
“ABBIAMO DOVUTO IMPARARE L’AMARA LEZIONE CHE È NECESSARIO ESSERE FORTI PER MANTENERE E PROTEGGERE LA PACE” – URSULA VON DER LEYEN: “ALLA FINE VINCERÀ PUTIN? IL SUO OBIETTIVO ERA CONQUISTARE KIEV IN TRE GIORNI E L’UCRAINA IN TRE SETTIMANE. HA FALLITO. VOLEVA INDEBOLIRE LA NATO E OGGI L’ALLEANZA CONTA ALTRI DUE MEMBRI: FINLANDIA E SVEZIA - TRUMP HA DETTO CHE L’UE È STATA CREATA PER ‘FREGARE’ GLI USA E JD VANCE CHE GLI EUROPEI SONO ‘SCROCCONI’ MA GLI STATI UNITI SONO NOSTRI PARTNER E ALLEATI DA 75 ANNI, E SONO CONVINTA CHE QUESTA RELAZIONE TERRÀ. CREDO IN UN DIALOGO COSTRUTTIVO E LAVORO PER UNA SOLUZIONE NEGOZIATA SUI DAZI. NATURALMENTE, DIFENDEREMO I NOSTRI INTERESSI E SIAMO PRONTI A DIVERSIFICARE I NOSTRI MERCATI…”
Estratto dell’articolo di Francesca Basso per il “Corriere della Sera”
DONALD TRUMP URSULA VON DER LEYEN
«Tutti vogliamo la pace. E nessuno più del popolo ucraino. Abbiamo dovuto imparare l’amara lezione che è necessario essere forti per mantenere e proteggere la pace». La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen parla con il Corriere del mutato quadro geopolitico e di come l’Unione si debba preparare alle nuove sfide, con un’attenzione particolare al dibattito sulla difesa che si sta sviluppando in questi giorni in Italia.
ursula von der leyen - 100 giorni della nuova commissione ue
«Prendiamo l’esempio dell’Ucraina — prosegue —: era un Paese sostanzialmente smilitarizzato, aveva rinunciato alle armi nucleari a metà degli anni ‘90, con la garanzia di essere sempre protetta, tra l’altro, anche da Mosca. Oggi vediamo il risultato.
La Russia l’ha invasa. L’Ucraina deve essere trasformata in un porcospino d’acciaio completamente indigesto per qualsiasi tipo di invasore».
Se siamo in un tempo di pace, perché l’Ue deve riarmarsi? E perché avete cambiato il nome al piano di riarmo in «Readiness 2030»?
«L’Europa è sempre stata un progetto di pace e sarà sempre un progetto di pace. Ma bisogna essere forti per mantenere la pace. Il piano Readiness 2030 copre un ambito più ampio, che guarda le diverse dimensioni della sicurezza e gli strumenti per mantenere la pace. Questo è l’approccio principale».
Dopo l’ultimo summit Ue, la premier Meloni ha consigliato «un po’ di prudenza» sui messaggi legati alla necessità di prepararsi alla guerra. Prima il piano di riarmo, mercoledì la strategia per preparare la popolazione alle crisi. Non c’è il rischio di aumentare il senso di insicurezza nei cittadini?
ursula von der leyen volodymyr zelensky
«Da medico posso affermare che “prevenire è meglio che curare” (lo dice in italiano, ndr ). Con la strategia Preparedness abbiamo un approccio ampio per proteggere le persone: non solo guardiamo ai rischi militari ma anche ai rischi, ad esempio, di una pandemia globale o dei disastri naturali. È come un kit di pronto soccorso che è meglio avere senza averne bisogno, piuttosto che averne bisogno e non averlo. Si tratta di creare resilienza».
Il piano di riarmo si basa sulla spesa nazionale. Per l’opinione pubblica italiana è difficile accettare che ad un certo momento si dovranno tagliare pensioni e sanità per investire in difesa. C’è un modo per evitarlo?
ursula von der leyen a kiev - 24 febbraio 2025
«Readiness 2030 è un massiccio piano di investimenti in innovazione, in ricerca e sviluppo, in startup innovative. E l’Italia ne trarrà un grande beneficio, perché ha una base industriale della difesa molto rinomata e forte. È un programma di investimenti che aumenterà la prosperità. E questo va a vantaggio dell’economia e della società italiane, ma anche delle infrastrutture al servizio delle persone, come gli ospedali».
In concreto?
«Avete giganti dell’aerospazio come Leonardo, e imprese navali innovative come Fincantieri. Si tratta di investimenti in queste industrie, che creeranno buoni posti di lavoro. È una grande opportunità per l’industria italiana. E sappiamo che ci sono molte ricadute positive anche nel settore civile. Non dimentichiamo che il Gps e Internet sono stati inventati in ambito militare ma oggi hanno un valore incredibile per la vita quotidiana dei civili».
ursula von der leyen vertice europeo sull ucraina foto lapresse
Francia, Italia, Spagna e Grecia hanno chiesto di valutare l’emissione di debito comune per la difesa. Draghi ha detto che senza debito comune solo la Germania riesce a riarmarsi. E la Lega sostiene che questo piano serve solo a Berlino. Come risponde?
