grillo enrica sabatini

“SE CADE IL GOVERNO, SIAMO MORTI” - GRILLO VEDE CASALEGGIO A ROMA E DA’ LA LINEA AI 5 STELLE - "NON CONVINCERO’ NESSUNO A NON LASCIARE, SE UNA PERSONA CAMBIA IDEA LO PUÒ FARE" – LA SORPRESA PER LE PIAZZE DELLE SARDINE - INTANTO SCOPPIA IL CASO PARAGONE: “GRILLO AL SENATO? MI SPIACE, NON CI SONO”. IL PENTASTELLATO "RIBELLE" VIENE DATO IN USCITA MA LUI NEGA: “NON VADO DA NESSUNA PARTE, CHE SE LO FICCHINO IN TESTA. RESTO NEL MOVIMENTO”

Tommaso Labate per il Corriere della Sera

 

grillo enrica sabatini

«Io dovrei convincere i senatori a non andarsene con Salvini? Io ho la villa e un' attività, Casaleggio la sua società e i suoi soldi. Ma vi è chiaro o no che, se si rompe il giocattolo del governo, tutta questa nostra gente che abbiamo portato in politica ce la ritroviamo sotto casa a chiederci un lavoro? Altro che andarsene con Salvini. Questi vengono sotto casa nostra perché il Movimento, un secondo dopo il voto, è già bello che morto».

 

Chiuso in una stanza dell' hotel Forum con Davide Casaleggio, Beppe Grillo riversa sul tavolo dell' ennesima fase di crisi del M5S tutto il suo pessimismo. Nell' albergo, arriva Andrea Ciannavei, storico avvocato suo e del Movimento. C' è da mettere a punto la bozza di un cambio di statuto, anche perché quello attuale non contempla «il dream team di facilitatori».

grillo conte casaleggio

 

E soprattutto - nel triangolo che collega la Casaleggio associati, la residenza genovese di Grillo e la Roma dei Palazzi della politica - inizia a farsi strada l' ipotesi di iniziare a ragionare sull' abolizione della regola dei due mandati, primo comandamento della storia pentastellata. «Lo so che ci risolverebbe molti problemi», ha detto ai suoi il capo politico Luigi Di Maio, evocando quelli che «minacciano di andarsene da Salvini solo perché temono di perdere la seggiola e la successiva candidatura. Ma per ora è un tema che non c' è, che non esiste, una regola che non si tocca».

 

grillo conte casaleggio

A chi gli mostra il dito, e cioè la possibile fuoriuscita di altri senatori, Grillo risponde indicando la luna, e cioè la fine di tutto. Ragiona con Casaleggio, lima gli interventi sullo statuto con l' avvocato Ciannavei, parla al telefono con Luigi di Maio, volato in Libia, con cui tiene una linea comune. Ma delle possibili fuoriuscite dal gruppo parlamentare non ne vuole sentire parlare perché il problema è più grande. Molto più grande. Se cade il governo, cadono i Cinquestelle, secondo lui. E per sempre. «Io non riesco a convincere nessuno, se una persona cambia idea lo può fare», insiste. «Non sono qui per rasserenare nessuno», ripete. Niente a che vedere con gli anatemi lanciati da Di Maio («Chi cambia idea, prima si dimetta») e ripresi da Alessandro di Battista. Nessun anatema, nessuna fatwa .

 

grillo

All' assemblea con i senatori Grillo insisterà sempre sullo stesso punto: «Voi e il Pd avete l' occasione storica di fare bene con questo governo. Sappiate che non vi ricapiterà», scandisce. E aggiunge: «Non c' è una persona in grado di fare le cose che fa lui». Le piazze riempite dalle sardine devono averlo sorpreso non poco. Per quanto smentisca di aver visto un collegamento con la preistoria del M5S, è possibile che Grillo veda per quelle «piazze» più futuro che per la sua creatura. A cui rimane, per lui, soltanto il governo.

 

luigi di maio beppe grillo

«Grillo al Senato? Mi spiace, non ci sono. Avevo un impegno con alcuni attivisti per gli auguri di Natale e ho preferito mantenere fede alla parola data a loro», risponde alle 9 di sera il "ribelle" Gianluigi Paragone. Viene dato in uscita ma lui nega: «Non vado da nessuna parte, che se lo ficchino in testa. Resto nel Movimento». È come una giostra, che però sembra non volersi fermare mai.

LUIGI DI MAIO INCONTRA BEPPE GRILLO A ROMA 5LUIGI DI MAIO INCONTRA BEPPE GRILLO A ROMA 2

 

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