pnrr recovery giorgia meloni raffaele fitto

SICURI DI AVER CAPITO BENE COS’È E COME FUNZIONA ’STO PNRR? RIPASSONE PER I PIÙ DISTRATTI – IL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA, APPROVATO NEL GIUGNO 2021, È QUASI AL GIRO DI BOA: L'ITALIA FINORA HA INCASSATO 85 MILIARDI IN DUE ANNI – ADESSO IN GIOCO CI SONO OLTRE 190 MILIARDI DI EURO DI FONDI E IL 3% DI PIL IN PIÙ ENTRO IL 2026. MA CI SONO FORTI RITARDI – OBIETTIVI, REGOLE, SCADENZE E MODIFICHE: TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE

Estratto dell’articolo di Paolo Baroni per “La Stampa”

 

raffaele fitto giorgia meloni

Il Pnrr è quasi al giro di boa: l'Italia entro l'anno incasserà la quarta rata e poi con la revisione del piano il governo (che aspetta l'ok di Bruxelles) conta di rimediare ai ritardi e mettere in sicurezza sino al 2026 l'intero pacchetto di interventi. In gioco oltre 190 miliardi di euro di fondi ed il 3% di Pil in più entro il 2026. […]

 

1 Cos'è il Pnrr?

Il Pnrr, ovvero il Piano nazionale di ripresa e resilienza, è il programma con cui il governo gestisce i fondi del Next generation Eu, ovvero il programma di investimenti introdotto dall'Unione europea per favorire il rilancio economico dei 27 e risanare le perdite causate dalla pandemia.

 

2 Chi lo ha scritto?

I NUMERI CHIAVE DEL PNRR - LA STAMPA

Il Piano è stato impostato dal governo Conte 2 e poi redatto dal governo Draghi subentrato successivamente. La Commissione europea lo ha approvato nel giugno 2021. Dalla scorsa estate il governo Meloni ha però avviato un processo di revisione ed integrazione col RePowerEU (il piano europeo che serve ad accelerare la transizione verso l'energia pulita) tutt'ora al vaglio di Bruxelles.

 

3 Quanto vale?

In totale la Ue ha assegnato all'Italia 191,5 miliardi di euro: 122,6 miliardi di prestiti, che il nostro paese dovrà restituire nel tempo all'Ue, e i 68,9 miliardi di sovvenzioni a fondo perduto. Il nostro Paese è il principale beneficiario del programma europeo.

 

RAFFAELE FITTO E PAOLO GENTILONI

4 Cosa prevede?

Il Pnrr prevede sei missioni, organizzate in componenti, ognuna delle quali comprende una serie di misure, che possono essere riforme normative o investimenti economici. Si va dalla transizione ecologica a quella digitale, dalla sanità alla scuola, dai trasporti alla giustizia: le materie in agenda sono diverse e numerose. Si tratta complessivamente di 358 misure e submisure, di cui 66 riforme e 292 investimenti.

 

5 Che impatto ha il Pnrr sul nostro Pil?

Secondo le stime dell'Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) il Pnrr dovrebbe far crescere il Prodotto interno lordo di almeno 3 punti entro il 2026.

 

6 Chi gestisce il Piano?

raffaele fitto giancarlo giorgetti paolo gentiloni

Misure e scadenze sono assegnate perlopiù a ministeri e Dipartimenti della presidenza del consiglio ed in parte agli enti locali. Gli enti maggiormente coinvolti in questo senso sono il ministero delle Infrastrutture, titolare di 72 misure per un totale di 49,5 miliardi e quello dell'Ambiente […]

 

7 Quali vincoli ci ha imposto la Commissione Ue?

Sono diversi gli impegni che Bruxelles ci chiede di rispettare, il principale riguarda il completamento di tutti gli interventi entro il giugno del 2026 pena l'obbligo di restituire i fondi ricevuti. Poi il 37% deve essere destinato ad ambiente e clima ed il 20% alla transizione digitale.

