tino chrupalla giorgia melini matteo salvini

“MELONI SI È TIRATA INDIETRO RISPETTO ALLE IDEE CHE PROFESSAVA” – TINO CHRUPALLA, LEADER DI ALTERNATIVE FÜR DEUTSCHLAND, IL PARTITO NEONAZISTA ALLEATO DI MATTEO SALVINI IN EUROPA, AZZANNA LA DUCETTA: “IN EUROPA HA FATTO MOLTI COMPROMESSI. CI ASPETTAVAMO UN COMPORTAMENTO PIÙ SERIO, È CRITICATA ALL'INTERNO DEL PARTITO PER LA SUA MODERAZIONE” – “L'EUROPA DELLE PATRIE SOVRANE È CIÒ CHE VOGLIAMO CON SALVINI E LE PEN” – NEI SONDAGGI AFD È AL 19%: “CI DIPINGONO COME IL DIAVOLO E RADDOPPIAMO I VOTI...”

Estratto dell’articolo di Letizia Tortello per “La Stampa”

 

Tino Chrupalla a firenze

Tino Chrupalla dal 2019 è il co-leader insieme ad Alice Weidel di Alternative für Deutschland (AfD). Nei sondaggi, il partito dell'ultradestra tedesca è al 19%, dietro solo a Cdu/Csu e saldamente davanti a Spd e Verdi. In Europa, l'alleato di Salvini in Identità e Democrazia potrebbe diventare la terza forza più grande dell'Europarlamento, dopo quella di Le Pen e Fratelli d'Italia.

 

Herr Chrupalla, come si spiega quest'esplosione di consensi? Almeno secondo i sondaggi attuali.

«La Germania sta cambiando. C'è il voto europeo, ci sono tre imminenti elezioni regionali, in Sassonia, Turingia e Brandeburgo, dove siamo la prima forza, secondo i sondaggi. C'è panico tra i partiti tradizionali, lo capisco. Poi, ci sono anche ragioni economiche, lo abbiamo visto con le proteste dei contadini, c'è l'inflazione molto alta, cosa che ha portato la Germania a volare giù nel ranking europeo. Da due anni, con questo governo, i costi dell'energia sono esplosi. Le piccole e medie imprese sono in crisi, vogliono spostarsi all'estero. Il Paese è molto diviso».

 

matteo salvini marine le pen a pontida 1

Sicuramente. Centinaia di migliaia di tedeschi manifestano anche contro di voi, come "pericolo estremista", dicono.

«Stiamo diventando un popolo polarizzato, tra destra e sinistra, buoni e cattivi. Siamo in una "Neuland", un territorio nuovo. Il tempo dei partiti tradizionali, le "Volksparteien" è finito. Noi abbiamo un'altra visione della politica, rappresentiamo gli interessi dei cittadini. Ci dipingono come il diavolo sul muro, il fantasma che fa paura, e intanto raddoppiamo i voti».

 

I cittadini tedeschi sono davvero interessati a difendere la Russia e ad una Dexit? Nessuno dei partiti collaborerebbe con voi.

«Se pensiamo a quanto la Germania sta pagando per la guerra in Ucraina... La gran parte del popolo non vuole più inviare armi, vuole che i politici si occupino di pace e diplomazia. Noi vogliamo la fine di sanzioni smisurate contro la Russia, che nuocciono soprattutto all'economia tedesca».

 

TINO CHRUPALLA - ALICE WEIDEL - ALTERNATIVE FUR DEUTSCHLAND

Gli economisti hanno detto chiaramente che uscire dall'Ue non è sostenibile per la Germania. Lo volete ancora o era un'esternazione populista della sua co-leader?

«Io non ho mai parlato di "Dexit". Quella è l'extrema ratio, è chiaro che devi avere un mezzo di pressione per ottenere qualcosa. Se l'Europa non è riformabile, si sopprimerà da sé. Noi vogliamo riformare l'Ue, è tardi per la Dexit. Vogliamo la libera circolazione di merci e persone. L'Europa si prende sempre più diritti. Vogliamo riportare le decisioni nelle nazioni».

 

Non è chiaro: quindi, Bruxelles non serve più?

