giorgia meloni reddito di cittadinanza

SI FA PRESTO A DIRE: "TAGLIAMO IL REDDITO DI CITTADINANZA PER RIDURRE LE BOLLETTE". LA COPERTA E' CORTA, LA MISERIA IN AUMENTO – L'OBIETTIVO DI FDI È LASCIARE L'ASSEGNO SOLO A CHI E’ INABILE AL LAVORO E PORTARE COSÌ LA SPESA PER LO STATO DAI 9 MILIARDI DI EURO ALLA META' – PER IL 50% DEI PERCETTORI IN ETÀ LAVORATIVA BISOGNERA' TROVARE UN IMPIEGO, MA I TEMPI PER UNA RIFORMA SERIA NON SONO BREVI. E NEL FRATTEMPO COME CAMPANO? CONTE AVEVA EVOCATO UNO SCENARIO DA “GUERRA CIVILE”

Gian Maria De Francesco per “il Giornale”

 

il video di giorgia meloni contro il reddito di cittadinanza 1

In questo strano autunno energetico e un po' «autarchico», più per egoismo tedesco che per effettiva volontà dell'Italia, il governo di centrodestra che verrà sta pensando a tutte le soluzioni possibili per risparmiare sulla spesa corrente e reperire risorse per attenuare la stangata delle bollette, ma con giudizio.

 

«La priorità è fermare la speculazione sul gas», ha scritto ieri su Twitter la presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, aggiungendo che «continuare all'infinito a compensare il costo delle bollette regalando soldi a chi si sta arricchendo sulle spalle di cittadini e imprese, sarebbe un errore».

 

Ecco perché ci sono fondamentalmente due strade all'esame per tamponare l'emergenza energetica e, allo stesso tempo, tenere fede all'impegno del programma elettorale di rivedere alcune misure di spesa. Il primo provvedimento nel mirino del centrodestra è il reddito di cittadinanza, che ha un costo annuo compreso tra i 9 e i 10 miliardi annui e coinvolge 3,5 milioni di persone.

 

il video di giorgia meloni contro il reddito di cittadinanza 2

Secondo alcune stime, una quota compresa tra il 40 e il 50% dei beneficiari sarebbe in grado di lavorare e, dunque, il reddito grillino ha fallito nella missione di costituire un sussidio funzionale al ricollocamento di queste persone. Discorso diverso per chi è impossibilitato a lavorare (persone alle prese con dipendenze, caregiver o disoccupati vicini all'età pensionabile) e ha in questa misura l'unica fonte di sostegno.

 

Il progetto è revocare il sussidio al primo rifiuto di una proposta di lavoro. Come ha spiegato il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli (Fdi), «non vogliamo eliminare il reddito di cittadinanza, vogliamo cambiarlo: dare anche più soldi a chi è realmente inabile al lavoro, e dare un lavoro a chi invece può lavorare, perché il lavoro è dignità e integrazione».

 

reddito di cittadinanza

Nella migliore delle ipotesi si recupererebbero tra i 4,5 e i 5 miliardi di euro che si potrebbero reimpiegare per i sostegni anti-inflazione. Ovviamente, un'azione in questo senso comporterebbe un «intervento» anche sulla guida dell'Inps considerato che l'attuale presidente Pasquale Tridico è in scadenza nel maggio prossimo ma, secondo alcune interpretazioni, potrebbe restare in carica fino alla scadenza del consiglio nel 2024.

 

Tridico, di nomina grillina, è uno dei più strenui difensori del reddito di cittadinanza come misura anti-povertà. Inoltre, ha spesso ripetuto che «solo un terzo dei percettori è occupabile», quasi a legittimarne il fine puramente assistenzialistico. Allo stesso modo, si creerebbe una «faglia» tra governo e Regioni meridionali.

 

REDDITO DI CITTADINANZA 9

Su 1,6 milioni di nuclei familiari beneficiari un milione risiede nel Mezzogiorno e isole. Proprio i territori nei quali M5s ha preso il maggior numero di voti e in difesa dei quali Giuseppe Conte ha evocato la «guerra civile». Insomma, per quanto necessaria una revisione delle politiche attive del lavoro rischia di aprire un fronte politico sul quale poi si imbarcherebbero sinistra Pd (qualunque fine faccia il partito ancora guidato da Letta) e sindacati, a partire dalla Cgil.

 

REDDITO DI CITTADINANZA

Una revisione, comunque, è necessaria. Allo stesso modo, il centrodestra sta anche valutando un accorpamento dei bonus edilizi (incluso il superbonus 110%) sotto un'aliquota unica tra 60 e 70% per semplificare e riorganizzare un'altra voce di spesa che, sebbene sia un volano dell'economia, è anche di impatto sul bilancio.

IL REDDITO DI CITTADINANZAreddito di cittadinanza alle poste

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…