 

8 Chi controlla la sua attuazione?

RAFFAELE FITTO GIORGIA MELONI

Dopo la revisione della governance che ha sottratto poteri al ministero dell'Economia la cabina di regia del Pnrr fa capo a Palazzo Chigi ed in particolare al ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto. La Corte dei Conti svolge un monitoraggio semestrale sulla realizzazione del piano, più marginale il ruolo del Parlamento a cui il governo invia relazioni periodiche.

 

La verifica finale è però in capo alla Commissione Ue che autorizza l'erogazione dei fondi su base semestrale solo se risultano raggiunti i traguardi («milestones») e gli obiettivi («target») concordati con l'Italia.

 

9 Sono possibili modifiche?

il pnrr rimodulato dal governo meloni - la stampa

Certamente. Tutti i paesi possono richiedere di modificare il piano, in qualsiasi momento della sua attuazione, rispettando le indicazioni della Commissione. L'Italia l'ha fatto la scorsa estate: allo scopo di recuperare i ritardi ha proposto sia di rimodulare una serie di scadenze sia di stralciare nove misure (e 144 progetti), tra cui quella contro il dissesto idrogeologico, per un ammontare di 15,9 miliardi. L'interlocuzione con la Commissione Ue è tutt'ora in corso, e per questo ancora ieri Fitto era a Bruxelles. […]

 

10 Quanto abbiamo incassato sino ad oggi?

L'Italia in tutto ha già ricevuto oltre 85 miliardi: il 13 agosto 2021 ha ottenuto 24,9 miliardi di acconto (quasi 9 a fondo perduto e quasi 16 di prestiti), poi 21 con la prima rata ufficiale ed altri 21 con la seconda ed infine 18,5 con la terza, per la quale però tra richiesta e versamento (avvenuto a ottobre) son passati ben 10 mesi perché nel frattempo la guerra in Ucraina, i prezzi dell'energia ed il caro inflazione hanno creato difficoltà di reperire tante materie prime e reso più complicato rispettare il cronoprogramma. Dopo l'estate è partita la richiesta per la quarta da 16,5 miliardi. Per ottenere poi la quinta (altri 18 miliardi) andranno centrati entro l'anno tutti gli obiettivi relativi al secondo semestre 2023.

 

giorgia meloni ursula von der leyen

11 Stiamo rispettando il cronoprogramma?

La Corte dei Conti ha da poco certificato che gli obiettivi del primo semestre sono stati tutti centrati esprimendo però «preoccupazioni» per quando riguarda la seconda metà dell'anno. Dei 69 obiettivi europei del secondo semestre 2023 (la maggioranza dei quali interessati da proposta di modifica nel documento di revisione del Piano) «a metà ottobre ne erano stati già conseguiti 10, oltre a 6 su 15 di quelli nazionali del terzo trimestre 2023». […]

giorgia meloni ursula von der leyen 3IL PIANO DI RIPRESA DEL PNRR

Ultimi Dagoreport

trump musk bitcoin

DAGOREPORT - A.A.A. ATTENZIONE ALLA MONETA: RITORNA MINACCIOSA SULLA SCENA GEOPOLITICA DEL MONDO - SUCCEDE CHE QUELLO SVALVOLATO ALLA KETAMINA DI ELON MUSK, DA QUANDO HA FINANZIATO LA CORSA PRESIDENZIALE DI DONALD TRUMP, SI È MESSO IN TESTA DI TRASFORMARE LA CASA BIANCA IN CASA MUSK. E COME “PRESIDENTE VIRTUALE” DEGLI STATI UNITI, L'UOMO PIU' RICCO DEL MONDO HA IN MENTE DI SOSTITUIRE LA MONETA REALE CON UNA VIRTUALE, CON UNA LEGGE CHE PREVEDA GLI ACQUISTI DI BITCOIN PER LE RISERVE VALUTARIE DEGLI STATI UNITI - MA FATTI DUE CONTI, ALL’AMERICA FIRST DI TRUMP CONVIENE DI TENERSI STRETTO IL SACRO DOLLARO CHE, AD OGGI, RAPPRESENTA LA MONETA DI SCAMBIO DEL 60% DEL MERCATO INTERNAZIONALE -NEL 2025 TRUMP DOVRÀ VEDERSELA NON SOLO COL MUSK-ALZONE CRIPTO-DIPENDENTE: IN CAMPO È SCESO PREPOTENTE IL PIU' ANTICO NEMICO DEL “VERDONE” AMERICANO: L’ORO…