«Ci sono alcuni pilastri da eliminare: la strategia del vaccino, la distribuzione dei migranti, che non ha mai funzionato, la distribuzione dei debiti sulle spalle del più grande pagatore netto, la Germania. Così la Ue non può funzionare. Non vogliamo più pagare per le migliaia di burocrati che vi lavorano. L'Europa delle patrie sovrane è ciò che vogliamo con Salvini e Le Pen, dove la burocrazia comune è smantellata, via i 100 mila lavoratori di Parlamento e Commissione. Spero che, dopo le europee, noi patrioti diventeremo una frazione talmente consistente, da cambiare le cose».

 

GIORGIA MELONI E MARINE LE PEN

Meloni ha detto: il dialogo con Le Pen ci interessa, ma mai con AfD. Vi dispiace?

«Ci sono differenze tra Germania e Italia, così come tra AfD e il partito di Meloni. In molti campi, la vostra premier si è tirata indietro rispetto alle idee di base che professava, lo abbiamo notato con stupore. Sarà interessante vedere se terrà i suoi voti».

 

Cosa non vi piace del governo Meloni?

«Siamo sulla stessa onda sull'immigrazione illegale e il rimpatrio. Ma ad esempio, su Frontex, e non solo, in Europa ha fatto molti compromessi. Ci aspettavamo un comportamento più serio, è criticata all'interno del partito per la sua moderazione».

 

tino chrupalla colpito durante un comizio a ingolstadt

Putin non deve pagare per aver invaso l'Ucraina?

«La Russia è un Paese europeo, non abbiamo bisogno di escluderla. Dobbiamo rendere conto a Mosca che la sua sicurezza è stata minacciata. Dopo il crollo del Muro, molti Paesi si sono aggiunti alla Nato. Hanno ferito gli interessi russi».

 

Nessun timore per una possibile invasione da parte del Cremlino di un altro Paese Ue in 3-5 anni, come ha avvertito il ministro Pistorius?

«Non è nell'interesse di Putin allargare i suoi confini. È un fatto, invece, che l'Ucraina abbia provocato la Russia, dal 2014. Basta vedere come trattava i cittadini del Donbass».

 

matteo salvini e marine le pen a pontida

[…] Siete pronti a escludere le frange estremiste?

«Nel mio partito non ci sono gli estremisti».

 

Björn Höcke, per citarne uno?

«Per me un estremista è un violento, lui non lo è. Chi ci paragona ai fascismi, diminuisce la gravità del nazionalsocialismo». […]

marine le pen matteo salvini meme by edoardo baraldiMARINE LE PEN MELONImarine le pen e matteo salvini a pontida

Ultimi Dagoreport

matteo salvini daniela santanche giorgia meloni renzi giovanbattista giovambattista fazzolari

DAGOREPORT – MATTEO FA IL MATTO E GIORGIA INCATENA LA SANTANCHÈ ALLA POLTRONA: SALVINI, ASSOLTO AL PROCESSO OPEN ARMS, TURBA QUOTIDIANAMENTE I SONNI DELLA MELONI CON IL “SOGNO DI TORNARE AL VIMINALE” – PER LA DUCETTA, PERÒ, IL RIMPASTO È INDIGERIBILE: TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI, SPECIE IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO PER DANIELA SANTANCHÈ – E COSÌ, ECCO IL PIANO STUDIATO INSIEME A “SPUGNA” FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO PRIMO GRADO, PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? (C’È UNA GROSSA DIFFERENZA NEL CASO VISIBILIA: NON ERA MAI ACCADUTO DI UN MINISTRO ACCUSATO DI AVER TRUFFATO LO STATO IN MERITO A VERSAMENTI ALL’INPS…)

angelo bonelli nicola fratoianni giorgia meloni simona agnes

FLASH – LA DISPERATA CACCIA AI VOTI PER ELEGGERE SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI FA UN’ALTRA VITTIMA: AVS! NICOLA FRATOIANNI SI È ADIRATO PER L’ARTICOLO DI “REPUBBLICA” SUL POSSIBILE INCIUCIONE DELL’ALLEATO, ANGELO BONELLI, CON LA DESTRA. E HA MESSO AL MURO IL LEADER VERDE SBIADITO: NON TI PERMETTERE DI FARE UN’INTESA CON IL NEMICO, O SALTA TUTTO – I RAS MELONIANI DELLA RAI CI AVEVANO GIÀ PROVATO CON GIUSEPPE CONTE E IL M5S, MA LA FRONDA INTERNA DI CHIARA APPENDINO SI È MESSA DI TRAVERSO…

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI, IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025...

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...