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LA STORIELLA DEI 500 MILIARDI DI DOLLARI SPESI SULL’UCRAINA È UNA CAZZATA. LO DICONO I DATI: IN TRE ANNI DI GUERRA, GLI USA HANNO STANZIATO 114 MILIARDI PER KIEV (64 IN ARMI E 50 IN AIUTI FINANZIARI). E QUANDO IL TYCOON INCOLPA L’UE DI NON AVER FATTO NIENTE, MENTE SAPENDO DI MENTIRE: I 27 STATI EUROPEI HANNO SGANCIATO 132 MILIARDI (70 IN AIUTI FINANZIARI, 62 MILITARI) – L’UNICA CERTEZZA È IL CONTRIBUTO ESIZIALE DELL’ITALIA: HA STANZIATO SOLO LO 0,1% DEL PIL PER KIEV (HA FATTO DI PIÙ IL GIAPPONE, CHE È DALL’ALTRA PARTE DEL MONDO)
UCRAINA: 3 ANNI GUERRA, AIUTI PER 267 MLD EURO; DUELLO UE-USA
ZELENSKY - DONALD TRUMP - FOTO LAPRESSE - 2
(AGI) - Nei tre anni di guerra in Ucraina gli alleati di Kiev hanno stanziato circa 267 miliardi di euro - piu' di 80 miliardi l'anno - di cui la meta', 130 miliardi, in assistenza militare, altri 118 in sostegno finanziario e 19 miliardi in aiuti umanitari.
Il presidente americano, Donald Trump, rivendica - o lamenta - che nessun Paese ha erogato piu' fondi a Kiev degli Stati Uniti. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, replica a distanza: nessuno ha sostenuto Kiev piu' dell'Unione europea.
Tecnicamente hanno entrambi ragione: se non si considera il blocco dell'Ue come uno Stato unico, l'America e' in testa. Sommati gli aiuti dell'Unione europea, invece Bruxelles e' in testa.
VOLODYMYR ZELENSKY DONALD TRUMP VLADIMIR PUTIN
Per analizzare le cifre viene in soccorso l'Ukraine Support Tracker del Kiel Institute che nei giorni scorsi ha pubblicato un ampio rapporto.
L'Europa - intesa Ue e Stati membri - ha destinato nel complesso a Kiev 132 miliardi di euro (70 in aiuti finanziari e umanitari e 62 in aiuti militari); gli Stati Uniti invece hanno erogato una somma di 114 miliardi, 64 miliardi in armi e 50 in aiuti finanziari e umanitari. I paesi scandinavi e dell'Europa orientale si sono distinti per il loro contributo in rapporto al Pil, con Estonia e Danimarca che hanno destinato oltre il 2,5% del proprio Pil all'assistenza ucraina.
DONALD TRUMP DA DEL DITTATORE A ZELENSKY - IL POST SU TRUTH
Al contrario, potenze economiche come Germania, Regno Unito e Stati Uniti hanno speso meno dello 0,2% del loro Pil annuo, un livello paragonabile a programmi di sussidi interni minori, come quelli per il carburante o le auto aziendali.
Il contributo di Francia, Italia e Spagna, e' quantificato intorno allo 0,1% del Pil. In valori assoluti, la Germania e' il donatore piu' importante del blocco europeo, con un contributo complessivo di 17 miliardi di euro, seguita da vicino dal Regno Unito con 15 miliardi di euro e dalla Danimarca con 8 miliardi di euro.
L'Economist - commentando questi dati - fa notare come Lettonia e Lituania, le cui capitali distano entrambe meno di mille chilometri da Mosca, hanno contribuito per il 2% al loro Pil prebellico. Il Giappone, tuttavia, fornisce piu' aiuti bilaterali di Francia, Italia e Spagna in termini assoluti e in percentuale del suo Pil, nonostante sia piu' del doppio piu' lontano da Mosca.
TRATTATIVE TRA DONALD TRUMP E VLADIMIR PUTIN - VIGNETTA
UCRAINA: NYT, USA VOGLIONO 500MLD DOLLARI SENZA DARE GARANZIE
(AGI) - Se possibile, la nuova proposta di accordo sulle terre rare sottoposte dagli americani agli ucraini e' ancora piu' dura della precedente. A scriverlo e' il New York Times. Si pretendono da Kiev 500 miliardi di dollari, senza offrire in cambio nessuna delle garanzie richieste dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Nella bozza, datata 21 febbraio, si chiede all'Ucraina di rinunciare alla meta' dei suoi introiti derivanti dalle risorse naturali, inclusi minerali, gas e petrolio, nonche' ai guadagni provenienti dai porti e da altre infrastrutture. Una richiesta simile era stata avanzata nella precedente versione del 14 febbraio, respinta dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky perche' non conteneva alcuna garanzia sulla sicurezza.
Gli ucraini vedono l'intesa come un modo per persuadere il presidente americano Donald Trump a fornire ulteriore supporto al suo sforzo bellico, nonche' garanzie contro future aggressioni russe se fosse stato raggiunto un accordo di pace. Il nuovo documento, sottolinea il Nyt, non offre nulla di tutto questo.
Secondo il testo, le entrate saranno destinate a un fondo al 100% statunitense e l'Ucraina dovrebbe contribuirvi fino a raggiungere i 500 miliardi di dollari, quanto Trump ha chiesto in cambio degli aiuti americani. La somma, fa notare il quotidiano, e' piu' del doppio del prodotto interno lordo dell'Ucraina prima della guerra. Non e' chiaro Trump consideri i 500 miliardi a copertura solo del passato sostegno militare e finanziario americano o anche di aiuti futuri.
Si dice solo che gli Stati Uniti potrebbero reinvestire una parte delle entrate nella ricostruzione postbellica dell'Ucraina e nello sviluppo delle risorse del sottosuolo e delle infrastrutture del paese. La nuova bozza di accordo include anche disposizioni per le entrate provenienti dai territori attualmente occupati dalla Russia, nel caso le truppe di Mosca se ne andassero:nel fondo dovrebbe essere versato il 66% delle entrate derivanti dalle risorse che arriverebbero dalle aree liberate.
copertina del new york post contro donald trump
ZELENSKY - DONALD TRUMP - FOTO LAPRESSE
ZELENSKY TRUMP
volodymyr zelensky donald trump