sergio mattarella crotone

LA SOLITUDINE DI MATTARELLA - MERLO: "SI PUÒ TROVARE UNA MOTIVAZIONE PER TUTTO E SPIEGARE OGNI COSA, MA DAVANTI AL CAPO DELLO STATO, SOLO, DAVANTI, A 70 BARE RAGIONARE DIVENTA UN CRAMPO: DAVVERO È QUESTA LA NOSTRA POLITICA? DAVVERO SIAMO STATI NOI?" – IL SINDACO DI CROTONE VINCENZO VOCE: “E’ MANCATO IL GOVERNO, È MANCATA LEI PRESIDENTE MELONI. QUELLE BARE CHE NON HANNO ANCORA NOME NON SONO NUMERI"

Lettera a Francesco Merlo pubblicata da la Repubblica

Ti voglio bene Presidente, solo, in piedi, di fronte alle bare, che rappresenti la tua gente. Altri indifferenti, sono rimasti altrove, di queste morti non importa niente

sergio mattarella a crotone 2

 

Giulio Del Carria - Verona

 

LA RISPOSTA DI FRANCESCO MERLO

La solitudine del Presidente Mattarella si affianca a quella di Vittorio Aloi, il comandante della Capitaneria di Crotone che ha sentito il bisogno di dire: “A noi risulta che domenica il mare fosse forza 4 ma motovedette più grandi avrebbero potuto navigare anche con mare forza 8”. Si può trovare una motivazione per tutto e spiegare ogni cosa, ma davanti alle 70 bare ragionare diventa un crampo: davvero è questa la nostra politica? E nella doppia solitudine del Presidente e del Capitano c’è l’Italia che si riconosce irriconoscibile: davvero siamo stati noi?

 

CARA MELONI, VENGA QUI DA MADRE

Lettera di Vincenzo Voce, sindaco di Crotone pubblicata da la Stampa - Estratto

 

sergio mattarella a crotone 1

Gentile presidente Meloni, abbiamo aspettato una settimana, la comunità crotonese colpita da un dolore enorme, ha aspettato un suo messaggio, una sua telefonata, un suo cenno.

(...)

Questo popolo aspettava una testimonianza della presenza dello Stato, che è arrivata altissima dal Capo dello Stato.

Ma è mancato il Governo, è mancata lei presidente.

Allora le chiedo, se non ha ritenuto portare la sua vicinanza come presidente del Consiglio, venga a Crotone a portarla da mamma.

Venga a conoscere cosa si è vissuto in un palazzetto dello Sport destinato alla vita e che è si è trasformato in un luogo di dolore e lacrime.

Venga a condividere, da mamma, il dolore di altre mamme, dei figli senza più genitori, di donne, uomini, bambini che avevano una speranza ed ora non hanno neppure più quella.

VINCENZO VOCE

Non le faccio colpa di non essere venuta da presidente del Consiglio, sicuramente avrà avuto altri importanti impegni.

Allora venga in forma privata, se ritiene, da cittadina di questo paese.

Venga in questa città che ha espresso fortissimo il sentimento di restare umani.

Di guardare alle persone come tali e non come numeri.

Perché quelle bare che non hanno ancora nome non sono numeri.

L'aspettiamo.

— * Sindaco di Crotone vincenzo voce*.

 

 

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