LA SECONDA ONDATA FA RIMA CON MAZZATA! SALTANO I CONTI: PIL IN CADUTA LIBERA, A OTTOBRE CONSUMI GIU’ DELL’OTTO PER CENTO - ALBERGHI MENO 60%, BAR E RISTORANTI MENO 38%, CROLLA IL TURISMO - IL PIL DEL 2020 SI ATTESTERÀ TRA IL MENO 9% E IL MENO 9,5% - IL PESO RICADRÀ SUI PRIMI MESI DEL 2021 FACENDO SVANIRE LE PIÙ OTTIMISTICHE PREVISIONI DI RIMBALZO – SANGALLI (CONFCOMMERCIO): “PREOCCUPA LA STRETTA DEL CREDITO IMPOSTA DALLE NUOVE REGOLE DELL' UNIONE EUROPEA”
Antonio Signorini per “il Giornale”
giuseppe conte roberto gualtieri
La seconda ondata si fa sentire sui consumi e sul Pil. Sono bastati pochi giorni di vigenza dei due Dpcm del 18 e 24 ottobre, restrizioni sulle attività economiche decisamente più leggere rispetto a quelle arrivate poi, per frenare gli acquisiti delle famiglie.
Confcommercio nella analisi congiunturale di novembre ha registrato un calo dei consumi di ottobre pari al -8,1%, con un calo del 73,2% dei servizi ricreativi, alberghi -60%, bar e ristoranti -38%.
Calo che sconta il mini rimbalzo estivo che aveva gonfiato i dati del terzo trimestre.
Poi «il riacutizzarsi della pandemia e l' avvio delle prime misure di contenimento hanno determinato per molte filiere produttive l' interruzione del lento e faticoso processo di ritorno a una situazione meno emergenziale».
ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE
In particolare per il settore del turismo, dei servizi, del tempo libero e dei trasporti «con riduzioni della domanda che si avvicinerebbero a quelle registrate a marzo», spiega la confederazione dei commercianti.
Il decreto della presidenza del consiglio successivo, quello del 3 novembre, ha limitato ulteriormente attività produttive e la possibilità di movimento dei privati. Inevitabile che i prossimi dati ne risentano, con un' ulteriore contrazione dei consumi.
ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE
Coldiretti concorda con le previsioni di Confcommercio e rilancia sulle conseguenze dell' ultimo Dpcm. Con l' Abruzzo in zona rossa, per la confederazione degli agricoltori, salgono a circa 280mila i bar, i ristoranti, le pizzerie e gli agriturismi chiusi per un crollo del 48% dei consumi fuori casa nel 2020 con una perdita di almeno 30 miliardi di fatturato.
Il calo dei consumi di ottobre ha avuto un peso sulle previsioni del Pil. La stessa nota sulla congiuntura del centro studi di Confcommercio, prevede per il mese di novembre una riduzione del 7,7% su ottobre e del 12,1% nel confronto annuo. Quindi «a meno di un eccezionale, ma improbabile, recupero a dicembre», la decrescita congiuntuale del Pil del quarto trimestre sarà «superiore al 4%». Il Pil del 2020 si attesterà «tra il -9% e il -9,5%, grazie a un terzo trimestre decisamente più favorevole rispetto alle stime».
Il peso ricadrà per contro sui primi mesi del 2021: «facendo svanire le più ottimistiche previsioni di rimbalzo statistico per l' anno prossimo».
Ad un inizio di 2021 ieri ha fatto cenno anche il ministro dell' Economia Roberto Gualtieri. «Noi ci aspettavamo una seconda ondata e avevamo risorse per gli interventi, ma con questa seconda ondata un pò più forte e più lunga delle aspettative - ha spiegato - occorre rafforzarli», ha spiegato intervistato a UnoMattina.
Le misure ulteriori alle quali fa cenno il ministro sono altri ristori alle categorie colpite, in particolare nelle regioni rosse.
Misure necessarie, anche se non sufficienti per il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli . «L' aggravarsi della pandemia e nuovi lockdown pesano sulla nostra economia già provata dalla crisi. Ne risentono i consumi e crescono i rischi per l' atteso rimbalzo del Pil nel 2021. Preoccupa, inoltre, la stretta del credito imposta dalle nuove regole dell' Unione europea».
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La ricetta del leader dei commercianti è una reazione immediata: «Indennizzi adeguati per le imprese e moratorie fiscali e creditizie. Nello stesso tempo chiediamo che legge di Bilancio e Piano di ripresa puntino sugli investimenti».
Misure immediate e forti «per sostenere l' economia diffusa» anche per il presidente di Confedilizia che indica tra le misure anche l' estensione del credito d' imposta del 60 per cento sulle locazioni a «tutte le attività e a tutta Italia, anche per superare l' impossibile inseguimento del variabile colore delle aree».
roberto gualtieri giuseppe conte 1giuseppe conte roberto gualtieri 9conte gualtieriRoberto Gualtieri e Giuseppe Conte al lavoro sul Defroberto gualtieri giuseppe conte patuanelli ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTEsangalliroberto gualtieri giuseppe conte luigi di maio giuseppe conte roberto gualtiericonte gualtieri