DOPO I SUICIDI, ARRIVANO I SEQUESTRI - UN UOMO ARMATO SI È BARRICATO NELLA SEDE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE DI UN PAESE IN PROVINCIA DI BERGAMO - È UN 50ENNE DISPERATO PER LE DIFFICILI CONDIZIONI ECONOMICHE, HA PRIMA PRESO IN OSTAGGIO 15 PERSONE, POI LE HA RILASCIATE TUTTE TRANNE UNA - PER ORA HA SPARATO SOLO CONTRO IL SOFFITTO - ALLE FORZE DELL’ORDINE ACCORSE SUL POSTO HA DETTO DI VOLERSI UCCIDERE…

1 - BARRICATO: OSTAGGI FUORI TRANNE UNO, L'UOMO URLA DI VOLERESI SUICIDARE
(ANSA) - L'uomo che si è barricato nella sede dell'Agenzia delle Entrate di Romano di Lombardia ha fatto uscire tutte le persone che erano presenti, una dozzina, tranne una. L'uomo, che é armato di un fucile, dice di voler parlare con la stampa e che solo dopo libererà l'ostaggio. Ha urlato di essere in difficoltà economiche e di volersi togliere la vita.

2 - BARRICATO IN AGENZIA ENTRATE: E' 50ENNE IN DIFFICOLTA' ECONOMICHE
(AGI) - E' un cinquantenne in difficolta' economiche l'uomo che ha sequestrato una quindicina di persone nella sede dell'Agenzia delle Entrate di Romano di Lombardia, provincia di Bergamo, rilasciandone poi tutte tranne una. L'uomo ha urlato frasi sconnesse dalle quali si e' capito che e' rimasto senza denaro e minaccia di suicidarsi. Ha chiesto di parlare con i giornalisti per raccontare i suoi problemi, ma sono in corso le trattative con le forze dell'ordine per convincere l'uomo a desistere.

3 - BARRICATO IN AG.ENTRATE:SEDE PRESIDIATA DA FORZE DELL'ORDINE
(ANSA) - La sede dell'Agenzia delle Entrate di Romano di Lombardia e' circondata dalle forze dell'ordine. Alcune decine di carabinieri stanno presidiando il piazzale davanti all'entrata degli uffici, in molti con in mano armi di ordinanza e indosso giubbotto antiproiettile. Sul posto anche numerosi funzionari della Questura e si e' alzato in volo anche un elicottero dell'Arma. L'Agenzia delle Entrate si trova al piano terra di un edificio di 5 piani che al momento non e' stato fatto evacuare.

4 - OSTAGGIO UN IMPIEGATO - SPARATI UN PAIO DI COLPI MA NESSUN FERITO
(ANSA) - Il sequestratore che è entrato nella sede delle agenzia delle entrate nel Bergamasco è ancora all'interno della sede e tiene in ostaggio un impiegato. I colpi sparati dall'uomo sarebbero un paio che comunque non hanno causato feriti. Al momento la trattativa con l'uomo è portata avanti dai carabinieri.

5 - BARRICATO IN AGENZIA ENTRATE: NESSUN FERITO, SPARI SUL SOFFITTO
(AGI) - Non ci sono feriti nell'assalto in corso alla sede di di Romano di Lombardia, provincia di Bergamo, dove un uomo con gravi problemi economici ha preso circa 15 ostaggi, rilasciandoli poi tutti tranne uno, un dipendente della societa'. L'uomo e' armato di fucile e ha esploso un paio di colpi al momento della sua irruzione, e si temeva che potesse avere ferito qualcuno. Gli ostaggi rilasciati hanno raccontato che i colpi sono stati esplosi contro il soffitto.

 

 

COMUNE DI ROMANO DI LOMBARDIA POSIZIONE DEL COMUNE DI ROMANO DI LOMBARDIA NELLA PROVINCIA DI BERGAMO logo agenzia delle entrate suicidi crisi economica

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...