BENTORNATA “LADYLIKE”! - SELVAGGIA: “LA MORETTI PIÙ BELLA, BRAVA E INTELLIGENTE CHE MAI È TORNATA QUELLA DI PRIMA, ABILISSIMA NEL SALIRE SUI TRENI GIUSTI E SENZA NEANCHE L’ABITO DEL FERROTRANVIERE. D’ALTRONDE SI SA CHE ZAIA HA VINTO A COLPI DI MINIGONNE”
Selvaggia Lucarelli per il “Fatto Quotidiano”
Il bello dei Supereroi è che anche quando li credi morti, anche quando li vedi sparire in una nube di polvere, sotto un meteorite, un cingolato o un grattacielo di cento piani, loro alla fine tornano sempre.
È successo a Superman, a Capitan America, a Iron Man e a Batman, è successo perfino a Elektra di Daredavil, non potevamo certo rimanere orfani della nostra eroina prediletta, Alessandra Moretti, tornata finalmente nei migliori teatrini della penisola col nuovo capitolo della sua saga: Lady Like returns. Confesso che mi mancava. E sospettavo fortemente che dietro alla sua momentanea sparizione ci fossero le trame del suo disegnatore Matteo Renzi.
L’ha confessato lei stessa alla festa del Pd a Verona, raccontando ai presenti che erano lì (perché non avevano l’aria condizionata a casa, mica per altro), che durante la campagna elettorale l’agenzia di comunicazione del premier, la Dotmedia, le ha chiesto di abbandonare tacchi e gonnelline alla Alessandra Moretti per lasciar spazio a rigidi tailleur da ferrotranviere. Insomma, hanno preteso di far morire Lady Like per sostituirla con Lady Tranvài. Diciamolo.
Nel ruolo di Lady Tranvài la nostra Alessandra era veramente triste. Niente più accavallamenti di gambe in tv, niente più parrucchiere ma caschetto lisciato in casa con la piastra “Bellissima” di Diego Dalla Palma, niente più estetista. Pare che per trasformarla in Lady Tranvài, Renzi le abbia chiesto non solo di smettere con le cerette, ma di evitare anche il Gilette a tre lame e di farsi crescere i peli sotto le ascelle. Ed è per questo che durante le regionali è apparsa poco in tv.
Non era per non sovraesporsi, era per nascondere i baffi alla Tom Selleck. Del resto, quello che Renzi e la Dotmedia chiedeva, la nostra eroina faceva. Certo, visto che Dotmedia probabilmente è anche l’agenzia che consiglia i pantaloni elasticizzati alla Boschi, io due domande sui ‘sti consulenti d’immagine me le sarei fatta, ma Lady Tranvài non pensava. Eseguiva. E così, lei che temeva così tanto i look mascolini alla Rosy Bindi, l’hanno fatta girare per i mercati veneti vestita come Umberto Bindi, sperando che gli elettori dimenticassero l’intervista suicida al Corriere.
Lei, dal canto suo, ci provava a fare quella brava, intelligente e cessa, ma glielo leggevi negli occhioni diventati un po’ meno azzurri che ti stava dicendo “Io non sono un ferrotranviere, mi disegnano così”. Alla fine Lady Tranvài non ha funzionato, il cattivo Zaia l’ha fatta fuori ed è resuscitata lei, l’eroina la cui criptonite è il pelo superfluo: Lady Like.
Più bella, brava e intelligente che mai è tornata quella di prima, abilissima nel salire sui treni giusti e senza neanche l’abito del ferrotranviere. Ed eccola lì a cinguettare che non è lei ad aver perso in Veneto, ma Lady Tranvài. Che non si manda una candidata in campagna elettorale sobria, accollata e col caschetto con l’effetto crespo.
Del resto, è cosa nota che Zaia abbia vinto a colpi di minigonne e tacco 12, che Zaia sia potuto andare dall’estetista e lei no. Era una guerra impari. Pare che in piena par condicio Zaia abbia perfino fatto una pulizia del viso e lei no. Infine, la nostra Lady Like, a proposito della debacle in Veneto, ha ricordato di come Lady Tranvài in quel periodo abbia lasciato intuire, sbagliando, un forte collegamento tra la sua candidatura e il governo nazionale, perché il Veneto ha una sua autonomia.
matteo renzi e alessandra moretti all incontro con i grillini
Ma tu guarda, all’epoca era un europarlamentare, per sua ammissione fu chiamata da Renzi in piena notte che la invitava a mollare tutto e a candidarsi in Veneto, e i veneti hanno pure pensato che fosse filogovernativa. Gente di malafede. Fortuna che Lady Tranvài è morta per sempre. Fortuna che è tornata lei, l’unica eroina capace di volare sopra gli insulti come Superman, di arrampicarsi dappertutto come l’Uomo Ragno, di cambiare forma e coalizione come i Mutanti e di strapparsi la camicia da ferrotranviere come Hulk. Bentornata Lady Like.