«[…] sono disposta a considerare tutte le possibilità. […]».
In Italia l’opposizione contesta il piano di riarmo. Per il Pd non è abbastanza ambizioso perché non porta a una vera difesa comune ma al riarmo di 27 Paesi. È così?
«La richiesta di una maggiore ambizione negli acquisti congiunti è corretta, perché l’interoperabilità tra le nostre forze armate è assolutamente cruciale. Abbiamo dedicato l’intero programma Safe da 150 miliardi di euro all’approvvigionamento congiunto e ai progetti comuni. […] Il modo migliore per costruire una difesa comune è assicurarci di poter lavorare assieme, grazie all’interoperabilità. Ad esempio, abbiamo bisogno di un prodotto che tutte le forze armate utilizzino e non di 27 prodotti diversi».
Usa e Russia stanno escludendo l’Ue dal tavolo della pace in Ucraina. Com’è andato l’incontro di Parigi?
«La Coalizione dei Volenterosi sta crescendo e si sta rafforzando, è molto unita. I risultati principali raggiunti sono tre. Il primo è un forte sostegno all’Ucraina nel breve termine, con impegni militari di diversi Paesi. […] Il secondo è che manterremo alta la pressione sulla Russia, e quindi anche le sanzioni, fino a quando non ci sarà un accordo di pace giusto e duraturo. Il terzo è rafforzare le forze armate ucraine […]».
[…] Alla fine vincerà Putin?
«L’obiettivo di Putin era conquistare Kiev in tre giorni e l’Ucraina in tre settimane. Ha fallito. Tre anni dopo l’Ucraina è un Paese candidato ad entrare nell’Ue ed è unita come mai.
L’obiettivo di Putin era quello di indebolire la Nato. Oggi la Nato conta altri due membri: Finlandia e Svezia. […]».
Trump ha detto che l’Ue è stata creata per «fregare» gli Usa e il suo vice Vance ha che gli europei sono «scrocconi». Gli Stati Uniti sono ancora un alleato fidato?
«Sì, gli Stati Uniti sono nostri partner e alleati da 75 anni, e sono convinta che questa relazione terrà. Abbiamo punti di vista diversi su questioni specifiche, ad esempio sul commercio, ma abbiamo anche valori condivisi e forti interessi comuni. Credo in un dialogo costruttivo e lavoro duramente per questo. È meglio lavorare insieme che lavorare l’uno contro l’altro e sono determinata a dare il mio contributo in tal senso».
ursula von der leyen Frans Timmermans
Gli Usa hanno imposto dazi su acciaio e alluminio. Ora sulle auto. E il 2 aprile ne annunceranno altri. L’Ue come può difendersi?
«Stiamo dialogando con gli Stati Uniti e vogliamo una soluzione negoziata. Naturalmente, difenderemo i nostri interessi: possiamo rispondere, ma il nostro interesse è avere un negoziato che porti a buoni risultati per entrambe le parti. […] diversificare i nostri mercati è altrettanto importante che rafforzare la nostra competitività».
L’Italia è preoccupata dall’impatto dei dazi sulla propria economia e da una possibile guerra commerciale.
URSULA VON DER LEYEN AL WORLD ECONOMIC FORUM DI DAVOS
«[…] Il nostro obiettivo è raggiungere una soluzione negoziata per risolvere questa controversia commerciale. Dobbiamo però essere pronti a utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione, per garantire che i produttori italiani non siano ingiustamente svantaggiati. Inoltre, l’Ue concluderà accordi di partenariato commerciale con altri Paesi. […]».
Gli Stati Uniti hanno un atteggiamento aggressivo verso Groenlandia e Danimarca.
L’Ue come dovrebbe reagire?
DONALD TRUMP VS URSULA VON DER LEYEN - IMMAGINE CREATA CON L INTELLIGENZA ARTIFICIALE DI GROK
«Siamo fermamente al fianco di Groenlandia e Danimarca: sosteniamo con determinazione la loro sovranità e integrità territoriale […]».
[…] L’idea di Unione è in difficoltà?
«Secondo l’ultimo Eurobarometro il 74% degli europei dice che è un beneficio e un vantaggio per loro essere membri dell’Ue. Si tratta del numero più alto mai misurato […]».
Meloni ha un ottimo rapporto con Trump e su alcune posizioni sono molto vicini. È un problema per l’Ue?
«Al contrario, penso che questo sia molto positivo. […] è positivo che abbia un rapporto diretto. Più legami ci sono tra le due sponde dell’Atlantico, meglio è».
ursula von der leyen votazione al parlamento europeo sui commissari
GIORGIA MELONI - URSULA VON DER LEYEN