EXPONIAMO I BRONZI, ANZI NO - SGARBI ANNUNCIA CHE LE SCULTURE SARANNO ALL’EXPO 2015, MA LA REGIONE CALABRIA SMENTISCE: “BUFALA DI FINE ESTATE” - A DECIDERE SUL TRASFERIMENTO SARÀ FRANCESCHINI
Da “La Stampa”
Prima l’annuncio in pompa magna: i bronzi di Riace saranno all’Expo 2015. Poi la smentita. Quindi la ritirata.?Giornata difficile quella di Vittorio Sgarbi che ieri, in qualità di Ambasciatore per la Cultura della Regione Lombardia, ha dato per certo il trasferimento dei delicati monumenti a Milano. Decisione presa dopo un «fruttuoso colloquio con l’assessore calabrese alla Cultura, Mario Caligiuri».
Sgarbi spara alto: «l’assessore per il bene della Calabria e la gloria dell’Italia» e nel «rispetto delle funzioni» ha deciso di concedere il prestito, anzi «ha prontamente avviato le pratiche per condurre a un sereno giudizio la soprintendente Bonomi indicandole i limiti dei suoi poteri». Peccato che poche ore dopo tutto fosse ridimensionato a un equivoco, solo un’ipotesi. «È chiaro che la potestà decisoria sul possibile trasferimento dei Bronzi di Riace appartiene al ministro Franceschini e alla soprintendente Bonomi».?
Una ritirata immediata dopo che lo stesso assessore Caligiuri, che evidentemente non aveva interpretato allo stesso modo il «fruttuoso colloquio» avuto in mattinata con il critico d’arte, se n’è uscito con la più secca delle smentite: «Non ho mai fatto alcuna dichiarazione sull’eventuale trasferimento dei Bronzi. È una bufala di fine estate».?
Bufala che ora mette in imbarazzo Sgarbi. Il deputato del Pd, nonché segretario regionale calabrese Ernesto Magorno, ha infatti approfittato dell’occasione per dare la stoccata: «Sui Bronzi di Riace sparate senza senso, il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni metta un freno alle boutade e alle intemperanze verbali del suo inviato Vittorio Sgarbi». Sulla possibilità che i Bronzi di Riace possano essere spostati senza problemi per la loro conservazione, il ministro ha chiesto una valutazione a un gruppo di esperti. Valutazione non ancora pervenuta.
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