TERREMOTO ALL’INGV! - INFORNATA DI NOMINE ALL’ISTITUTO CHE VIGILA SUI DISASTRI, MA UNO DEI NUOVI DIRETTORI È INCOMPATIBILE
DAGOREPORT
Chiamati a vigilare sui disastri naturali, stavolta l'eruzione (di polemiche) se la sono trovata dentro al proprio ufficio. E' quello che sta accadendo all'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Nei giorni scorsi il presidente, Stefano Gresta, ha proceduto con una infornata di nomine, rinnovando i tre direttori delle strutture di ricerca, che compongono l'ossatura dell'Istituto: Antonio Navarra indicato all'Ambiente, Claudio Chiarabba ai Terremoti, Paolo Papale ai Vulcani.
Una delle tre nomine, però, ha subito scatenato critiche: Navarra, nominato alla struttura Ambiente, tra i suoi molteplici incarichi ricopre anche quello di presidente del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC), un consorzio di ricerca costituito da diversi istituti italiani, pubblici e privati partecipato dall'Ingv (quota del 37%). Un doppio incarico che fa parlare gli addetti ai lavori di incompatibilità .
Il CMCC è un ente di ricerca no-profit fondato nel 2005 con il supporto finanziario del ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca, del ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio, del ministero delle Politiche agricole e forestali e del ministero delle Finanze, grazie al finanziamento del Fondo Integrativo Speciale della Ricerca, nell'ambito del Programma Strategico Nazionale della ricerca.
Sul notiziario settimanale on line dell'Usi-Ricerca, Giuseppe Falzone scrive: "Ci si chiede quanto la nomina di Navarra a direttore della struttura Ambiente sia compatibile o, quantomeno, opportuna, anche alla luce del decreto legislativo 8 aprile 2013, n.39, attuativo dell'art. 1, commi 49 e 50, della legge n. 190/2012.
L'articolo 9 del predetto decreto, infatti, così recita: âGli incarichi amministrativi di vertice e gli incarichi dirigenziali, comunque denominati, nelle pubbliche amministrazioni, che comportano poteri di vigilanza o controllo sulle attività svolte dagli enti di diritto privato regolati o finanziati dall'amministrazione che conferisce l'incarico, sono incompatibili con l'assunzione e il mantenimento, nel corso dell'incarico, di incarichi e cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati dall'amministrazione o ente pubblico che conferisce l'incarico'".
"Dopo la lunga presidenza Boschi - scrive ancora Falzone - visto il particolare momento che sta attraversando l'ente, con il rinnovo pressoché totale della dirigenza e la riscrittura di statuto e regolamenti, il risultato di un siffatto atteggiamento certo non rappresenta un buon biglietto di presentazione per i nuovi organi di vertice (presidente, direttore generale e cda) che, a più riprese, dal momento del loro insediamento, hanno promesso più correttezza e trasparenza nella gestione dell'Ingv".
Ecco l'ennesima gatta da pelare per il governo Letta-Alfano.
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