virginia raggi

VELENI IN CAMPIDOGLIO – QUANDO ROMEO E MARRA SI ALLEARONO CONTRO LA MURARO: “CHIEDI AL NOSTRO AMICO DELLA FINANZA DI INDAGARE SU DI LEI” – I DUE GIOCAVANO LA LORO PARTITA IN AUTONOMIA FACENDO FARE ALLA RAGGI LA FIGURA DELLA "BAMBOLINA IMBAMBOLATA"

SALVATORE ROMEO E VIRGINIA RAGGISALVATORE ROMEO E VIRGINIA RAGGI

 

Edoardo Izzo per la Stampa

 

«Ho buttato giù le possibili assunzioni negli uffici di diretta collaborazione indicando gli importi». Questo messaggio lo ha indirizzato lo scorso giugno a notte fonda Raffaele Marra, di lì a poco vicecapo di gabinetto di Virginia Raggi, a Salvatore Romeo, che con i buoni uffici del suo amico sarà presto nominato capo della segreteria della sindaca. Già allora i due sono in piena sintonia.

 

virginia raggi sul tetto del comune con salvatore romeo virginia raggi sul tetto del comune con salvatore romeo

Perseguono obiettivi loro, non necessariamente condivisi con la Raggi: «Sto lavorando alla Macrostruttura ho trovato come superare l' Assessorato alle risorse umane», annuncia Marra all' amico Romeo. Un' operazione su cui successivamente aggiunge: «Virginia mi ha dato un' idea diversa sulla Macrostruttura e io sto provando ad andarle incontro, ma è difficile».

 

I messaggi che Marra e Romeo si scambiano perfino alle due di notte, segno di un' assoluta confidenza, rivelano un dato sconcertante: dei «quattro amici al bar», per chiamarlo come si erano nominati essi stessi sulla famosa chat di WhatsApp, almeno due (Marra e Romeo) giocavano un' altra partita, la loro.

raffaele marra virginia raggi raffaele marra virginia raggi

 

E quando Raffaele Marra, detenuto dal 16 dicembre per un' altra inchiesta che lo chiama a rispondere del reato di corruzione, sarà interrogato dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal sostituto Francesco Dall' Olio, molte domande prenderanno probabilmente spunto proprio dall' esistenza evidente di due diversi livelli nel «raggio magico». Con i due funzionari in qualche modo al comando del gruppo e sindaco e vice sindaco (Daniele Frongia che ha poi rinunciato all' incarico) in un ruolo gregario.

 

VIRGINIA RAGGI DANIELE FRONGIA RAFFAELE MARRAVIRGINIA RAGGI DANIELE FRONGIA RAFFAELE MARRA

E pensare che a febbraio, quando Salvatore Romeo spinge a più non posso perché la Raggi prevalga nelle comunarie, entrambi trasudano ammirazione, una forma d' amore, proprio per la futura sindaca. Romeo, che da poco ha intestato all' avvocatessa la polizza assicurativa (che sostiene non sia un finanziamento politico e per la quale sarà forse sentito dai magistrati), scrive gongolante a Marra: «Il candidato sindaco per il Movimento è Virginia Raggi. E adesso inizia il bello». E l' altro gli risponde con lo stesso tono: «Fai un grosso in bocca al lupo a Virginia. L' ho appreso al telegiornale».

 

RENATO MARRA E RAGGI mpa.itRENATO MARRA E RAGGI mpa.it

Ma dopo il ballottaggio che incoronerà la loro beniamina cominciano presto a emergere diversità di opinioni con la sindaca, che ai loro occhi è un po' troppo indecisa e garantista verso i quadri ereditati dall' amministrazione Marino. Scrive Marra a Romeo: «Il Dipartimento servizi scolastici e educativi è compromesso. Tu penserai che la Turchi è stata fatta fuori? Invece no. Complimenti».

 

I due non sembrano nemmeno apprezzare la strenua difesa dell' assessore Paola Muraro messa in campo dalla sindaca. Romeo, infatti, si rivolge a Raffaele Marra che è un ex ufficiale Gdf con una richiesta precisa: «Chiedi al tuo amico della Finanza di indagare sulla Muraro». L' intento dei due è chiaro: conservare la loro influenza sulla sindaca e dunque sulla gestione del Campidoglio. Le cose però andranno diversamente e entrambi lasceranno prima di Natale i prestigiosi incarichi, mentre la Raggi riuscirà a resistere.

 

RENATO MARRARENATO MARRA

Finora. Perché incombe il caso della promozione del fratello maggiore di Marra, l' ex ufficiale dei vigili urbani Renato: la difesa della Raggi ritiene che fosse da seguire il comma 2 e non l' 8 del regolamento comunale, e cioè che non fosse necessaria la comparazione dei curricula, ma i giudici non sembrano convinti. E soprattutto resta agli atti, pesante come un macigno, quella dichiarazione all' anticorruzione capitolina in cui la Raggi rivendica piena autonomia nella decisione e che le è costata l' iscrizione tra gli indagati per falso in atto pubblico.

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...