grillo beatrice di maio

SPUTTANAMENTO CONTINUO - DOPO LA SCOPERTA DELL’IDENTITA’ DI BEATRICE DI MAIO (MOGLIE DI BRUNETTA), GRILLO PRETENDE LE SCUSE DA “LA STAMPA”: AVEVA ACCUSATO M5S DI ESSERE DIETRO L’ACCOUNT TWITTER - LE MARCHETTE DEI GIORNALONI A MATTEUCCIO HANNO LE GAMBE CORTE: CHE S’HA DA FA’ PER UN RETROSCENA (E UN TWEET DI SENSI) - RENZI DENUNCIA I 900 EURO A CASALINO, MA DIMENTICA I 400 MILA EURO A MESSINA

1. Smontata la bufala de La Stampa di #beatricedimaio, ora chiedete scusa!

www.beppegrillo.it

 

jacopo iacoboni su beatrice di maio  jacopo iacoboni su beatrice di maio

Beatrice Di Maio, che secondo la teoria complottista de La Stampa - ripresa da tutti i tg, anche RAI, e i giornali e sposata dal pd - è l'account chiave della cyber propaganda pro M5S, non è nè un ghost, né un fake, né un troll, né un algoritmo, né antani con lo scappellamento a destra. E' lo pseudonimo dietro cui si cela Tommasa Giovannoni Ottaviani detta Titti, moglie di Renato Brunetta (lo ha scoperto Franco Bechis). Una figura del menga di queste proporzioni era difficile da immaginare.

 

Hanno parlato di cyberfango, il Pd ha sprecato soldi pubblici con un'interrogazione parlando di "una macchina del fango automatizzata per colpire il PD" per chiedere se Di Battista o Di Maio ne fossero a conoscenza. Altri hanno parlato persino di "hacker russi filo M5S". Le comiche!

BEPPE GRILLO ALLA CAMERABEPPE GRILLO ALLA CAMERA

 

Oggi nessuno di loro twitta più. Tutti a parlare di fake news e di come la gente sui social sia stupida e creda a tutto. Ma vi siete visti? Vi siete bevuti la fake news della Stampa come i bambini che credono alla storia di Babbo Natale. Ci aspettiamo le scuse di tutti. Tutti. Questa campagna diffamatoria contro il MoVimento 5 Stelle deve finire una volta per tutte. L’articolo de La Stampa con scritto "La procura indaga" e foto di Beppe Grillo e Davide Casaleggio, è l’emblema di una campagna che va avanti da mesi.

 

beatrice di maio    beatrice di maio

Un appello a La Stampa che all'autore ha pure dato un premio per quell'articolo delirante e falso: basta far scrivere giornalisti mossi solo da risentimento e astio, che non fanno verifiche, che scrivono vere e proprie bufale spacciate per inchieste solo per screditare una forza politica. Il posto per queste persone è la cronaca delle partite dei pulcini, se proprio volete pagargli uno stipendio. Un altro appello va alla FNSI e all’Ordine nazionale dei Giornalisti: non è più sostenibile che un personaggio del genere utilizzi La Stampa (giornale autorevole fino a qualche anno fa) per denigrare quotidianamente la prima forza politica del Paese.

 

 

2. La grande bufala di Palazzo Chigi che grida al complotto per qualche tweet

Luca Telese per Tiscali

 

maria elena boschi e luca lotti  5maria elena boschi e luca lotti 5

La notizia del giorno ha un nome Beatrice, un cognome, Di Maio, e finalmente un volto, quello della moglie di Renato Brunetta. Tommasa Giovannoni. Dopo dieci giorni di spettacolare caccia al ladro, di grida al complotto, di complicate analisi per spiegare che Beatrice Di Maio non esisteva, ed era in realtà un pericoloso snodo di cyber-propaganda gestito dalla pericolosa spectre grillina della Casaleggio e associati, dopo la denuncia alle autorità giudiziarie di Luca Lotti, braccio destro di Renzi alla polizia, si scopre che Beatrice Di Maio è una persona fisica, è una arredatrice di interni, la moglie del capogruppo azzurro che gioca a fare la satira sul web.

 

renzi giornalistirenzi giornalisti

Questa vicenda oggi vale la pena di essere raccontata nel dettaglio perché è davvero ridicola, ma illuminante, per diversi motivi. Primo: la cantonata colossale. Ma come si fa a prendere sul serio un governo che denuncia come un pericoloso complotto un account di twitter? Come si fa accedere a giornali nazionali e internazionali che ci spiegavano perché sicuramente c'erano le prove che questa denuncia fosse fondata e seria, "altrimenti ti pare che Lotti e Renzi si espongano così?". Quando il potere è forte e il dubbio scompare, le tesi - come nel caso di questo account - diventano autoconfermative.

