1. LA TERZA REPUBBLICA NON INIZIA AFFATTO, E TRA LE VITTIME C'È ANCHE NAPOLITANO 2. NELLA COSTITUZIONE DEI GRUPPI DEI SAGGI C'È ANCHE L'ULTIMO MESSAGGIO POLITICO DI BELLA NAPOLI: NON C'È ALCUNA POSSIBILITÀ DI GOVERNO PERCHÉ BERSANI NON VUOLE ACCORDI CON IL BANANA E GRILLO NON RINUNCERÀ ALLA RENDITA DELL'OPPOSIZIONE 3. LA SITUAZIONE È PARALIZZATA, E IL VERO COMPITO DEI SAGGI-SHERPA È CAPIRE E FAR CAPIRE SE CI SARANNO LE CONDIZIONI PER FAR VOTARE A BERLUSCONI IL NUOVO CAPO DELLO STATO. ALTRIMENTI, GLI UOMINI DI CENTRO-DESTRA LASCERANNO IL TAVOLO: APPENA FOSSE CHIARO CHE AL QUIRINALE ANDRÀ UN UOMO DI SINISTRA, VOTATO DA GRILLO
Scaenarius per Dagospia
La Terza Repubblica non inizia affatto, e tra le vittime della transizione c'è anche l'unico Uomo al Comando: Giorgio Napolitano. Cos'è successo? Perché tanto affanno da parte del Comandante saggio per antonomasia?
Intanto, a proposito della nomina dei dieci saggi unisex, occorre ricordare come Napolitano non abbia mai mollato la presa alle 'quote rosa': vecchio dirigente politico, non si può definire anti-femminista, ma sinceramente indifferente alla valorizzazione delle differenze di genere.
Basta vedere l'elenco dei vertici del Quirinale da lui nominati: segretario generale e due vice sono maschi; e sono maschi - a parte l'età media - tutti e nove i Consiglieri del Presidente!
Ma queste sono bazzecole, se confrontate con lo stallo politico, che corrisponde piuttosto precisamente alle previsioni che Scaenarius ha fatto su questo sito lo scorso 22 marzo.
Qui Napolitano si trova per primo bloccato.
Intanto, però, il Presidente ha ottenuto tre risultati:
1) Archiviare il tentativo Bersani senza troppo spargimento di sangue (ed è furente con il gruppo ristretto emiliano-bersanese, che insiste nel dire che il Segretario è ancora in pista).
2) Ottenere lo stesso risultato delle dimissioni, senza dimettersi (i due gruppi di Saggi porteranno il suo mandato fino al traguardo, e senza che debba incappare in un altro incarico fallimentare ad un Premier impossibile).
3) Responsabilizzare un frustrato e disamorato Mario Monti, che vorrebbe sparire dalla circolazione, ma che invece dovrà tirare la carretta ancora un po' (cercando di evitare disastri come l'affaire Marò, e di varare le complicate misure sui crediti alle imprese, che volentieri avrebbe lasciato al successore).
Ma nella costituzione dei gruppi dei Saggi c'è anche l'ultimo messaggio politico di Napolitano: ha capito bene quello che Bersani ha fatto finta di impasticciare. Non c'è alcuna possibilità di governo al di fuori della stessa maggioranza a tre degli ultimi 15 mesi.: PD, PdL, Montini.
Grillo, infatti, non rinuncerà alla rendita dell'opposizione. Bersani non vuole accordi con il Banana. Il quale è pronto a far saltare tutti i tavoli in cui non appaia un compromesso per salvarlo dalle condanne imminenti. Dunque, la situazione è paralizzata, e a questo punto tutto è affidato al Grosso Coniglione: il nuovo Presidente della Repubblica, che durerà sette anni, e non le sette settimane che rischia di durare la Legislatura.
Quali mani lo tireranno fuori dal cilindro? Semplice. Il vero compito dei Saggi-Sherpa è capire e far capire se ci saranno le condizioni per far votare a Berlusconi il nuovo Capo dello Stato. Altrimenti, gli uomini di centro-destra lasceranno il tavolo: appena fosse chiaro che non c'è accordo e che al Quirinale andrà un uomo di sinistra, votato da Grillo.
Napolitano NAPOLITANO AL TELEFONO AI TEMPI DEL PCI jpegI saggi da Napolitano i saggi by vauro Mario Monti