FAMIGLIA FANGHIGLIA - BOSSI INDAGATO CON BELSITO PER I 18 MILIONI DI EURO DI RIMBORSO 2010 - AI FIGLI RENZO E RICCARDO “5000 EURO AL MESE DI ‘PAGHETTA’ COI SOLDI DEL PARTITO, PIÙ LE SPESE PERSONALI” - SECONDO I PM IL SENATÙR SAPEVA DEI SOLDI AI FIGLI - AL VAGLIO ANCHE I CONTRIBUTI ALLA SCUOLA DELLA MOGLIE MANUELA E SUI FONDI AL SINDACATO PADANO DI ROSI MAURO - GENTILINI: “FUCILAZIONE ELETTORALE” - BORGHEZIO: “UNA MEDAGLIA PER BOSSI. MA LA MALATTIA HA PERMESSO L’ASCESA DI BELSITO”…
1 - LEGA: MARONI, NON C'E' POSTO PER FACCENDIERI E LADRI - SU FACEBOOK PRIMA DELLA CONFERMA AVVISI GARANZIA A BOSSI E FIGLI
(ANSA) - "Voglio una LEGA UNITA, voglio una LEGA FORTE, voglio una LEGA VIVA. Una Lega che si concentra sulle cose da fare e non sulle menate interne, che progetta e governa, che dà risposte. LARGO AI GIOVANI E A CHI E' CAPACE. Per faccendieri, ladri e ciarlatani non c'é posto nella Lega del futuro", ha scritto 4 ore fa Roberto Maroni su FB.
Sulla pagina di Facebook di Maroni non c'é ancora un suo commento diretto sugli avvisi di garanzia emessi dalla procura milanese. Ma intanto è arrivato quello di un suo 'fan', un giovane bergamasco, non proprio positivo nei confronti dei giudici: "Ho sentito adesso al telegiornale che Bossi e suoi due figli truffa allo Stato? Ma che cavolata è?".
2 - LEGA: DAGRADA A PM, BOSSI FIRMAVA RENDICONTI
(ANSA) - "Umberto Bossi firmava i rendiconti del partito". E' quanto avrebbe detto in sostanza ao pm di Milano la responsabile amministrativa di via Bellerio, Nadia Dagrada. Le dichiarazioni della dirigente sarebbero, da quanto si è saputo, uno degli elementi su cui si fonda l'accusa di truffa ai danni dello stato a carico del senatur.
3 - BOSSI INDAGATO COME LEGALE RAPPRESENTANTE PARTITO
(ANSA) - Umberto Bossi, indagato dalla procura di Milano per truffa ai danni dello Stato nell'ambito dell'inchiesta sui fondi della Lega Nord, risponde come legale rappresentante del partito in quanto firma i rendiconti che portano all'erogazione dei rimborsi elettorali. Nei confronti del leader del Carroccio, a differenza dei suoi due figli, da quanto si è saputo, non c'é alcuna contestazione che riguarda presunte spese personali.
4 - ACCUSA A BOSSI RELATIVA A TRUFFA DA 18 MLN DI EURO
(ANSA) - L'accusa a carico di Umberto Bossi, che oggi ha ricevuto un'informazione di garanzia dalla procura di Milano, riguarda una presunta truffa ai danni dello Stato da 18 milioni di euro di cui risponde in concorso anche l'ex tesoriere Francesco Belsito. Sono 18 milioni di euro infatti la cifra che il partito ha incassato presentando, secondo l'accusa, un rendiconto infedele nell'agosto 2011 per avere i rimborsi elettorali relativi all'anno 2010.
5 - UMBERTO BOSSI DA STAMANI IN VIA BELLERIO
(ANSA) - Il presidente della Lega Umberto Bossi è nel suo ufficio nella sede federale in via Bellerio a Milano dalla tarda mattinata. Lì era dunque presente quando è uscita la notizia dell'indagine a suo carico per truffa aggravata ai danni dello Stato.
6 - SALVINI, BOSSI? NON SI E' MAI ARRICCHITO
(ANSA) - "Chiunque conosca Bossi ne conosce lo stile di vita. Tutto ha fatto fuorché arricchirsi, chi dice il contrario mente". Lo ha detto l'europarlamentare della Lega, Matteo Salvini, interpellato in via Bellerio sull'indagine a carico di Umberto Bossi.
7 - AL VAGLIO PM POSIZIONI MOGLIE BOSSI E ROSI MAURO
(ANSA) - I pm di Milano, che indagano sui fondi della Lega, stanno vagliando anche, da quanto si è saputo, le posizioni della moglie di Umberto Bossi, Manuela Marrone, e della vicepresidente del Senato, Rosi Mauro, che allo stato non sono indagate. Secondo gli inquirenti, infatti, sono necessari ulteriori approfondimenti sui soldi che sarebbero stati destinati alla scuola Bosina fondata dalla moglie del Senatur e sui fondi che sarebbero andati al Sindacato Padano fondato da Mauro.
