carlo nordio matteo piantedosi artem uss

IL THRILLER SULLA FUGA DI ARTEM USS SI ARRICCHISCE DI UN NUOVO ATTORE CO-PROTAGONISTA: MATTEO PIANTEDOSI! – NELL’INFORMATIVA ALLA CAMERA, IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, CARLO NORDIO, HA TIRATO INDIRETTAMENTE IN BALLO IL TITOLARE DEL VIMINALE: IL GUARDASIGILLI HA SOSTENUTO DI AVER PASSATO TUTTE LE INFORMAZIONI SUL RISCHIO DELLA FUGA DELL’IMPRENDITORE RUSSO, ARRIVATE DA WASHINGTON, ANCHE ALLA DIVISIONE INTERPOL DEL MINISTERO DELL’INTERNO. È DAVVERO COSÌ? COSA È SUCCESSO?

Estratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco e Fabio Tonacci per www.repubblica.it

 

MATTEO PIANTEDOSI CARLO NORDIO

Il Viminale sapeva che il russo Artem Uss era a rischio fuga, eppure non ha predisposto alcuna misura di vigilanza particolare per impedire che scappasse dai domiciliari. A rivelarlo, nella lingua formale e burocratica della informativa al Parlamento e senza mai nominare il collega di governo che di quel dicastero è titolare, è proprio il ministro Carlo Nordio.

 

Che ieri, davanti a una Camera desolatamente semivuota, ha spiegato che tutte le informazioni arrivate dal Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti sulla pericolosità del detenuto e sull’alta possibilità che evadesse dall’appartamento di Basiglio sono state condivise, passo dopo passo, con la divisione Interpol del Viminale. […]

 

ARTEM USS

[…] Il punto che sta più a cuore al Guardasigilli è quello relativo al potere che ha di chiedere una misura coercitiva superiore ai domiciliari per i soggetti sottoposti a estradizione. Secondo i magistrati di Milano, ne ha facoltà, ma ha deciso di non fare niente.

 

"Non è così", replica Nordio. "Il principio fondamentale è che il ministro della Giustizia non ha alcuna competenza, e men che mai oneri di controllo, sulla esecuzione di un provvedimento adottato da una Corte. Ho rispettato i dettami dell’articolo 716 del codice di procedura penale con la nota del 20 ottobre con la quale ho comunicato alla Corte d’Appello, al ministero dell’Interno divisione Interpol e al Maeci (Farnesina, ndr) la mia volontà di richiedere il mantenimento della misura cautelare in carcere di Uss".

 

carlo nordio alla camera 4

Il convitato di pietra della sua narrazione è, di nuovo, il Viminale. E il suo titolare Matteo Piantedosi. Che al Copasir, alcuni giorni fa, ha riferito con una lettera che nessuno lo aveva allertato del pericolo di evasione di Uss. Interpellate da Repubblica, fonti ministeriali ribadiscono che "per quanto riguarda la competenza del Viminale, nessun alert è arrivato alle articolazioni centrali, né a quelle periferiche", dunque a prefettura e questura di Milano.

 

Insomma, le note sono state ricevute dalla divisione Interpol, ma lì si sono fermate. E questo perché — è la tesi — è normale che rimangano a livello della divisione cooperazione-Interpol in quanto attinenti solo al procedimento di estradizione. Resta il fatto che Artem Uss non era sorvegliato. E quando ha saputo che sarebbe stato consegnato agli Usa, è scappato.

LA FUGA DI ARTEM USS - VIGNETTA DI ELLEKAPPA

carlo nordio alla camera 2carlo nordio alla camera 1

carlo nordio alla camera 3

carlo nordio matteo piantedosi antonio tajani cdm a cutro LA VERA FOTO DI ARTEM USS LA STRUTTURA DOVE ARTEM USS ERA AI DOMICILIARI ARTEM USS IL BRACCIALETTO - LA FUGA DI ARTEM USS VISTA DA GIANNELLI

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