SEVERINO CHE CASINO – I CINQUE STELLE HANNO IMMEDIATAMENTE CHIESTO LA SOSPENSIONE DI DE LUCA MA I TEMPI NON SARANNO BREVI – IL TRIBUNALE DEVE INFORMARE IL PREFETTO CHE DEVE INFORMARE IL VIMINALE CHE DEVE INFORMARE PALAZZO CHIGI – E INTANTO DE LUCA SPERA DI FARE LA GIUNTA E INDICARE IL SUO VICE
Ottavio Lucarelli per “la Repubblica”
«Vincenzo De Luca era candidabile, eleggibile e insediabile. Dopodiché c’è una legge che assegna competenze ad organi di governo che si riuniranno in questo senso, ma non c’è alcuna decadenza. La legge parla, eventualmente, di sospensione. Una legge che noi non cambieremo». Lorenzo Guerini, vicepresidente nazionale del Pd, risponde così alle pressioni del Movimento 5 stelle che già ieri sera da Napoli ha cominciato a chiedere la sospensione di De Luca.
ENRICO LETTA E VINCENZO DE LUCA
Strappata la Campania al centrodestra con il 41 per cento, l’ex sindaco di Salerno deve ora accelerare per insediare la nuova giunta prima dell’eventuale sospensione che potrebbe scattare per la legge Severino in seguito alla condanna in primo grado per abuso d’ufficio nel processo sul progetto di un termovalorizzatore. Una corsa contro il tempo per insediare la giunta e scegliere il suo vice che prenderà il timone della Regione, nel caso scatti la sospensione per De Luca, evitando così il ritorno alle urne.
crozza come vincenzo de luca a piazzapulita
Una corsa a tappe. La prima, entro venti giorni, quando la Corte di Appello di Napoli lo proclamerà ufficialmente governatore. Da quel momento parte l’iter per l’applicazione della Severino. È la cancelleria del Tribunale a dover informare il prefetto sui provvedimenti giudiziari a carico del candidato eletto. A sua volta il prefetto Gerarda Pantalone, che per molti anni ha guidato il Palazzo di governo a Salerno, informerà il presidente del Consiglio che, sentito il ministro dell’Interno, firmerà eventualmente la sospensione. Un atto appellabile, per effetto della recente sentenza della Cassazione, al giudice ordinario e non più davanti al Tar come aveva fatto in passato De Luca in qualità di sindaco ottenendo in quel caso il reintegro in tre ore.
MATTEO RENZI E VINCENZO DE LUCA
Ieri l’avvocato Gianluigi Pellegrino, che pochi giorni fa ha vinto il ricorso in Cassazione sulla Severino ottenendo che la competenza sia del giudice ordinario, ha attaccato: «Lo statuto della Campania prevede che le nomine devono passare attraverso due sedute in Consiglio e un voto di gradimento dell’assemblea sui nomi scelti dal presidente. Questo vuol dire che De Luca non può nominare in maniera automatica un vice che sia un suo alter ego alla guida della Regione ».
Ma la scorsa settimana, a Napoli con De Luca, il ministro Maria Elena Boschi aveva parlato di questo intreccio frenando sulla procedura: «Non si tratta di prendere o perdere tempo, ma di rispettare la legge, cosa che ovviamente faremo. Ci saranno passaggi successivi all’elezione di De Luca che non comportano esclusivamente la responsabilità del presidente del consiglio. Passaggi precedenti alla legge».
MATTEO RENZI E VINCENZO DE LUCA
Nei giorni scorsi, inoltre, De Luca ha detto che non sarà sospeso in quanto la Severino «non è applicabile a chi è eletto per la prima volta». Su questo è intervenuto lo sconfitto, Stefano Caldoro: «Non credo sarà così. Se è vero che a lui non si applica, come ha detto, ci troveremo di fronte a una verità. Altrimenti la sua sarà una bugia. Speriamo che siano giuste le promesse di De Luca e del governo».
A rispondergli è stato il braccio destro di De Luca, il deputato Fulvio Bonavitacola, vice governatore in pectore, che ha tratteggiato la strategia preparata dallo staff del nuovo presidente della Campania: «L’eventuale provvedimento di sospensione non sarà efficace se, in base all’articolo 8 della Severino, non sarà notificato al Consiglio regionale per gli adempimenti di legge. Questo significa che, fino a quando il Consiglio regionale non ne prenderà atto, la sospensione non avrà alcuna efficacia giuridica. La sospensione, dunque, potrà scattare solo dopo l’insediamento della giunta e del Consiglio».
E da Nusco arriva il messaggio di Ciriaco De Mita, che in Campania ha diviso l’area popolare schierando l’Udc con il centrosinistra: «De Luca ha vinto grazie ai nostri voti. Senza l’Udc avrebbe perso le elezioni ».