trump clinton

DACCI OGGI IL NOSTRO TRUMP QUOTIDIANO: ''PENA DI MORTE A CHI UCCIDE POLIZIOTTI. SARÀ IL MIO PRIMO ORDINE DA PRESIDENTE'' - AL 40% DEGLI ELETTORI REPUBBLICANI PIACE LA PROPOSTA DI CACCIARE I MUSULMANI - COMPLOTTO! TRUMP INFILTRATO DEMOCRATICO PER CONSEGNARE LA CASA BIANCA ALLA CLINTON

1.TRUMP, PENA DI MORTE A CHI UCCIDE POLIZIOTTI

donald trump con l aquiladonald trump con l aquila

 (ANSA) - "Se vinco le elezioni faro' un decreto per rendere obbligatoria la pena di morte a chiunque uccida un poliziotto". Lo ha detto il candidato alla nomination repubblicana, Donald Trump che, dopo la proposta-shock di vietare l'ingresso ai musulmani negli Usa, annuncia un'altra iniziativa che fara' sicuramente discutere.

 

lo zio sam non gradisce trumplo zio sam non gradisce trump

"Con il decreto farei in modo di lanciare un messaggio forte in Usa e nel mondo: per chiunque uccida un poliziotto, uomo o donna, ci sara' la pena di morte", ha detto Trump parlando davanti a una folla nel New Hampshire. A fianco del magnate - riferiscono i media Usa - l'associazione della New England Police che poco prima gli aveva dato l'endorsement.

 

"Non possiamo lasciare che queste cose accadano", ha proseguito Trump riferendosi all'uccisione di due poliziotti di New York lo scorso anno e che ha provocato le proteste dei conservatori i quali hanno accusato il presidente Obama di favorire il risentimento contro la polizia. "Voglio far sapere alle forze dell'ordine di questo Paese che non vi deludero'. Il lavoro che fate e' secondo a nessuno e tutti quanti in America lo sanno", ha concluso Trump tra gli applausi.

 

INTERVISTA DI BARBARA WALTERS A DONALD TRUMP INTERVISTA DI BARBARA WALTERS A DONALD TRUMP

2.TRUMP CONTRO I MUSULMANI. SONDAGGIO,57% CONTRARIO A PROPOSTA

 (ANSA) - La maggior parte degli americani e' contraria alla proposta di Donald Trump di vietare l'ingresso in Usa ai musulmani. Mentre 4 su 10 tra gli elettori repubblicani alle primarie sostengono l'iniziativa. E' quanto emerge da un nuovo sondaggio del Wall Street Journal/Nbc in base al quale il 57% e' contro la proposta del candidato alla nomination repubblicana contro il 25%; tra gli elettori alle primarie, il 38% e' a sostegno mentre il 39% si oppone all'iniziativa di Trump.

donald trump   parodia sulle armidonald trump parodia sulle armi

 

E ancora, l'indagine rileva che il 60% degli americani ha un'opinione favorevole dei musulmani, una quota maggiore rispetto ai sondaggi condotti diversi mesi dopo gli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001 per mano degli estremisti islamici. I dati cambiano tra gli elettori repubblicani alle primarie dove il sondaggio ha rilevato che il sentimento anti-musulmano è forte: metà dell'elettorato ha una visione negativa.

 

 

3.EFFETTO TRUMP SUL VOTO USA

Rolla Scolari per “il Giornale

 

Resta il favorito nella corsa repubblicana alla Casa Bianca, anche se molti americani sono preoccupati dalla sua ascesa. Il sondaggio New York Times/Cbs realizzato dal 4 all' 8 dicembre e chiuso prima delle controverse dichiarazioni di Donald Trump sulla chiusura delle frontiere americane ai musulmani racconta come il 35 per cento degli elettori repubblicani vedano favorevolmente il magnate.

 

donald trump al saturday night live  5donald trump al saturday night live 5

Allo stesso tempo, due terzi della popolazione è inquieta per un suo ipotetico successo. Il 24 per cento degli americani ha detto d' essere preoccupato da una sua entrata alla Casa Bianca, il 40 per cento ha addirittura paura per ciò che potrebbe fare dall' Ufficio Ovale.

 

E se da parte repubblicana Trump ha 19 comodi punti che lo separano dal secondo in gara, il senatore Ted Cruz, in campo democratico restano robuste la presenza e l' esperienza di Hillary Clinton, che è a venti punti di vantaggio rispetto al rivale interno Bernie Sanders, senatore del Vermont.

 

hillary   clinton jimmy fallon donald trumphillary clinton jimmy fallon donald trump

Trump rischia di essere un fattore fondamentale delle elezioni presidenziali dell' anno prossimo. Al punto che molti «complottisti» americani hanno iniziato a sospettare che possa essere addirittura il «cavallo di Troia» di Hillary Clinton per la vittoria.

 

Fantapolitica in stile House of Cards? Forse. Però chi sostiene questa tesi porta come prove il fatto che il magnate abbia più volte votato democratico in passato, che poche delle sue posizioni siano in linea con quelle Repubblicane (al punto che lui è stato soprannominato «Rino»: «republican in Name Only», repubblicano solo di nome), che i suoi rapporti con la famiglia Clinton siano sempre stati ottimi e che ci sia stata una calorosa telefonata tra i due candidati qualche mese fa. Insomma, Trump dovrebbe scardinare i conservatori e poi consegnare il gol a porta vuota all' amica.