maria rosaria boccia gennaro sangiuliano giorgia meloni

IL BOTTO DI FINE ANNO: IL 1 AGOSTO 2024 (DUE SETTIMANE DOPO IL TAGLIO SUL CAPOCCIONE) GENNARO SANGIULIANO FIRMO' IL DECRETO DI NOMINA DI MARIA ROSARIA BOCCIA A SUA CONSULENTE – IL DOCUMENTO SBUGIARDA “GENNY DELON” (CHE AL TG1 MINIMIZZO' IN MODO VAGO “MI ERA VENUTA L’IDEA DI NOMINARLA”) E SOPRATTUTTO GIORGIA MELONI, CHE MISE LA MANO SUL FUOCO SULLA BUONA FEDE DEL MINISTRO (“HA DECISO DI NON DARE L’INCARICO DI COLLABORAZIONE. MI GARANTISCE CHE QUESTA PERSONA NON HA AVUTO ACCESSO A NESSUN DOCUMENTO RISERVATO”) – L’ITER SI BLOCCO', DANDO IL VIA ALL’INCHIESTA DI DAGOSPIA CHE PORTÒ ALLE DIMISSIONI DEL MINISTRO. MA QUESTO DOCUMENTO APRE NUOVE DOMANDE: 1) PERCHÉ, DOPO UN PRIMO STEP, LA NOMINA NON È STATA FINALIZZATA? 2) COSA È AVVENUTO TRA IL GIORNO DELLA NOMINA, E IL 26 AGOSTO, GIORNO DEL DAGO-SCOOP? 3) QUALCUNO È INTERVENUTO A BLOCCARE LA NOMINA A CONSULENTE DELLA BOCCIA? 4) CHI SI È MOBILITATO PER SILURARE L'IMPRENDITRICE? 5) DAVVERO TUTTO È AVVENUTO A COSTO ZERO PER LO STATO? 

pierferdinando casini e matteo renzi nel 2009

DAGOREPORT – RENZI CI AVEVA VISTO GIUSTO: VOLEVA COME LEADER DEL CENTRO PIERFERDINANDO CASINI - PECCATO CHE L’EX PRESIDENTE DELLA CAMERA ABBIA DETTO DI NO NELLA SPERANZA DI ARRIVARE, UN DOMANI, AL QUIRINALE. MA IL SUCCESSORE DI MATTARELLA VERRÀ ELETTO SOLTANTO NEL 2029 E FINO AD ALLORA, CAMPA CAVALLO, PUÒ SUCCEDERE DI TUTTO E DI BRUTTO -  “PIERFURBY” POSSIEDE I CROMOSONI PERFETTI PER FEDERARE LE DIVERSE ANIME ORFANE DI UN PARTITO LIBERALE CONSERVATORE A FIANCO DEL PD: DEMOCRISTIANO, BUONI RAPPORTI CON IL VATICANO, POI NELLE FILE DEL BERLUSCONISMO FINO ALL'ARRIVO COME INDIPENDENTE, GRAZIE A RENZI, NELL'AREA PD, IL BELL'ASPETTO, L'ELOQUIO PIACIONE E I 40 ANNI IN PARLAMENTO... (SE L’AMORE PER IL DENARO NON L'AVESSE RINCOJONITO, CHISSÀ DOVE SAREBBE OGGI RENZI)

