casaleggio raggi de vito

GRILLINI VERI GRULLINI - INVECE DI IMPORRE UN NOME FORTE PER SBANCARE ALLE COMUNALI DI ROMA, RICICCIA IL SOLITO VOTO ONLINE CON L’AGGRAVANTE CHE NON VOTERANNO SOLO I CINQUESTELLE ROMANI MA TUTTI GLI ISCRITTI - BALLOTTAGGIO DE VITO-RAGGI (CHI?)

Francesco Maesano per “la Stampa”

GRILLO CASALEGGIO IMOLAGRILLO CASALEGGIO IMOLA

 

Altro che disimpegno o paura di vincere. Il M5S ci tiene a prendersi la Capitale. Eccome. Tanto che a breve, probabilmente già entro la fine di questa settimana, il blog di Beppe Grillo spiegherà urbi et orbi che per scegliere il nome del candidato sindaco non sarà sufficiente il passaggio tra i meet up locali, come per le altre città, ma verrà indetto un voto online al quale parteciperanno tutti gli iscritti del Paese, da Aosta a Pantelleria. Oltre centomila persone.

grillo e pizzarotti grillo e pizzarotti

 

«Non possiamo lasciare la scelta in mano a quei quattro», ha argomentato lunedì Gianroberto Casaleggio in una conversazione con i suoi, dove «quei quattro» sono i consiglieri eletti a Roma alle scorse amministrative. Nelle ultime settimane era apparso evidente che la partita per scegliere il nome dei Cinquestelle per il Campidoglio si sarebbe giocata tutta lì, in una conta nei meet up tra Marcello De Vito, favorito, e Virginia Raggi, in ascesa, mediaticamente più spendibile, ma meno forte tra gli iscritti romani del capogruppo uscente.

 

Uno spazio troppo angusto, hanno ragionato sull' asse Roma-Milano, per una competizione sulla quale il Movimento punterà gran parte degli sforzi alla prossima tornata delle amministrative. Quel nome non si può sbagliare né lo si può lasciare a un referendum locale, che magari esprimerà un candidato con poche centinaia di voti.

DALAI LAMA E NOGARIN DALAI LAMA E NOGARIN

 

La posta in gioco è più alta che altrove ed è tutta nazionale. Un nome ancora non c' è. Quel che è certo è che Casaleggio non vuole un altro Pizzarotti, sindaco di Parma in dissenso con la linea milanese. E nemmeno un altro Nogarin, primo cittadino a Livorno in perpetuo travaglio con la propria giunta e la propria maggioranza consiliare.

DE VITODE VITO

 

In linea di principio non è escluso che a ricevere la candidatura possa essere uno dei quattro consiglieri uscenti. Ma allargandosi di molto il campo di gioco, il nome che i Cinquestelle sceglieranno per Roma dovrà ricevere un' investitura ampia. Dunque, ferme restando le regole che impongono di scegliere un iscritto al Movimento, la svolta decisa da Casaleggio imprime al processo di scelta un' accelerazione mediatica.

 

E se il nome del M5S per Roma dovrà ottenere nelle prossime settimane un' ampia esposizione per convincere gli iscritti di tutto il Paese, le opzioni sono due: o si tratterà di un profilo che gode di luce propria, ma dal novero restano esclusi i parlamentari e i nomi esterni al Movimento, o saranno i Cinquestelle a dovergliela offrire. Di tempo ce n' è, dato che il voto per le primarie dovrebbe restare a gennaio come previsto.

VIRGINIA RAGGIVIRGINIA RAGGI

 

Il M5S prova così a trasformare il voto romano in un test politico nazionale. Se da una parte l' asticella per un buon risultato alle amministrative è fissata a quota 100 comuni conquistati, dall' altra il risultato del Campidoglio conta più di tutto, per evidenti ragioni politiche e simboliche.

 

E per prendere Roma i Cinquestelle hanno finito di mettere a punto la strategia di coinvolgimento delle liste civiche: avverrà municipio per municipio, aprendo caso per caso le liste alla presenza di candidati espressione della società civile di ciascuna zona della città. Un altro passo verso la fine dell' adolescenza politica, almeno nelle speranze dei diarchi che guidano il Movimento.

 

 

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