renzi smorfie

SE MATTARELLA ORDINA… IL PD RISPONDE – RENZI PRONTO PER UN ''GOVERNO DEL PRESIDENTE'' (CHE SALVEREBBE LA FACCIA A TUTTI I PARTITI), MA FAREBBE GIOCARE LA PRIMAVERA DEL NAZARENO. LO CHIEDE TUTTO IL PARTITO E PURE IL GIGLIO MAGICO – UNICA CONDIZIONE: DEVONO STARCI ANCHE M5S E LEGA – MARTINA: DA AUTOREGGENTE A MEZZACALZETTA - ED IL DUCETTO VOLA IN QATAR

 

Francesca Scianchi per la Stampa

 

renzi mattarella

La linea renziana resta la stessa: no a qualunque governo che comprenda il Pd. Ma è il contesto che, tra stallo interno e tensioni internazionali, sembra destinato a cambiare velocemente, e costringere l' ex segretario dem a scartare.

 

Soprattutto se, anche nell' area renziana, dovessero continuare ad aprirsi crepe sulla posizione dell' arrocco. Così, nei giorni scorsi, prima di partire per un viaggio in Qatar, Renzi ha ragionato con qualche amico, guardando oltre questa fase e fissando un paletto imprescindibile: «Se Mattarella chiederà di fare un governo del presidente, porremo una condizione per discuterne: che ci stiano entrambi i vincitori, Lega e M5S».

SALVINI - DI MAIO - BERLUSCONI - RENZI

 

Un esecutivo di tutti in cui tutti siano quindi costretti a prendersi responsabilità e conseguenze nelle urne, e in proporzione al risultato del 4 marzo: i dem parteciperebbero con ministri non di prima linea, per dare l' idea di una tregua temporanea, e non un impegno significativo.

 

Una prospettiva futura ed eventuale su cui cominciare a ragionare, anche se a Largo del Nazareno ancora non danno per esclusa la possibilità di un accordo last minute tra Salvini e Di Maio. Se non ce la facessero, però, dopo averli sfidati fino allo sfinimento in queste settimane con quel «vediamo se ne sono capaci» ripetuto da mezzo Pd, sarà cura di Renzi e dei suoi fedelissimi sottolineare in tutti i modi il fallimento.

 

GIACHETTI - LOTTI - FRANCESCHINI

Mostrare la loro incapacità e, a quel punto, solo dinanzi a una richiesta del Capo dello Stato, ragionare su un' entrata in campo. Che Renzi, in realtà, ancora una volta vorrebbe evitare, se non fosse che negli ultimi giorni gli si è aperto un problema sotto gli occhi: anche nella sua area cominciano a esserci fibrillazioni, con parlamentari che fatica a mantenere nell' alveo dell' opposizione a tutti i costi. Si sente certo di poterli trattenere dall' ipotesi di un governo politico con il M5S; ma non più tanto di mantenerli compatti sul no a un governo istituzionale.

carlo calenda

 

Non sono più solo Emiliano o Franceschini a predicare il dialogo. In un' intervista, ieri, Carlo Calenda ha esortato il Pd a proporre un governo di transizione sostenuto da tutti: e se è vero che i renziani lo hanno rimbrottato, è pur vero che anche nelle loro dichiarazioni si legge uno spiraglio aperto per il futuro, un' eventuale fase due: a indicare ipotesi di governo devono essere i vincitori, ricorda il renzianissimo senatore Dario Parrini, ma guardando avanti ammette che «un loro fallimento sarebbe un fatto di primario rilievo e non eludibile».

 

RENZI TAMIN AL THANI QATAR

Abbastanza da poter aprire una prospettiva diversa e spingere il Pd a una scelta differente: «Il tentativo di dar vita a un governo Cinque stelle-Lega o Cinque stelle-centrodestra si sta consumando - commenta Piero Fassino dagli schermi di Agorà, su Raitre - se non sono in grado di fare un governo, se ne prenda atto e si aprano scenari nuovi. E certo in scenari nuovi rispetto a quelli di oggi, il Pd sarà un protagonista».

 

renzi sceicca mouza qatar

Al momento, però, in attesa di «scenari nuovi», di un incaricato dal Capo dello Stato con cui c' è «disponibilità a dialogare: sta nelle cose, nella Costituzione direi», come specifica il vicepresidente della Camera Ettore Rosato, il partito resta a guardare gli avversari. «Il Paese aspetta da 43 giorni ormai, ci vuole più rispetto dei cittadini», fa notare il reggente Martina.

MAURIZIO MARTINA

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...