rocco casalino giuseppe conte beppe grillo

CHI SI RIVEDE, IL COMPAGNO ROCCO – ALL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DEL M5S IL CAPO DELLA COMUNICAZIONE, ROCCO CASALINO SI PRESENTA SENZA GIACCA A CRAVATTA, IN FELPA, E SCHERZA: “LEFT, LEFT. SIAMO DI SINISTRA” – ASSICURA DI NON SENTIRE PIÙ GRILLO: “NON SO SE VERRÀ MA NON SAREBBE GIUSTO SE FOSSE CONTESTATO” – IL SUO RAPPORTO CON PEPPINIELLO APPULO: “NON MI SONO MAI ALLONTANATO DA CONTE. HO SCELTO DI STARE UN PO’ PIÙ NASCOSTO, FUORI DALLA SCENA, È ANCHE BELLO…”

Estratto dell’articolo di Gabriella Cerami per www.repubblica.it

 

rocco casalino e giuseppe conte

«La verità è questa: nessuno sa nulla di Beppe. E comunque noi saremmo gli ultimi a saperlo se dovesse venire qui». Rocco Casalino, un tempo ideatore di ogni tipo di strategia comunicativa sempre al fianco dei due fondatori, Grillo e Casaleggio, poi portavoce di Giuseppe Conte a Palazzo Chigi e ora capo della comunicazione M5S, controlla che tutto nella sala del palazzo dei congressi stia andando come da programma e si dice «soddisfatto».

 

E se qui, all’assemblea costituente, dovesse arrivare Grillo?

«Mi auguro che non venga fischiato, non è giusto, ognuno può dire la sua».

 

rocco casalino grillo

Vi sentite, voi che eravate inseparabili?

«No, non mi sembra il caso in questa fase».

 

I contestatori, che si fanno chiamare “figli delle stelle”, erano mandati dal garante?

«Non credo. Gridavano “onestà-onestà”, ridicoli, cosa c’entra questo urlo contro l’assemblea o contro Conte? E poi erano pochi, dieci-quindici persone, non di più».

 

[…]

 

Quale sarà l’esito? Via la figura del garante e il Movimento diventerà il partito di Conte?

«Non sappiamo come stanno votando gli iscritti, ma io sono ottimista sul futuro del Movimento».

 

giuseppe conte - assemblea costituente del m5s - foto lapresse

Con il presidente Giuseppe Conte c’è stato un riavvicinamento?

«Non mi sono mai allontanato da Conte».

 

Ma per lungo tempo si è notata l’assenza al suo fianco.

«È stata una scelta mia, stare un po’ più nascosti, fuori dalla scena, è anche bello. Era quello che volevo. Ci sono e non ci sono».

 

Abbigliamento casual, in felpa e niente vestito, come mai?

«Left, left. Siamo di sinistra».

 

GIUSEPPE CONTE E ROCCO CASALINO IN CONFERENZA STAMPA

Come ha detto Conte: o M5S si colloca nel campo progressista o servirà un altro leader. E i rapporti con Italia viva? Questa assemblea costituente somiglia un po’ alla Leopolda di Matteo Renzi?

«Ora devo andare, ma non è che fate un’intervista, eh?».

giuseppe conte - assemblea costituente del m5s - foto lapresserocco casalino grillo rocco casalino foto di bacco (1)

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…