8 - INDAGINI,'PAGHETTA' DA 5000 EURO AL MESE A FIGLI BOSSI
(ANSA) - Una 'paghetta' mensile di 5000 euro ciascuno a Renzo e Riccardo Bossi, oltre alle spese personali. E' quanto emerge dalle indagini della Procura di Milano sui fondi della Lega e che oggi hanno portato al recapito di informazioni di garanzia a Umberto Bossi, per truffa ai danni dello Stato e ai suoi figli per appropriazione indebita. Gli accertamenti sulla 'paghetta' ipotizzata riguardano gli anni 2008-2011.
9 - INDAGINI, BOSSI SAPEVA DI SOLDI PARTITO AI FIGLI
(ANSA) - Stando a quanto è emerso dalle indagini della Procura di Milano sui fondi della Lega, Umberto Bossi sarebbe stato a conoscenza del fatto che i suoi due figli, Renzo e Riccardo, utilizzassero per le loro spese personali i soldi del partito, facendo rifermento per ottenerli all'allora tesoriere Francesco Belsito. Dai due figli del leader infatti arrivavano, secondo le indagini, richieste esplicite di denaro al tesoriere e per i due c'era a disposizione una sorta di 'paghetta' di 5000 euro al mese a testa.
10 - RICCARDO BOSSI SCRISSE A BELSITO, HO PARLATO CON PAPA'
(ANSA) - "Ne ho parlato con papà ". Così, da quanto si è saputo, Riccardo Bossi, figlio del Senatur, in una lettera indirizzata all'allora tesoriere Francesco Belsito spiegava all'amministratore del partito di aver informato suo padre riguardo ad alcune sue spese personali. La lettera è stata trovata dagli investigatori nella famosa cartella 'The family'.
11 - RENZO BOSSI IN VACANZA IN MAROCCO
(ANSA) - Non si trova in Italia ma in vacanza in Marocco, Renzo Bossi, il figlio del Senatur che oggi ha ricevuto un'informazione di garanzia con l'accusa di appropriazione indebita nell'ambito dell'inchiesta sui fondi della Lega. A quanto si è appreso, Renzo è partito ieri per il Marocco insieme alla fidanzata, all'ex assessore lombardo Monica Rizzi e al compagno di quest'ultima.
12 - LEGA: GENTILINI, FUCILAZIONE 'ELETTORALE'PER ALTO TRADIMENTO
(ANSA) - Una "fucilazione elettorale alla schiena per alto tradimento, come succedeva nei tribunali militari": la auspica Giancarlo Gentilini, prosindaco di Treviso, nei confronti degli esponenti della Lega - tra cui Umberto Bossi - raggiunti da avvisi di garanzia per truffa ai danni dello Stato.
"Questa indagine della magistratura - afferma Gentilini - è un segnale che la Lega bossiana è giunta al capolinea. L'altra Lega sarà quella di Maroni, Tosi, Gentilini e Zaia, che devono nuovamente essere credibili nei confronti di tutti quelli che hanno votato il partito e sono rimasti schifati dal comportamento della moglie di Bossi, del Trota, di Rosi Mauro, di Belsito e Giorgio Stiffoni".
Per Gentilini, "forse Bossi è il meno colpevole perché data la sua malattia non era in grado di controllare tutto e tutti: anche il naufragio del governo Berlusconi-Bossi dipende purtroppo dalla malattia di Bossi, che non è stato in grado di essere quell'animale politico che faceva pressione vitale sui suoi compagni di viaggio". "Bisogna avere il coraggio - conclude - di mandare a casa tutti quelli che per tanti anni hanno messo le mani nel vaso della marmellata e si sono leccati il dito. Bisogna adoperare il bisturi senza guardare in faccia nessuno: meglio è che non si facciano più vedere né nei congressi né nei comizi in piazza, questo vale anche per Bossi".
13 - LEGA: BORGHEZIO, UN'ALTRA MEDAGLIA SUL PETTO DI BOSSI
(ANSA) - "Chi tocca Bossi finisce male". E ancora: "Questa inchiesta giudiziaria su Bossi, per noi patrioti padani indipendentisti, non rappresenta altro se non un'ennesima medaglia sul petto di Bossi". Mario Borghezio in una nota fa la difesa d'ufficio del 'senatur' aggiungendo che "questo Stato centralista e coloniale non si illuda di fermare con mezzi mafiosi la lotta di libertà intrapresa dal risvegliatore del nostro Popolo, che noi seguiremo sempre e comunque".
Ma quando gli si chiede di entrare nel merito dei fatti dell'inchiesta su Bossi l'eurodeputato leghista all'ANSA parla di "incomprensibile distrazione" e della "malattia" che ha "permesso l'ascesa di Belsito", l'amministratore "passato dal ruolo di autista a quello di tesoriere" quando "il mio concittadino Cesare Lombroso avrebbe individuato subito il soggetto".
14 - FOLLINI, MESCHINO INFIERIRE, MA NON DIMENTICARE CAPPIO
(ANSA) - "Bossi indagato. Troppo meschino infierire, troppo indulgente dimenticare il cappio". Lo scrive sul suo profilo twitter Marco Follini, senatore del Partito democratico.
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