beppe grillo giuseppe conte

CINQUESTELLE, ZERO LEADER, MOLTE ROGNE - SE GRILLO DOVESSE SCEGLIERE DI RICREARE IL DIRETTORIO M5S, CIOE' LA LEADERSHIP COLLEGIALE, AZZERANDO TUTTA LA STRUTTURA "CONTIANA", PEPPINIELLO APPULO POTREBBE DECIDERE DI FARSI UN PARTITO TUTTO SUOE' ANCHE UNA QUESTIONE DI SOLDI: DIETRO A OGNI SINGOLA MOSSA SI NASCONDE UNA POSSIBILE DIATRIBA LEGALE: EVENTUALI RICORSI (ANCHE E SOPRATTUTTO PER UN POSSIBILE USO IMPROPRIO DEI DATI DEGLI ISCRITTI, CON TANTO DI SANZIONI NEL CASO DA PARTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY), DI SPESE FORSE LEGATE ALL'UTILIZZO DI ROUSSEAU…

1 - UN PARTITO TUTTO SUO SE NEL MOVIMENTO ARRIVANO I COMMISSARI

Da "il Messaggero"

 

LUIGI DI MAIO - BEPPE GRILLO - GIUSEPPE CONTE

Doveva essere, M5S, il suo trampolino per tornare al più presto a Palazzo Chigi: il luogo indimenticato e tuttora agognato (da qui l'insopportabilità verso Draghi) dove un premier per caso, o meglio creato dalla somma di tutte le debolezze in campo, per due volte e con due diverse maggioranze approdò comodamente.

 

Ma adesso, senza essere neppure più presidente dei pentastellati, stroncato almeno temporaneamente dai giudici e non appoggiato da Grillo che per di più lo ha costretto al silenzio (annullata la partecipazione a Porta a Porta ieri sera) e gli ha impedito la chiamata alle armi della votazione immediata per rifarlo leader, l'ex premier vive il suo massimo momento di difficoltà. Insiste o molla?, si chiedono tutti.

 

conte grillo

Lui vuole andare avanti a tutti i costi («Un capo politico non dipende dalle carte bollate»). Ma se Grillo dovesse scegliere la strada del Direttorio, ossia il ripristino della leadership collegiale, ciò non solo azzererebbe la presidenza Conte ma anche le vicepresidenze contianissime e tutta la gerarchia che Giuseppi ha allestito in questi mesi per blindarsi e potrebbe spingere Conte a mollare il sogno di fare condottiero.

 

Potrebbe tornarsene a casa o, più probabilmente, ripensare alla vecchia idea che gli suggerivano i consiglieri di guerra quando accettò (forse sbagliando) di guidare i 5 stelle: l'idea di farsi un partito tutto suo. Ma la popolarità di cui l'ex premier pensa ancora di essere titolare si è andata assai assottigliando e questa mossa potrebbe rivelarsi il suo ennesimo errore.

meme su giuseppe conte e beppe grillo

 

2 - L'EX PREMIER SPIAZZATO DAL PASSO DEL FONDATORE ORA UN FACCIA A FACCIA

Emanuele Buzzi per il "Corriere della Sera"

 

Soldi, equilibri incerti e tempi che si allungano. I Cinque Stelle si interrogano sul da farsi. Come reagire all'ordinanza di Napoli? Beppe Grillo è rimasto infastidito dall'accelerazione che i vertici hanno cercato di imporre: il garante vuole ponderare ogni passo. Non è escluso che a breve ci possa essere un incontro tra le parti, opzione che fino a lunedì pomeriggio da ambienti vicini allo showman ligure veniva smentita. Grillo però ora sta accarezzando l'idea di un faccia a faccia: vuole fare chiarezza e cogliere l'occasione per dare una scossa al Movimento, sistemando le faide interne ai Cinque Stelle.

 

conte grillo ristorante marina di bibbona

Conte sarebbe stato sorpreso dalla mossa del garante, anche se ambienti vicini all'ex premier smentiscono e parlano di «sintonia» tra le parti. «C'è chi sta usando questa situazione per indebolire Conte con modifiche ai suoi poteri, dalla gestione dei territori a variazioni statutarie», dicono i contiani. «Siamo al paradosso: veniamo accusati per il frutto delle loro scelte», replicano i dimaiani e i malpancisti. I protagonisti della vicenda sanno che dietro a ogni singola mossa si celano questioni legali e pecuniarie importanti. Ora ci sono più soldi in cassa: nel solo mese di dicembre il Movimento ha ricevuto (dagli eletti) oltre 450 bonifici, quasi tutti a 4 cifre ma con picchi anche da 17 mila euro.

conte grillo

 

I soldi - circa 600 mila euro - sono una boccata d'ossigeno per le casse pentastellate, ma c'è chi teme che il caos interno porti a nuove titubanze in merito alle restituzioni. Non solo. I soldi che i Cinque Stelle potrebbero trovarsi a dover impiegare per dirimere la vicenda sono molti. Si parla di spese legali, di eventuali ricorsi (anche e soprattutto per un possibile uso improprio dei dati degli iscritti, con tanto di sanzioni nel caso da parte del garante della privacy), di spese forse legate all'utilizzo di Rousseau (anche in questo caso una cifra «importante»). In questo guazzabuglio c'è chi mette le mani avanti.

 

conte grillo

«I contratti in essere rimangono in essere. Rimane tutto invariato per noi», dice all'Adnkronos Giovanni Di Sotto, ad di Multicast, la società che ha creato la piattaforma SkyVote. I legali di Conte e Grillo secondo quanto filtra da indiscrezioni si sono confrontati ieri. L'orientamento sembrerebbe non più quello di affidarsi a una ratifica in tempi rapidi dei votanti «mancanti», ma di procedere con l'elezione di un nuovo comitato di garanzia, in modo che ci sia un legale rappresentante che possa far partire l'iter per la votazione sullo statuto (o eventualmente stabilire i criteri per l'elezione del comitato direttivo).

 

I tempi, però, si preannunciano lunghi: almeno un mese. I passaggi sono chiari: in sette-dieci giorni i Cinque Stelle faranno la prima mossa, Grillo indicherà la rosa dei nomi del comitato, ci sarà una votazione poi i tre eletti dovranno riunirsi, scegliere un presidente e deliberare una votazione. Questa fase potrebbe essere completata per l'inizio dell'ultima settimana di febbraio.

conte grillo

 

Poi per le votazioni che riguardano le modifiche statutarie serviranno 15 giorni di preavviso: ecco allora arrivare a una possibile soluzione - nella migliore delle ipotesi - per la prima decade di marzo. «Io non sarei così ottimista: prima di procedere spediti dovremmo valutare con attenzione ogni aspetto di ogni passaggio, proprio per evitare di ritrovarci in guai peggiori tra pochi mesi», sottolinea un pentastellato. In ogni caso a metà marzo servirà il via libera per le liste per le Comunali di primavera: un appuntamento che potrebbe essere a rischio per i Cinque Stelle in caso di altri intoppi.

beppe grillo giuseppe conte luigi di maioBEPPE GRILLO E GIUSEPPE #CONTE

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI, IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025...

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO