesa con Verdini, personaggio politico certo agli antipodi del fondatore, Mario Monti.

Troppe omissioni

verdini 2verdini 2

Ma il gruppo parlamentare di Scelta Civica non accetta le motivazioni: "Le dichiarazioni con le quali il vice ministro Zanetti cerca di giustificare la sua uscita dal gruppo sono piene di sbagli e omissioni, chiaramente non casuali", è precisato in una nota.

 

"La decisione del vice ministro di andarsene da Scelta Civica- si legge- non è stata dovuta ad alcuna violazione della linea decisa dal partito. In oltre cinque ore di dibattito in direzione ieri pomeriggio, il tema dell'elezione del gruppo, fissata da oltre una settimana per la serata di ieri, e quello dell'accordo con Ala non sono stati oggetto né di discussione, né tanto meno di delibera".

 

Per i membri del gruppo parlamentare, a determinare l'uscita di Zanetti è stata l'elezione nel direttivo di persone contrarie all'accordo con Verdini che, data la rapidità della nascita del nuovo gruppo, doveva già essere già stato definito.

Minoranza Pd all'attacco

SPERANZASPERANZA

Dopo l'annuncio di Zanetti di aver costituito un nuovo gruppo parlamentare alla Camera insieme ai deputati di Ala, insorge la minoranza del Pd, che chiede le dimissioni del viceministro all'Economia. E lo fa attraverso Roberto Speranza, che spiega che "fino ad ora ci è stato detto che Verdini ed Ala non fanno parte della maggioranza parlamentare che sostiene il governo Renzi. Apprendiamo che il viceministro Zanetti, oggi messo in minoranza nel suo gruppo di provenienza, costruisce un nuovo gruppo con Verdini. Se è vero che, come più volte ribadito da Matteo Renzi, Ala resta fuori dalla maggioranza allora - conclude Speranza - l'unica naturale conseguenza sono le dimissioni di Zanetti dal governo".

La replica del Nazzareno: "Scelto per competenze, non per gruppo"

MATTEO RENZI AL NAZARENOMATTEO RENZI AL NAZARENO

La prima risposta a caldo dei renziani è secca: "Zanetti è stato scelto per le sue competenze e perché era in grado di svolgere il suo lavoro. A quale gruppo parlamentare appartenga non importa". E ancora: "Dovremmo cacciarlo perché ha fatto un gruppo con chi al Senato pur non essendo indispensabile comunque agevola e di parecchio i lavori d'Aula?". 

 

Per un altro dirigente Pd "la verità è che la presenza di Ala rende ininfluente le minacce della minoranza Pd in Senato. Prima era un continuo minacciare, ora le loro armi sono spuntate...".

 

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