
TRUMP E PUTIN PARLANO LA STESSA LINGUA: LE GRANDI POTENZE SI SPARTISCONO IL MONDO. GLI ALTRI, O SI ACCODANO, O SI ATTACCANO – “MAD VLAD” HA DATO UN VIA LIBERA DI FATTO ALL’ANNESSIONE DELLA GROENLANDIA DA PARTE DEGLI USA (“LE MIRE DEGLI STATI UNITI HANNO RADICI STORICHE DI LUNGA DATA”), PER OTTENERE IN CAMBIO L’OK AI SUOI PIANI SULL’UCRAINA – SE LA DEMOCRAZIA PIÙ IMPORTANTE DEL MONDO ANNETTE UN PAESE SOVRANO, CHI POTRÀ ROMPERE IL CAZZO A MOSCA PER L’OCCUPAZIONE DEL 20% DEL TERRITORIO DI KIEV?
Putin: Trump’s plan to seize Greenland is serious, has deep historical roots, and it is evident that the U.S. will pursue it systematically. Adds that it’s a bilateral issue between the U.S. and Denmark and has no bearing on Russia. pic.twitter.com/LMzWVzqR8d
— Yaroslav Trofimov (@yarotrof) March 27, 2025
1. PUTIN: "SULLA GROENLANDIA TRUMP FA SUL SERIO SBAGLIATE SE PENSATE SIA SOLO UN'IDEA STRAVAGANTE"
Estratto dell’articolo di Giuseppe Agliastro per “la Stampa”
«Sono tutti ben consapevoli dei piani degli Stati Uniti per annettere la Groenlandia» ed «è profondamente sbagliato credere che si tratti di una sorta di discorso stravagante della nuova amministrazione americana».
Vladimir Putin si lancia a gamba tesa su una questione delicata della politica internazionale, […] che sta inevitabilmente sollevando tensioni tra Washington e Copenaghen: le dichiarazioni di Donald Trump sulla Groenlandia, l'isola più grande del mondo, che è territorio autonomo danese, ma di cui il presidente Usa ha detto in questi mesi di volersi impossessare.
DONALD TRUMP GIOCA A HOCKEY CON PUTIN - IMMAGINE GENERATA DALL IA
[…] «Stiamo parlando di piani seri», afferma il padrone del Cremlino. Poi sottolinea che «si tratta di una questione che riguarda due Paesi specifici e non ha nulla a che fare» con Mosca. Putin però dice anche che «i piani» di Trump, secondo lui, «hanno radici storiche di lunga data» e che in generale «è ovvio che gli Stati Uniti cercheranno di promuovere sistematicamente i propri interessi geopolitici, politico-militari ed economici nell'Artico».
Parole che arrivano […] alla vigilia di una visita del vicepresidente Usa Vance a una base militare americana in Groenlandia. […] Ma anche nel pieno di un riavvicinamento politico degli Usa al Cremlino che preoccupa molti Paesi europei. Nonché di un crescente interesse di Usa, Russia e Cina verso l'Artico, ricco di idrocarburi e considerato strategicamente importante.
In questo complicato contesto geopolitico, Mosca poche ore prima aveva puntato il dito contro Francia e Gran Bretagna accusandole di «escogitare piani per un intervento militare in Ucraina», ma «mascherato da una sorta di missione di mantenimento della pace».
Poi aveva ribadito di essere «categoricamente contrario» a un eventuale dispiegamento di militari Nato in Ucraina come parte di un'operazione di "peacekeeping": uno scenario del genere - ha tuonato la portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova - «rischierebbe di provocare un confronto militare diretto tra Russia e Nato»
Anche parlando dell'Artico, Putin non ha nascosto che i rapporti tra Mosca e Alleanza atlantica non sono idilliaci. «Siamo allarmati dal fatto che i Paesi della Nato considerino l'estremo Nord come teatro di un potenziale conflitto e pratichino l'impegno militare in questo contesto, anche con l'aiuto dei suoi nuovi membri, Finlandia e Svezia». Poi ha affermato che «la Russia non ha mai minacciato nessuno nell'Artico» ma ha anche annunciato che «il numero del personale militare» russo nella regione «aumenterà».
2. MOSCA: GUERRA SE INVIANO L’ESERCITO MA SULLA GROENLANDIA OK A TRUMP
Estratto dell’articolo di Rosalba Castelletti per “la Repubblica”
[…] I parallelismi con le rivendicazioni russe in Ucraina sono evidenti. Putin di fatto dà luce verde a Trump purché, è questo il sottinteso, non ostacoli i suoi piani di annessione di Kiev e la Nato non prenda di mira la Russia.
La Groenlandia, dice, «è una questione tra due Stati che non ci riguarda in alcun modo, ma ci preoccupa che i Paesi Nato nel loro insieme stiano sempre più designando l’Estremo Nord come trampolino di lancio per possibili conflitti... anche con le forze delle loro “nuove reclute” Finlandia e Svezia». Non minacciamo nessuno, precisa, ma monitoriamo la situazione «aumentando le capacità di combattimento delle Forze Armate e modernizzando le infrastrutture militari».
LA SITUAZIONE IN UCRAINA - 24 MARZO 2025
Ammette però che gli ambiziosi piani della Russia di sviluppare la regione attraverso porti, migliori collegamenti ferroviari tra Siberia Urali ed Estremo Nord, l’estrazione di materie prime, la cantieristica navale e l’espansione della Rotta Marittima del Nord, richiederebbero la collaborazione con potenze straniere.
I «Paesi amici» e i «Paesi occidentali» sono benvenuti, dice, a unirsi alla Russia in «progetti internazionali globali».
Finito il discorso, però, visita il sottomarino “Arkhangelsk” e, incontrando i sommergibilisti, propone di «introdurre una gestione temporanea in Ucraina» sotto l’egida di Onu, Usa e Ue per tenere nuove elezioni e «poi iniziare negoziati su un trattato di pace».
E poi vara in videocollegamento il sommergibile a propulsione nucleare “Perm”, il primo a trasportare i missili ipersonici Tsirkon. Una prova muscolare a supporto delle sue precedenti minacce.
In mattinata era stata la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova a prospettare uno scontro con la Nato. La Russia, aveva detto, «è contraria in modo categorico» alle forze di peacekeeping in Ucraina, «una sorta di missione per il mantenimento della pace che maschera i piani di Londra e Parigi per un loro intervento militare» e «rischia di provocare un confronto militare diretto tra Russia e Nato».
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