
LA VERA NOTIZIA (CHE I GIORNALI NON SCRIVONO) È CHE DI MAIO E SALVINI NON SI PARLANO PIÙ - MATTARELLA VUOLE SAPERE AL PIÙ PRESTO SE LEGA E 5STELLE SONO IN GRADO DI AFFRONTARE LA PROSSIMA MANOVRA ECONOMICA: IL PRESSING RISERVATO DEL QUIRINALE - I TRE INCUBI GIUDIZIARI DELLA LEGA DI SALVINI - ECCO PERCHÉ DI MAIO RISCOPRE LA QUESTIONE MORALE…
Marco Antonellis per Dagospia
Salvini e Di Maio non si parlano più. La cosa che maggiormente ha colpito ieri i presenti al Consiglio dei Ministri è che i due ne prima ne dopo, a differenza di quanto accadeva in passato, si sono mai rivolti la parola. E durante il Cdm a malapena si guardavano negli occhi: "Immagini del genere spiegano più di mille parole" rivela chi era presente. "Se i due non si parlano più c'è poco da fare tanto più che questo è un governo che si basa quasi interamente sul rapporto personale e di fiducia tra i due leader".
MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTE
A questo punto non resta che attendere il 26 maggio. Poi qualcosa dovrà accadere. Anche perché il Capo dello Stato nei giorni scorsi ha già fatto sapere che vuole avere delle certezze in vista dei prossimi mesi, in particolare per quanto riguarda l'approvazione della prossima legge di bilancio. "Il Quirinale sta facendo pressing" si spiega, ovviamente in modo riservato, ma le parole pronunciate da Sergio Mattarella nei giorni scorsi lasciano poco spazio alle interpretazioni: "La tempestività nell'assunzione delle decisioni di governo è sempre più essenziale".
Insomma, il rovello del Presidente è: l'attuale esecutivo sarà in grado di gestire i prossimi difficili mesi di governo del Paese (tra l'altro ci sarà la formazione della prossima Commissione europea e si dovrà scegliere il successore di Mario draghi alla Bce) e di affrontare la prossima manovra economica "lacrime e sangue"? Perché se non è in grado meglio saperlo subito (capito, Di Maio e Salvini?) e la palla passerà immediatamente nelle mani del Capo dello Stato che deciderà se procedere alla formazione di un altro governo oppure alle elezioni anticipate.
Sulla Lega poi aleggia il fantasma di ulteriori grane giudiziarie: si temono ulteriori sviluppi delle indagini in Lombardia ma fa paura anche ciò che potrebbe accadere nel Lazio, a Latina, dove si parla di possibile voto di scambio.
In realtà, i veri incubi giudiziari sono tre e in tutti e tre i casi se ne deciderà la sorte a brevissimo, entro due/tre mesi: in primis le indagini della procura di Genova sui 49 milioni di euro. Il 28 maggio poi, appena due giorni dopo il risultato delle elezioni europee si deciderà il destino giudiziario di Edoardo Rixi, Viceministro dei Trasporti (anche lui come Siri nel Ministero di Toninelli). Poi c'è la terza questione, quella del “finanziamento illecito” legata a Parnasi. Anche in questo caso i magistrati decideranno a breve, entro l'estate.
Insomma, capito perché i 5Stelle hanno improvvisamente riscoperto la questione morale?