I CAVALIERI DELLA TAVOLA IMBANDITA - LA SUCCURSALE DI PALAZZO CHIGI E’ “L’ARANCIO D’ORO”, UN RISTORANTE NEL CENTRO DI ROMA, DOVE DA CONTE A DI MAIO E GIORGETTI S’ATTOVAGLIANO PER ADDENTARE CARCIOFI E PUNTARELLE E DISCUTERE DI EUROPA E MANOVRA…
A cena per parlare di manovra. E così l'Arancio d'Oro, ristorante in pieno centro storico, si trasforma nella succursale di Palazzo Chigi. Martedì sera Giuseppe Conte è a tavola con un amico. Poco dopo le 23 arriva Luigi Di Maio. Il tempo di ordinare una «fiorentina» e si entra nel vivo della discussione sui conti e le proposte da portare all' esame della Commissione europea. I tre annotano le cifre, concordano una linea, vanno avanti fino a tardi.
Mercoledì sera, stesso luogo, ma i commensali aumentano. Ci sono Conte appena rientrato da Bruxelles e Di Maio, ma anche Matteo Salvini, Giancarlo Giorgetti e Riccardo Fraccaro. Dopo essersi incontrati nel palazzo del governo, decidono di trasferirsi e terminare la riunione a tavola. Il presidente del Consiglio racconta i dettagli della trattativa con Juncker, attende istruzioni. Tra un piatto di puntarelle e una porzione di carciofi, un calamaro alla griglia e una cicoria ripassata, si trova l' accordo interno all' esecutivo e si torna in Europa. Sperando di evitare la procedura.