antonio tajani cecilia sala giorgia meloni ali khamenei

DAGOREPORT - CON UN MINISTRO DEGLI ESTERI (E UN GOVERNO) ALL'ALTEZZA, CECILIA SALA NON SAREBBE FINITA IN UNA GALERA DI TEHERAN - LA NOTIZIA DELL'ARRESTO A MILANO DELLA ''SPIA'' IRANIANA ABEDINI, SU "ORDINE" USA, E' DEL 17 DICEMBRE. DUE GIORNI DOPO LA SALA VIENE IMPRIGIONATA - BENE, CONOSCENDO LA "DIPLOMAZIA DEGLI OSTAGGI" PRATICATA DALL'IRAN (ARRESTI UNO DEI MIEI, IO SEQUESTRO UNO DEI TUOI), PERCHE' LA FARNESINA E PALAZZO CHIGI, SOTTOVALUTANDO I "SEGNALI" DELL'INTELLIGENCE-AISE, NON SI SONO SUBITO ATTIVATI PER METTERE IN SICUREZZA GLI ITALIANI IN IRAN? - SCAZZO CROSETTO-TAJANI - NON SAREBBE LA PRIMA VOLTA CHE IL GOVERNO MELONI SI TROVA A GESTIRE NEL PEGGIORE DEI MODI UN DETENUTO NEL MIRINO DI WASHINGTON (NEL 2023 IL RUSSO ARTEM USS). IL VICEMINISTRO AGLI ESTERI, EDMONDO CIRIELLI (FDI), GIÀ ANNUNCIA CHE LA “SPIA” IRANIANA ''POTREBBE NON ESSERE ESTRADATA, HA COMMESSO UN REATO SOGGETTIVO, NORDIO STA STUDIANDO LE CARTE” (A NORDIO E MELONI CONVIENE FARE IN FRETTA, PRIMA CHE TRUMP SBARCHI ALLA CASA BIANCA) - VIDEO

carlo freccero dago ferragni fagnani de martino meloni giambruno

TE LO DO IO IL 2024! - CARLO FRECCERO: “NELL’EPOCA DELLA NOTIZIA TAROCCATA, IL GOSSIP RAPPRESENTA IL PRESENTE DELL’INFORMAZIONE. E DAGOSPIA VINCE (IL 2024 È L’ANNO DEL SUO MAGGIORE SUCCESSO)’’ – ‘’ IDEOLOGIE NELLA POLVERE, IDEE NEL CASSETTO, IDEALI NEI CASSONETTI. ANCHE LA POLITICA È CONIUGATA A PARTIRE DAL GOSSIP. I DUE FAMOSI FUORIONDA DI GIAMBRUNO IN CALORE SONO DIVENTATI UN EVENTO POLITICO - DI FRONTE AL NUOVO DISORDINE MONDIALE, LA TELEVISIONE HA CHIUSO FUORI DALLA PORTA LA CRUDA REALTÀ E L’HA SOSTITUITA CON IL MONDO REALITY, IN CUI NULLA È SERIO, TUTTO È ARTIFICIO - OGGI IL VERO MISTERO DEL MONDO DIVENTA IL VISIBILE, NON L’INVISIBILE. E, COME BEN SAPPIAMO, TUTTO CIÒ CHE NON VIVE IN TELEVISIONE NON HA UNA DIMENSIONE REALE”

matteo salvini daniela santanche giorgia meloni renzi giovanbattista giovambattista fazzolari

DAGOREPORT – MATTEO FA IL MATTO E GIORGIA INCATENA LA SANTANCHÈ ALLA POLTRONA: SALVINI, ASSOLTO AL PROCESSO OPEN ARMS, TURBA QUOTIDIANAMENTE I SONNI DELLA MELONI CON IL “SOGNO DI TORNARE AL VIMINALE” – PER LA DUCETTA, PERÒ, IL RIMPASTO È INDIGERIBILE: TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI, SPECIE IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO PER DANIELA SANTANCHÈ – E COSÌ, ECCO IL PIANO STUDIATO INSIEME A “SPUGNA” FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? (C’È UNA GROSSA DIFFERENZA NEL CASO VISIBILIA: NON ERA MAI ACCADUTO DI UN MINISTRO ACCUSATO DI AVER TRUFFATO LO STATO IN MERITO A VERSAMENTI ALL’INPS…)