migranti

L’EUROPA NON ESISTE - ORA CHE LE ONDATE DI PROFUGHI HANNO MESSO IN GINOCCHIO L’UE, OGNUNO FA COME GLI PARE - DOPO CHE SVEZIA E DANIMARCA HANNO RIPRISTINATO I CONTROLLI AL CONFINE, VACILLA IL “SISTEMA SCHENGEN”: IL SISTEMA DI RICOLLOCAMENTO DEI MIGRANTI NON FUNZIONA

Francesca Basso per il “Corriere della Sera”

 

migranti al confine tra grecia e macedoniamigranti al confine tra grecia e macedonia

«Siamo d' accordo sul fatto che Schengen e il libero movimento debbano essere salvaguardati, sia per i cittadini, sia per l' economia. Misure eccezionali sono state prese e abbiamo concordato di mantenerle al minimo necessario, per tornare alla normalità il prima possibile».

 

Il resoconto del commissario all' Immigrazione Dimitris Avramopoulos, al termine dell'incontro d' urgenza con i rappresentanti di Svezia, Danimarca e Germania dopo la decisione di Stoccolma di reintrodurre i controlli al confine con Copenaghen, che a cascata li ha ripristinati con la Germania, mostra lo stallo della politica europea per fronteggiare l' emergenza immigrazione.

 

CALAIS MIGRANTICALAIS MIGRANTI

Tutti concordano sull' importanza di Schengen, ma è il segretario di Stato tedesco all' Immigrazione, Ole Schröder ad andare dritto al problema: la Ue non ha un efficace sistema di controllo delle frontiere esterne, in particolare tra Grecia e Turchia, e il sistema del ricollocamento dei richiedenti asilo «non sta funzionando». I numeri gli danno ragione: secondo gli ultimi dati, solo 272 rifugiati sono stati ricollocati da Italia (190) e Grecia (82) su un totale di 160 mila previsto dal piano di Bruxelles.

migranti   1migranti 1

 

«Sino a quando non avremo una soluzione europea - ha concluso Schröder - saranno necessarie misure da parte dei singoli Stati membri». La Svezia ha dovuto affrontare solo in autunno un' ondata senza precedenti: negli ultimi quattro mesi ha aperto le porte a 115 mila richiedenti asilo. Il ministro della Giustizia e dell' Immigrazione svedese Morgan Johansson ha spiegato che i controlli ai confini imposti a novembre e la verifica dei documenti dalla mezzanotte di domenica sono «necessari per controllare la situazione, cominciamo ad avere problemi nella gestione dei flussi, per questo è necessaria una politica europea di condivisione delle responsabilità».

migranti   3migranti 3

 

Ma così si crea un effetto domino e la Danimarca «non vuole essere la destinazione finale per migliaia e migliaia di richiedenti asilo» ha detto in modo inequivocabile la ministra all' Immigrazione e integrazione danese Inger Stojberg: servono «soluzioni europee». Le chiedono i Paesi del nord Europa dove i rifugiati vogliono fare domanda di asilo, le chiedono i Paesi del sud, con Italia e Grecia in testa, dove i migranti approdano al termine di viaggi tragici. Ma la situazione non si sblocca. «I flussi devono essere rallentati.

migranti   2migranti 2

 

L' unica via sono le soluzioni europee con tutti i 28 Stati membri», ha ribadito Avramopoulos in conferenza stampa e al termine ha ripetuto le linee da seguire: «Difendere meglio i confini dell' Europa, far funzionare il ricollocamento dei rifugiati, rispettare le regole».

 

Ovvero identificare i migranti che arrivano. Ma anche su questo i dati non sono confortanti. Dei sei hotspot previsti in Italia quelli attivi sono due, Lampedusa e Trapani, mentre dei cinque previsti in Grecia uno solo è operativo, ha elencato Tove Ernst, una dei portavoce della Commissione Ue per l' Immigrazione.

 

migranti a kos migranti a kos

La riunione d' urgenza si è conclusa in un reciproco impegno di collaborazione, ma resta il fatto che uno dei pilastri fondamentali dell' Unione Europea, la libera circolazione delle persone, stia subendo duri attacchi. Tutti ribadiscono l' eccezionalità delle misure e la temporaneità. Ma intanto in sei Paesi sono sospese le regole di Schengen: la Norvegia, che non fa parte della Ue, la Svezia, la Danimarca, l' Austria, la Germania, che vi ha fatto ricorso a settembre, e la Francia, dopo gli attentati terroristici del 13 novembre. L' Italia non ha intenzione di ripristinare i controlli ai confini. Lo ha assicurato nei giorni scorsi il ministro dell' Interno Angelino Alfano: «A Nord-Est non chiuderemo le frontiere, ma abbiamo già inviato, e continueremo a farlo, numerosi uomini e mezzi antiterrorismo».

rifugiati alla stazione di monaco 5drifugiati alla stazione di monaco 5d

 

migranti anche detenuti per costruire il muro di orban   01migranti anche detenuti per costruire il muro di orban 01migrants in hungary 99migrants in hungary 99

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...