I TRUMP CON I CLINTONI TRUMP CON I CLINTON

 

Fatto sta che i numeri sembrano dar ragione a Trump. È vero, il sondaggio è stato fatto prima delle dichiarazioni che hanno scioccato sia l' establishment repubblicano sia quello democratico. Un coro bipartisan di critiche dal mondo politico e culturale non soltanto americano ha investito il ricco uomo d' affari, tanto che dopo la sua proposta di chiudere le frontiere americane ai musulmani, quello che rischia il bando ai valichi di confine stranieri è lui.

 

Donald Trump e il tweet di Sawyer Burmeister contro Hillary ClintonDonald Trump e il tweet di Sawyer Burmeister contro Hillary Clinton

Erano circa 400mila le firme raccolte ieri in serata da una petizione postata sul sito del Parlamento britannico per bloccare l' accesso nel Regno Unito a Donald Trump. Secondo la stampa britannica, ogni petizione sul sito che sorpassa le 100mila firme deve essere presa in considerazione dai deputati.

 

In molti tra i politici britannici, a Londra come altrove nel mondo, hanno reagito con sdegno, prendendo una netta distanza dalle parole di Trump, in tanti hanno duramente criticato le sue posizioni. Per il premier David Cameron, in visita in Egitto, dove ha incontrato anche alte autorità dell' Islam locale, le parole del magnate americano «non sono d' aiuto, creano divisioni, sono semplicemente sbagliate».

 

boris johnson  7boris johnson 7

Il sindaco di Londra, Boris Johnson, ha dichiarato che Trump «è chiaramente fuori di testa». Il cancelliere dello Scacchiere, George Osborne, però, dopo aver denunciato le posizioni del tycoon ha sottolineato come invece di reagire con una proposta di bando alle frontiere sarebbe meglio iniziare un dibattito democratico.

 

È già saltata, invece, dall' agenda dell' aspirante presidente la visita in Israele che era in programma il 28 dicembre. Troppi malumori per le parole anti-musulmane da ambienti dell' opposizione di Netanyhau. «Tornerò da presidente», twitta Trump. Ormai nessuno ride più.

 

 

Ultimi Dagoreport

donald trump zelensky putin

DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO STATI NEANCHE COINVOLTI) - “MAD VLAD” GODE E ELOGIA IN MANIERA SMACCATA IL TYCOON A CUI DELL'UCRAINA FREGA SOLO PER LE RISORSE DEL SOTTOSUOLO – IL PIANO DI TRUMP: CHIUDERE L’ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO E POI PROCEDERE CON I DAZI PER L'EUROPA. MA NON SARA' FACILE - PER LA PACE, PUTIN PONE COME CONDIZIONE LA RIMOZIONE DI ZELENSKY, CONSIDERATO UN PRESIDENTE ILLEGITTIMO (IL SUO MANDATO, SCADUTO NEL 2024, E' STATO PROROGATO GRAZIE ALLA LEGGE MARZIALE) - MA LA CASA BIANCA NON PUO' FORZARE GLI UCRAINI A SFANCULARLO: L’EX COMICO È ANCORA MOLTO POPOLARE IN PATRIA (52% DI CONSENSI), E L'UNICO CANDIDATO ALTERNATIVO È IL GENERALE ZALUZHNY, IDOLO DELLA RESISTENZA ALL'INVASIONE RUSSA...

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?

giorgia meloni daniela santanche

DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA ALLA DIREZIONE DI FRATELLI D’ITALIA PERCHÉ VUOLE AVERE L’AURA DEL CAPO DEL GOVERNO DALLO STANDING INTERNAZIONALE CHE INCONTRA TRUMP, PARLA CON MUSK E CENA CON BIN SALMAN, E NON VA A IMMISCHIARSI CON LA POLITICA DOMESTICA DEL PARTITO - MA SE LA “PITONESSA” AZZOPPATA NON SI DIMETTERÀ NEI PROSSIMI GIORNI RISCHIA DI ESSERE DAVVERO CACCIATA DALLA DUCETTA. E BASTA POCO: CHE LA PREMIER ESPRIMA A VOCE ALTA CHE LA FIDUCIA NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL TURISMO È VENUTA A MANCARE - IL RUOLO DEL "GARANTE" LA RUSSA…

barbara marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

L’AMBIZIOSA E INCONTROLLABILE BARBARA BERLUSCONI HA FATTO INCAZZARE MARINA E PIER SILVIO CON LA DICHIARAZIONE AL TG1 CONTRO I MAGISTRATI E A FAVORE DI GIORGIA MELONI, PARLANDO DI “GIUSTIZIA A OROLOGERIA” DOPO L’AVVISO DI GARANZIA ALLA PREMIER PER IL CASO ALMASRI - PRIMA DI QUESTA DICHIARAZIONE, LA 40ENNE INEBRIATA DAL MELONISMO SENZA LIMITISMO NE AVEVA RILASCIATA UN’ALTRA, SEMPRE AL TG1, SULLA LEGGE PER LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE TRA GIUDICI E PM (“È SOLO UN PRIMO PASSO”) - E NELL’IMMAGINARIO DI MARINA E PIER SILVIO HA FATTO CAPOLINO UNA CERTA PREOCCUPAZIONE SU UNA SUA POSSIBILE DISCESA IN POLITICA. E A MILANO SI MORMORA CHE, PER SCONGIURARE IL "PERICOLO" DELLA MELONIANA BARBARA (“POTREBBE ESSERE UN’OTTIMA CANDIDATA SINDACA PER IL CENTRODESTRA NELLA MILANO’’, SCRIVE IL “CORRIERE”), PIER SILVIO POTREBBE ANCHE MOLLARE MEDIASET E GUIDARE FORZA ITALIA (PARTITO CHE VIVE CON LE FIDEJUSSIONI FIRMATE DA BABBO SILVIO...) - VIDEO