SILVIO SCATENATO CONTRO I GIUDICI - IL TRIBUNALE DI MILANO DICE NO AL LEGITTIMO IMPEDIMENTO E IL BANANA “RITIRA” DAL CAMPO I SUOI AVVOCATI - GHEDINI E LONGO NOMINANO UN SOSTITUTO, ESCONO DALL’AULA ANCHE I DIFENSORI DEGLI ALTRI IMPUTATI - LA PROTESTA DEL PATONZA: “E’ UNA DECISIONE SCANDALOSA, VOGLIONO IMPEDIRMI DI FARE CAMPAGNA ELETTORALE” - APPELLO AL CSM E A NAPOLITANO…

Da Ansa.it

I giudici della corte d'appello di Milano hanno respinto l'istanza di rinvio per legittimo impedimento del processo Mediaset avanzata dai difensori di Silvio Berlusconi. Il processo va quindi avanti con la requisitoria. "Questo processo ha una strada segnata che passa attraverso la conferma della decisione del tribunale e riteniamo che questa ordinanza vada al di là della leale collaborazione e impedisca al cittadino Silvio Berlusconi di poter essere al pari con i suoi contendenti". Lo ha detto Niccolò Ghedini in aula criticando la decisione dei giudici di non sospendere il processo Mediaset per legittimo impedimento. Il legale ha chiesto la revoca dell'ordinanza e ha accusato i giudici di "pesanti intromissioni nella campagna elettorale".

La corte d'appello di Milano nel rigettare l'istanza di rinvio avanzata dalla difesa di Silvio Berlusconi ha motivato spiegando che gli impegni indicati oggi dall'ex premier non possono essere considerati "impedimenti assoluti e concreti". Il leader del Pdl nel fare istanza di legittimo impedimento aveva indicato come impegni per questa mattina una riunione con gli europarlamentari e nel pomeriggio la presentazione dei candidati alle politiche della circoscrizione Lazio.

I difensori di Silvio Berlusconi, imputato nel processo Mediaset, dopo la decisione dei giudici di non riconoscere il legittimo impedimento dell'ex premier per oggi e di proseguire con la requisitoria, hanno abbandonato l'aula nominando un sostituto. Per solidarietà con i difensori di Silvio Berlusconi e per protesta contro la decisione della corte d'appello di Milano di negare il legittimo impedimento di Silvio Berlusconi, anche tutti gli altri difensori (oltre a quelli dell'ex premier) degli imputati nel processo Mediaset hanno abbandonato l'aula e nominato un unico sostituto processuale.
Niccolò Ghedini e Piero Longo hanno lasciato l'aula nominando un sostituto in quanto ritengono che i giudici abbiano violato il diritto di difesa. Anche i legali degli altri imputati hanno chiesto alla corte di revocare il suo provvedimento minacciando in caso contrario di abbandonare l' aula. L'avvocato generale, Laura Bertolé Viale, ha chiesto ai giudici di rivedere la loro decisione proprio "per evitare di turbare la serenità del processo".

Tutti i difensori hanno lasciato l'aula, dopo aver chiesto alla corte d'appello la revoca dell'ordinanza, in quanto hanno ritenuto che siano stati violati i diritti della difesa. I giudici sono in camera di consiglio per decidere se andare avanti con il processo oppure fermarlo.
Silvio Berlusconi, attraverso i suoi legali, ha presentato un'istanza di legittimo impedimento per l'udienza di lunedi' prossimo per il processo sul caso Ruby, quando 'da programma' e' previsto la testimonianza del pm minorile Annamaria Fiorillo. L'impedimento per il processo Ruby riguarda due riunioni per la campagna elettorale.

La decisione dei giudici di Milano di negare il legittimo impedimento a Berlusconi "é scandalosa" perché mira a "bloccare" la campagna elettorale; per questo é necessario un intervento del Csm e del presidente Napolitano. Lo ha detto Angelino Alfano nel corso di una conferenza stampa nella sede del Pdl.
"A Milano ci sono processi assurdi contro di me, e vengono spesi tanti soldi per cose risibili". Lo ha detto Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa nella sede del Pdl.

 

berlusconi galeraNICCOLO GHEDINI Piero Longoprocesso ruby Bele n Rodriguez il suo avvocato e lavvocato di Berlusconi Niccolo Ghedini RUBY IN AULA Angelino Alfano

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…