fassina fdi liste escluse

VADE RETRO, FASSINA - FIRME INSUFFICIENTI: A ROMA RESTA FUORI LA LISTA DEL LEADER DI SINISTRA ITALIANA E GIACHETTI RIENTRA IN PARTITA - A MILANO RESPINTA LA LISTA DI FRATELLI D’ITALIA, A COSENZA NCD A RISCHIO ESCLUSIONE: TUTTI ANNUNCIANO RICORSO

FASSINAFASSINA

Virginia Piccolillo per “il Corriere della Sera”

 

Errori, date mancanti, moduli sbagliati, l’affannosa ricerca delle firme a sostegno dei candidati sindaco si conclude con esclusioni eccellenti e ricorsi al Tar.

Fuori Stefano Fassina a Roma. Escluse a Milano la lista di Fratelli d’Italia e la Fuxia People, l’unica a presentare una donna candidato sindaco. A rischio a Cosenza due liste d’appoggio a Ncd e Pd.

 

La norma che regola le compilazioni delle liste parla chiaro. Le firme vanno raccolte solo a partire dal 180esimo giorno prima del voto. Devono essere certificate da un pubblico ufficiale che validi le firme corredate da nome, cognome e documento. Sembra facile. Invece a ogni competizione elettorale c’è chi non ce la fa o chi ci riesce per il rotto della cuffia. Come Renata Polverini, che partecipò alla corsa per la Regione Lazio solo grazie alla lista civica che la sosteneva essendo stata esclusa quella del Pdl.

 

GIACHETTI RAGGI FASSINAGIACHETTI RAGGI FASSINA

La più clamorosa candidatura in bilico è quella del leader di Sinistra italiana, Stefano Fassina. Aveva due liste a sostegno. Ma nessuna ha raccolto il numero di firme sufficiente: ne mancavano circa 500 a entrambe. Moltissime sono state depennate perché non era riportato il giorno in cui erano state depositate. Fassina ha già annunciato un ricorso al Tar.

 

E valuta ulteriori iniziative, incluso un ricorso civile. Tecnicamente Fassina potrà ancora presentare della documentazione e il Tar deciderà entro tre giorni. Prima del weekend, dunque, il verdetto finale. Al Tar spiegherà che le firme sono «fresche» di raccolta perché la persona che le ha validate è diventata pubblico ufficiale solo di recente. Dunque, prima non avrebbe potuto validarle.

LA RUSSA SIMONA TAGLI MILANOLA RUSSA SIMONA TAGLI MILANO

 

A parte Carlo Rienzi, della lista Codacons, che offre a Fassina un posto di assessore, alla sinistra del dissenso non torneranno utili le due liste presentate validamente dal minisindaco dell’ottavo municipio Andrea Catarci per la propria ricandidatura.

 

A Milano è stata ricusata la lista di Fratelli d’Italia. Ma Ignazio La Russa, deputato di FdI e avvocato, assicura che si sta rimediando all’«errore materiale» con un’istanza di autotutela, nella quale sono stati consegnati i documenti mancanti sui capilista, «tutti in regola per le leggi Severino e antimafia». Esclusa anche la lista Fuxia per l’utilizzo di un modulo prestampato contenente riferimenti normativi non aggiornati. Maria Teresa Baldini, unica donna competitor, si appella al Tar e tuona contro la «burocrazia».

MARIA TERESA BALDINIMARIA TERESA BALDINI

 

A rischio infine la lista degli alfaniani Cosenza popolare, che appoggia Enzo Paolini, del Pse. Anche qui le firme sono state raccolte su moduli del 2011 in cui non era citata la legge Severino in materia di incandidabilità. La lista Orgoglio Brutio, di area Pd, invece, ha presentato i documenti fuori tempo massimo.

FASSINA LA RUSSAFASSINA LA RUSSA

 

Ultimi Dagoreport

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE, AD ATTIVARE L'INDAGINE, È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…