onorato grillo toninelli

“SONO FIGLI DI PUTTANA, DOBBIAMO ANDARE A GOVERNARE” - LE CHAT DELL’INDAGINE SU BEPPE GRILLO E MOBY: "HO CONVINTO IO TONINELLI A PAGARE” - L’INCHIESTA PER TRAFFICO DI INFLUENZE A MILANO: LE CHAT DI BEPPE-MAO CON L’ARMATORE VINCENZO ONORATO E I MINISTRI M5S - TONINELLI: “PRIMA DI FERRAGOSTO LA MIA DIREZIONE PAGA. IL PROBLEMA È CHE C’È PENDENZA DI FRONTE ALL’ANTITRUST. COMUNQUE DOVREI AVER RISOLTO” - IL 24 OTTOBRE ONORATO CHIEDE ALL'"ELEVATO" DI INTERVENIRE SU UNICREDIT CHE GLI IMPEDISCE LA VENDITA DI DUE NAVI E GRILLO GLI INVIA IL CONTATTO DI...

Da open.online

 

BEPPE GRILLO A ROMA

Il fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo è indagato a Milano per traffico di influenze illecite. Nell’inchiesta ci sono i contratti pubblicitari che la compagnia di navigazione Moby di Vincenzo Onorato con il suo blog. Un accordo che prevedeva, per il 2018/2019, un compenso di 120 mila euro l’anno. E commissionava alla risorsa online di Grillo uno spot mensile con messaggi pubblicitari, contenuti redazionali e interviste a «testimonial» della Moby da far uscire anche sui social. L’inchiesta si basa anche su 60 pagine di chat tra Grillo e Onorato acquisite agli atti perché contenuti nell’indagine sulla Fondazione Open. E oggi Il Fatto Quotidiano racconta cosa c’è nelle carte.

 

 

VINCENZO ONORATO

Il 28 luglio Grillo invia a Onorato la replica dell’allora ministro dell’Economia Padoan a Carla Ruocco. E commenta: «Le facce di cazzo rispondono così». Poi: «Così impari a dare mille euro per cena a bimbominchia». Il primo agosto sempre Grillo gira un appunto di Luigi Di Maio: «Come promesso sono qui ad aggiornarla in merito alla sua segnalazione. Noi continueremo a vigilare affinché il tutto si svolga nel migliore dei modi». Successivamente Onorato ringrazia per un emendamento e Grillo replica: «Sono figli di puttana, dobbiamo andare a governare».

 

 

 

vincenzo onorato

Il 12 giugno 2019 Grillo torna a scrivere a Onorato: «Ho convinto Toninelli a occuparsi della questione a Bruxelles». Toninelli fa notare che Onorato è amico e finanziatore di Renzi: «Siamo sicuri di volerci muovere?». Grillo fa sapere di aver risposto di andare avanti a Bruxelles. E Onorato: «Toninelli, mi sembra che ragioni come il Pd dove hanno prevalso gli interessi delle lobby». Poi cambia idea e fa sapere a Grillo che l’incontro con Toninelli è andato benissimo. Il 30 luglio c’è uno stop: il ministero non paga più la sovvenzione. La risposta di Grillo: «Ho attivato Luigi e Toninelli, vediamo». Poche ore dopo inoltra a Onorato una chat proprio di Toninelli: «Prima di ferragosto la mia direzione paga. Il problema è che c’è pendenza di fronte all’Antitrust. Comunque dovrei aver risolto».

 

Il traffico di influenze

DANILO TONINELLI

Il 9 agosto effettivamente il ministero paga. Mentre Toninelli ha annunciato di aver fatto causa a chi ha scritto che lui ha cercato di favorire il rinnovo delle concessioni di Moby. A settembre Grillo invia il contatto di Marcello Minenna per un problema che Onorato non spiega nel dettaglio. Il 24 ottobre sempre Onorato chiede a Grillo di intervenire su Unicredit che gli impedisce la vendita di due navi. Grillo gli invia il contatto di Stefano Patuanelli, allora ministro dello Sviluppo Economico. I due si sentono in alcune occasioni. Patuanelli spiega al Fatto: «Grillo mi chiamò per incontrare Onorato. Rispetto a questo mi sono interessato solo della amministrazione straordinaria come per altri casi».

toninelliConte Toninellibeppe grillo marcello minenna

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