SILVIO FOREVER – IL CAVALIERE REGALA AI COORDINATORI REGIONALI “IL FIUME AZZURRO”, 40 MINUTI DI VIDEO-CELEBRAZIONI DEL VENTENNALE DI FORZA ITALIA – AI SUOI, BERLUSCONI PROMETTE DI IMPEGNARSI IN PRIMA PERSONA PER LE AMMINISTRATIVE – A TORINO PRONTO A CANDIDARE MARIA RIZZOTTI

Paolo Emilio Russo per “Libero quotidiano

 

Berlusconi arriva a Palazzo GrazioliBerlusconi arriva a Palazzo Grazioli

Il programma è praticamente pronto, così come i materiali per la campagna elettorale. Tra questi ultimi c'è il "Fiume azzurro", un video di 40 minuti che riassume la «ventennale» attività di Forza Italia e i successi del suo leader-fondatore, distribuito come un cadeau ai coordinatori regionali ricevuti giovedì sera a Palazzo Grazioli.

 

Il Cavaliere che si sono trovati davanti i dirigenti azzurri è quello «tonico», «combattivo» che speravano di vedere, che ha garantito loro di voler «rientrare in campo» e promesso di «riportare Forza Italia in testa ai sondaggi».

 

Ad aiutarlo il «calo di dieci punti» che ha avuto Matteo Renzi, vittima della sua «scarsa concretezza». Berlusconi ha confermato ai coordinatori presenti - molti parlamentari come Mariastella Gelmini, Vicenzo Gibino, Domenico De Siano, Marco Marin, Claudio Fazzone - la sua fiducia, anche se è tornato a parlare dell' AltraItalia, il progetto parallelo, che tirerà fuori all' occorrenza «nel caso si modificasse il sistema elettorale e si dovesse correre in coalizione», così come del suo desiderio di presentare agli elettori una «squadra di campioni» presi dalle professioni e dalla società civile. «Dovranno modificare l' Italicum», chiede.

maria stella gelmini col marito  maria stella gelmini col marito

 

Per risalire la china dei sondaggi, intanto, l' ex premier ha promesso ai coordinatori che viaggerà per tutta l' Italia, condurrà personalmente la campagna elettorale: «Tornerò presto in televisione e farò comizi, stringendo mani. Comincio l' 8 novembre in Toscana», ha sottolineato. Ai suoi dirigenti ha chiesto in cambio «un piano organico di iniziative», suggerimenti per le candidature a sindaco e pure «curricula di persone da candidare alle prossime elezioni». La cena si è protratta fino a dopo l' una di notte in un clima conviviale, fatto anche di battute sul Milan, di barzellette e scherzi.

claudio fazzoneclaudio fazzone

 

Le Amministrative della primavera saranno, a suo dire, un «passaggio decisivo», nonchè «l' occasione per dare una spallata». L' ex premier però ha deciso di non sbilanciarsi e, nonostante le domande dei venti presenti all' incontro, non ha voluto fare alcun nome dei possibili candidati a Milano, Napoli e Roma. L' unica idea che ha condiviso con i suoi ospiti ha riguardato la città di Torino, dove ha ventilato l' ipotesi che sia la senatrice Maria Rizzotti a correre per il centrodestra contro Piero Fassino.

 

LA SENATRICE DI FORZA ITALIA MARIA RIZZOTTI LA SENATRICE DI FORZA ITALIA MARIA RIZZOTTI

«Sono tornato in campo per riportare Forza Italia ad essere il primo partito del Paese». Sarebbero stati i suoi ospiti a suggerire alcune proposte come quella di candidare nella Capitale l' ex ministro degli Esteri, Franco Frattini o il presidente della Lazio, Claudio Lotito piuttosto che il "civico" Alfio Marchini.

 

maurizio gasparri con la senatrice rizzotti maria e la figlia maria letiziamaurizio gasparri con la senatrice rizzotti maria e la figlia maria letizia

Dell' identikit del prossimo candidato sindaco della Capitale hanno discusso ieri anche Giorgia Meloni e Matteo Salvini.

 

Per Napoli i presenti hanno ri-proposto Gianni Lettieri, mentre all' ombra della Madonnina sarebbero in pole un manager "misterioso" o, addirittura, l' ex ministro Ncd Maurizio Lupi. Il padrone di casa, però, non si sarebbe sbilanciato su nulla, se non sul fatto che «tutte le scissionii non hanno prospettiva politica». Berlusconi ha confermato di voler riaprire il dialogo con tutti i partiti della coalizione, ma ha garantito che «non dimenticherà», seppur difendendo da critiche piuttosto accese Nunzia De Girolamo.

LOTITO LOTITO

 

Ex ministro Ncd, appena rientrata in Fi, è finita nel mirino di tre coordinatori per «l' eccessivo protagonismo» e per avere "soffiato" un ufficio a Montecitorio che spettava, secondo loro, ad qualche deputato «fedele».

GIANNI LETTIERI GIANNI LETTIERI

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