stoltenberg putin zelensky

"LA CRIMEA ALLA RUSSIA? NON LO ACCETTEREMO MAI". IL SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO, JENS STOLTENBERG, DOPO L’APERTURA DI ZELENSKY A UN ACCORDO DI PACE, FA IL DURO E CHIUDE LE PORTE A UNA TRATTATIVA CON PUTIN – IL GIANNIZZERO DI MATTARELLA CASTAGNETTI INSORGE: “CHE TITOLO HA LA NATO PER PARLARE DI QUESTO TEMA? SOLO ZELENSKY PUÒ FARLO. IMMAGINO CHE DRAGHI PORRÀ LA QUESTIONE A BIDEN" – IL MELONIANO CROSETTO: “SAREBBE STATO UTILE AVERE COME SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO UNA PERSONA DI PROFILO ADEGUATO ALLA DIFFICOLTÀ DEL PERIODO. INVECE OGGI STOLTENBERG (NOMEM OMEN) HA…"

 

Alessandro Ferro per ilgiornale.it

jens stoltenberg

 

Una cosa è chiara: qualora l'Ucraina dovesse perdere forze, fiducia e darla vinta ai russi e cedere la Crimea, la Nato lo impedirebbe con tutte le sue forze. È questo il senso delle parole del segretario generale dell'Alleanza, Jens Stoltenberg, intervistato dal quotidano tedesco Die Welt. "I membri della Nato non accetteranno mai l'annessione illegale della Crimea. Ci siamo sempre opposti al controllo russo su parti del Donbass nell'Ucraina orientale". Putin è avvisato: non combatte soltanto contro un popolo, ma si può dire contro gran parte dell'Occidente.

 

"L'Ucraina vincerà con la Nato"

PUTIN ZELENSKY

La Nato è consapevole, però, che la guerra della Russia contro l'Ucraina "non finirà presto, ma che l'Ucraina la vincerà con l'aiuto dell'Alleanza Atlantica", ha ribadito il segretario generale. L'Alleanza è determinata ad aiutare l'Kiev "anche se ci vorranno mesi o anni" per sconfiggere Putin e le sue velleità rimarcando che sarà fatto "tutto il possibile" affinché il conflitto non si espanda. Stoltenberg, nella sua lunga intervista, ha messo l'accento sul fatto che l'Ucraina farà di tutto per vincere "questa guerra perchè difende il suo territorio" ed è giusto che, da Paese attaccato, si difenda e non debba subire passivamente l'esercito russo.

 

 

L'ipotesi di una guerra nucleare

jens stoltenberg

A suffragio di quanto affermato prima, l'escalation militare anche ai Paesi occidentali si deve evitare in ogni modo, soprattutto quando Putin e i suoi uomini, nel corso dei mesi, hanno minacciato di premere il bottone del nucleare. Stoltenberg ha ribadito con fermezza che "non dovrebbe mai avvenirne una" e che "non si può vincere una guerra nucleare" come scrive Die Welt. Il discorso è ovviamente riferito alla Russia e alla condanna della retorica di Mosca bollata come "irresponsabile e spietata" quando si riferisce al potenziale uso delle armi nucleari per fermare gli aiuti della Nato e i rifornimenti all'esercito di Zelensky.

 

putin zelensky

A tal proposito, poi, il segretario generale ha invitato l'Occidente a continuare a rifornire di armi pesanti l'Ucraina per un bisogno sempre più urgente intensificando le forniture, facendo di più "e prepararsi per un impegno a lungo termine". Questo, ha proseguito, è l'unico modo con cui Kiev "può respingere con successo l'invasione russa". L'Ucraina deve mettersi nell'ottica che il 9 maggio non finirà nulla, che Putin continuerà a combattere per il Donbass e bisogna essere pronti ad affrontare una "lunga guerra" contro la Russia che potenzialmente potrebbe durare per tanti altri mesi se non addirittura anni.

vladimir putin volodymyr zelensky

 

Prossimo appuntamento della Nato a Bruxelles il prossimo 19 maggio con la riunione del Comitato militare "in sessione Capi di Difesa". Nella seconda sessione, invece, si parlerà della guerra della Russia in Ucraina con la presenza dei Capi della Difesa anche di Finlandia, Svezia e Ucraina che lancia un altro segnale molto forte: oltre a Zelensky, vogliamo dentro la Nato anche i due Paesi scandinavi.

MEME ZELENSKY PUTINjens stoltenberg della natojens stoltenberg

 

zelensky putinputin zelensky bidenguido crosetto foto di bacco (4)pierluigi castagnetti foto di bacco

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…