 

account beatrice di maioaccount beatrice di maio

Vengono i brividi sulla schiena a pensare cosa sarebbe accaduto se a capo dei servizi di sicurezza di Palazzo Chigi fosse stato nominato - come voleva il premier - l'amico di Renzi Marco Carrai. Secondo: su questa vicenda la vera propaganda la faceva il governo inventando un pericolo occulto, misterioso, addirittura cyborg. In realtà il dibattito su Beatrice Di Maio 5 stelle, sul retroscena misterico, sulla presunta cospirazione, fino a ieri serviva a sviare la discussione da temi vitali è ben più determinanti: ieri alla Camera è passato l'emendamento De Luca, che consente al governatore della Campania di tornare commissario alla sanità. Questo dopo che De Luca in un discorso pubblico minimizzato dagli esponenti della maggioranza Renziana come "folclore" invita i sindaci e gli amministratori a convocare gli amministratori delle aziende di sanità privata chiedendogli di riunire i propri dipendenti invitandoli a votare si.

 

beatrice di maio  foto modificatabeatrice di maio foto modificata

La registrazione di questo folle comizio non è ancora stata trasmessa da nessun tg governativo. Per fortuna che esiste la rete: quel discorso che dieci anni fa non sarebbe stato visibile adesso si può trovare e riascoltare con due semplici click su google. Non ho mai avuto particolari simpatie per il Movimento 5 stelle: ma l'idea che Matteo Renzi continui a ripetere - ieri da Vespa - la battuta sui 900 euro dell'appartamento di Casalino ("Dalla casa del Grande Fratello alla grande casa") quando paga il suo consulente di immagine Jim Messina 400mila euro è quasi grottesca.

beatrice di maiobeatrice di maio

 

I grillini hanno un comunicatore che era nella casa del grande fratello: Renzi ha come comunicatore Fabrizio Rondolino, che di quel programma era autore. È la disinformazione tocca vette astrali. Ministri della Repubblica, come la Boschi, ripetono senza nessun costrutto che il destino dei farmaci anti-cancro sarebbe legato a questa riforma (ovviamente non è vero). Governatori di regime tessono l'elogio della clientela. Manager e vip pagano 30mila euro di finanziamento al Sì, pur di sedersi al tavolo di una cena con Matteo Renzi. Se Tronchetti Provera regala a Renzi il reddito medio di un italiano benestante in un anno, per due ore di chiacchiere, forse una domanda sulla sproporzione (anche economica) delle forze in campo bisogna farsela.

JIM MESSINAJIM MESSINA

 

Invece - secondo Renzi - il problema sarebbero i 900 euro che, come un qualsiasi studente fuori sede a Roma Rocco Casalino paga per il suo appartamento, guadagnando - da capo della comunicazione di un movimento nazionale! - 2700 euro al mese? Ecco perché la vicenda di Beatrice di Maio è un simbolo: quello della propaganda fantastica che in queste ore cerca di piegare la realtà e di cancellare il buonsenso. Spero che gli italiani questa volta non la bevano. Il voto sul referendum sara anche una scelta tra lo storytelling dei comunicatori e la realtà.

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME

jd vance roma giorgia meloni

DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ NON VENIVA ATTUATO DAI TEMPI DEL RAPIMENTO MORO. MOLTO PIÙ STRINGENTE DI QUANTO È ACCADUTO PER LE VISITE DI BUSH, OBAMA O BIDEN. CON EPISODI AL LIMITE DELLA LEGGE (O OLTRE), COME QUELLO DEGLI ABITANTI DI VIA DELLE TRE MADONNE (ATTACCATA A VILLA TAVERNA, DOVE HA SOGGIORNATO IL BUZZURRO), DOVE VIVONO DA CALTAGIRONE AD ALFANO FINO AD ABETE, LETTERALMENTE “SEQUESTRATI” PER QUATTRO GIORNI – MA PERCHÉ TUTTO QUESTO? FORSE LA SORA “GEORGIA” VOLEVA FAR VEDERE AGLI AMICI AMERICANI QUANTO È TOSTA? AH, SAPERLO...

giovanbattista fazzolari giorgia meloni donald trump emmanuel macron pedro sanz merz tusk ursula von der leyen

SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN AMICO IMMOBILIARISTA, STEVE WITKOFF, DALL’ALTRA PARTE DELL’OCEANO, MELONI AVEVA GIÀ ANTICIPATO IL CALIGOLA DAZISTA CON LA NOMINA DI FAZZOLARI: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO (2018) CHE GESTISCE A PALAZZO CHIGI SUPERPOTERI MA SEMPRE LONTANO DALLA VANITÀ MEDIATICA. FINO A IERI: RINGALLUZZITO DAL FATTO CHE LA “GABBIANELLA” DI COLLE OPPIO SIA RITORNATA DA WASHINGTON SENZA GLI OCCHI NERI (COME ZELENSKY) E UN DITO AL CULO (COME NETANYAHU), L’EMINENZA NERA DELLA FIAMMA È ARRIVATO A PRENDERE IL POSTO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI, L’IMBELLE ANTONIO TAJANI: “IL VERTICE UE-USA POTREBBE TENERSI A ROMA, A MAGGIO, CHE DOVREBBE ESSERE ALLARGATO ANCHE AGLI ALTRI 27 LEADER DEGLI STATI UE’’ – PURTROPPO, UN VERTICE A ROMA CONVINCE DAVVERO POCO FRANCIA, GERMANIA, POLONIA E SPAGNA. PER DI PIÙ L’IDEA CHE SIA LA MELONI, OSSIA LA PIÙ TRUMPIANA DEI LEADER EUROPEI, A GESTIRE L’EVENTO NON LI PERSUADE AFFATTO…

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…