mattarella

TUTTI GLI ERRORI DI MATTARELLA - L’IDEA DEL GOVERNO ''NEUTRO'' ERA PERDENTE IN PARTENZA: SE DEVE DURARE DUE MESI, BASTA PROROGARE GENTILONI - A QUEL PUNTO, POTEVA ANDARE A VEDERE IL BLUFF DI SALVINI E DI MAIO - CHE SENSO HA UN GOVERNO SENZA FIDUCIA (SOLO IL PD) E SENZA VINCOLO DI CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE? - LA SUA FISSA DI FARE IL NOTAIO CHE NON INTERVIENE NELL’AGONE POLITICO LO HA FATTO INCARTARE…

DAGONEWS

SERGIO MATTARELLA

 

Tutti gli errori di Mattarella: il Presidente della Repubblica esce piuttosto ammaccato da questi due mesi di consultazioni, finti accordi e veri inciuci.

 

1) Innanzitutto, l’ipotesi del governo “di tregua” o neutrale che sia, è perdente in partenza. Che senso ha incaricare un Presidente del Consiglio, trovare ministri e sottosegretari, farli giurare e prendere funzione, aggiornare la cinghia di trasmissione con capi di gabinetto, consiglieri diplomatici e boiardi vari, per due mesi o poco più, il grosso dei quali d’estate? Non si poteva prorogare il governo Gentiloni per gestire l’esistente? Come abbiamo scritto nell’articolo precedente, i nomi più importanti contattati per entrare in questo esecutivo un po’ poraccio, hanno risposto “No, grazie”.

BERLUSCONI SALVINI MELONI CON MATTARELLA

 

2) Se davvero doveva durare solo due mesi per votare a luglio, o quattro per andare alle urne a settembre, non poteva dare l’incarico a Salvini o Di Maio, come chiedevano insistentemente? Per non andare a vedere il loro bluff e tenere in mano le redini della crisi politica dal Quirinale, la Mummia sicula ha finito per incartarsi. Metterli alla prova, come ha detto oggi Cacciari, sarebbe stata una mossa azzardata, ma avrebbe un po’ sgonfiato la bolla post-elettorale e messo i due scalpitanti leader davanti alle loro responsabilità.

MATTARELLA E FICO

 

3) Se il governo è neutrale, vuol dire che non è vincolato a cambiare la legge elettorale. Nel suo discorso è stato chiaro: bisogna scongiurare l’aumento dell’Iva e approvare la Finanziaria, e stop.

 

Con la sua fissa di essere un notaio che non interviene nell’agone politico, non ha infilato il vincolo di produrre un’alternativa al Rosatellum prima di tornare al voto. Il Presidente in punta di diritto ha ragione, è compito del Parlamento decidere il sistema di voto.

 

MATTARELLA E SALVINI

Ma Napolitano, con tutti i suoi difetti, non avrebbe mai dato un incarico senza infilarci l’obbligo di riforma elettorale, che obbiettivamente è determinante. Mattarella invece, con la sua idea del governo di tregua a tutti i costi, troverebbe solo il voto del Partito Democratico, facendo fare una figura barbina sia al suo ex partito sia al povero governo, sfiduciato dalla nascita.

DI MAIO SALVINI MATTARELLA

Ultimi Dagoreport

putin musk zelensky von der leyen donald trump netanyahu

DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA ESTERA POTREBBE CHIUDERE LE GUERRE IN UCRAINA E MEDIORIENTE (COSTRINGENDO PUTIN E ZELENSKY ALLA TRATTATIVA E RISPOLVERANDO GLI ACCORDI DI ABRAMO TRA NETANYAHU E IL SAUDITA BIN SALMAN) – I VERI GUAI PER TRUMPONE SARANNO QUELLI "DOMESTICI”: IL DEBITO PUBBLICO VOLA A 33MILA MILIARDI$, E IL TAGLIO DELLE TASSE NON AIUTERÀ A CONTENERLO. ANCORA: ELON MUSK, PRIMA O POI, SI RIVELERÀ UN INGOMBRANTE ALLEATO ALLA KETAMINA CHE CREA SOLO ROGNE. LA MAXI-SFORBICIATA AI DIPENDENTI PUBBLICI IMMAGINATA DAL “DOGE” POTREBBE ERODERE IL CONSENSO DEL TYCOON, GIÀ MESSO A RISCHIO DAL PIANO DI DEPORTAZIONE DEI MIGRANTI (GLI IMPRENDITORI VOGLIONO LAVORATORI A BASSO COSTO) – I GUAI PER L’EUROPA SUI DAZI: TRUMP TRATTERÀ CON I SINGOLI PAESI. A QUEL PUNTO GIORGIA MELONI CHE FA: TRATTA CON "THE DONALD" IN SEPARATA SEDE O RESTERÀ "FEDELE" ALL'UE?

simona agnes gianni letta giorgia meloni rai viale mazzini

DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI LETTA: L’EX RICHELIEU DI BERLUSCONI NON RIESCE A FAR OTTENERE A MALAGÒ IL QUARTO MANDATO AL CONI. MA SOPRATTUTO FINO AD ORA SONO FALLITI I SUOI VARI TENTATIVI DI FAR NOMINARE QUEL CARTONATO DI SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA DELLA RAI A SCOMBINARE I PIANI DI LETTA È STATO CONTE CHE SE NE FREGA DEL TG3. E L'INCIUCIO CON FRANCESCO BOCCIA L'HA STOPPATO ELLY SCHLEIN – PARALISI PER TELE-MELONI: O LA AGNES SI DIMETTE E SI TROVA UN NUOVO CANDIDATO O IL LEGHISTA MARANO, SGRADITO DA FDI, RESTA ALLA PRESIDENZA "FACENTE FUNZIONI"...

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT – AVANTI, MIEI PRODI: CHI SARÀ IL FEDERATORE DEL CENTRO? IL “MORTADELLA” SI STA DANDO UN GRAN DA FARE, MA GUARDANDOSI INTORNO NON VEDE STATISTI: NUTRE DUBBI SUL CARISMA DI GENTILONI, È SCETTICO SULL'APPEAL MEDIATICO DI RUFFINI, E ANCHE RUTELLI NON LO CONVINCE – NON SOLO: SECONDO IL PROF NON SERVE DAR VITA A UN NUOVO PARTITO MA, COME IL SUO ULIVO, OCCORRE FEDERARE LE VARIE ANIME A DESTRA DEL PD - NON BASTA: IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE CHE DOVRA' SFIDARE IL REGIME MELONI, SECONDO PRODI, NON DOVRÀ ESSERE IL SEGRETARIO DI UN PARTITO (SALUTAME ‘A ELLY)…

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…