marine le pen macron

L’ELISEO VAL BENE UN PLAGIO - LA SCOPIAZZATURA DEL DISCORSO DI FILLON, SERVE A MARINE LE PEN PER ACCHIAPPARE VOTI TRA I CONSERVATORI - SECONDO I SONDAGG, UN QUARTO DEGLI ELETTORI DI MÉLENCHON VOTERA’ PER IL “FRONT NATIONAL” - MACRON INCASSA L’APPOGGIO DI QUASI TUTTI I BIG SOCIALISTI

Leonardo Martinelli per “la Stampa”

MARINE LE PEN A NIZZAMARINE LE PEN A NIZZA

 

Marine Le Pen è alla caccia disperata di voti per ridurre l' ampio divario che i sondaggi prevedono tra lei ed Emmanuel Macron domenica prossima, al ballottaggio delle presidenziali francesi. E per sedurre gli elettori a destra la donna ha addirittura plagiato in parte un discorso di François Fillon, candidato dei Repubblicani, battuto al primo turno.

Mentre guarda con una certa fiducia a sinistra, dopo che un sondaggio interno alla «France insoumise», il movimento di Jean-Luc Mélenchon, ha rilevato che appena un terzo intende votare per Macron.

 

MARINE LE PEN - MACRONMARINE LE PEN - MACRON

Lo stesso Mélenchon, che al primo turno ha ottenuto il 19,6%, non si è pronunciato al riguardo. Ha definito «un terribile errore» il voto per Le Pen, ma senza lanciare un appello per il candidato di En Marche!, in nome del classico «fronte repubblicano» del tutti contro il Front National. Ebbene, è stata condotta un' inchiesta online tra gli oltre 450 mila militanti della «France insoumise»: il 36,12% opta per la scheda bianca o per annullare il voto, il 29,05% intende astenersi e solo il 34,83% voterà per Macron. Tra i quesiti possibili non c' era l' opzione Le Pen. Ma gli istituti di sondaggi rilevano che fino a un quarto di quell' elettorato avrebbe deciso di votare Marine.

marine le pen   emmanuel macron marine le pen emmanuel macron

 

Intanto lei occhieggia pure a destra. Ieri il sito fillonista Ridicule.tv ha messo online alcuni passaggi (per un totale di 90 secondi) del discorso di Le Pen a Villepinte il Primo maggio: sono praticamente identici ad altri pronunciati da Fillon il 15 aprile. Esprimono un nazionalismo rassicurante, che piace a un certo elettorato moderato di Francia.

 

FILLONFILLON

Tipo: «Se si impara la nostra lingua, talvolta con grande fatica, in Argentina o in Polonia, se esistono liste d'attesa per iscriversi al liceo francese di Rabat o di Roma, se Parigi è ancora la prima destinazione turistica internazionale, è perché la Francia è più di una potenza industriale, agricola o militare». Dopo un iniziale imbarazzo, Florian Philippot, il vicepresidente dell'Fn, ha ammesso «una strizzatina d' occhio fatta a proposito a un passaggio emozionante di un discorso sulla Francia».

 Jean-Luc Melenchon Jean-Luc Melenchon

 

Intanto ieri sera Macron ha tenuto un meeting a Digione, dove una sfilza di ministri dell' attuale governo gli hanno portato il proprio sostegno contro Le Pen, compresi il premier Cazeneuve e il ministro dell' Agricoltura Le Foll, entrambi vicini a François Hollande. Ognuno ormai cerca consensi dove può

 

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)