UN TUFFO DA 200 MILIONI - LA GUARDIA DI FINANZA SEQUESTRA IL “SALARIA SPORT VILLAGE” DI DIEGO ANEMONE, COINVOLTO NELLE INCHIESTA GRANDI EVENTI. IL CENTRO È VALUTATO 200 MILIONI
La Guardia di Finanza di Roma ha sequestrato il Salaria Sport Village dell'imprenditore Diego Anemone e le 9 società che gestiscono le attività all'interno del centro, per un valore di 200 milioni. Potrebbe trattarsi di un "congelamento" preventivo dei beni, considerando che Anemone è coinvolto in vari procedimenti originati dallo scandalo G8.
Una conferenza stampa è in programma alle 11,15 in Procura a Roma, con il procuratore capo Giuseppe Pignatone.
Molte strutture del Salaria Sport Village erano state già sequestrate dal Nucleo di polizia giudiziaria dei vigili urbani di Roma nel maggio del 2009 nell'ambito dell'inchiesta su presunti abusi edilizi compiuti nell'ambito dell'organizzazione dei mondiali di nuoto. Nel giugno del 2012 il tribunale del Riesame aveva poi deciso il dissequestro dei manufatti.
Un secondo provvedimento però, sempre del 2012, aveva colpito le proprietà di Anemone a cui erano stai sequestrati beni e proprietà per oltre 32 milioni per il coinvolgimento nell'inchiesta Grandi Eventi. I pm ipotizzavano i reati di appropriazione indebita e riciclaggio. Anche in quel caso alle palazzine G ed H (con piscine) di proprietà della Società Sportiva Romana nel comprensorio del Salaria Sport Village erano stati apposti i sigilli. Il processo, che vede imputato anche Anemone, è iniziato a marzo di quest'anno.
Angelo Balducci e Diego Anemone Diego AnemoneSALARIA SPORT VILLAGE SALARIA SPORT VILLAGE SALARIA SPORT VILLAGE