A VICENZA DUE PARA’ AMERICANI HANNO PICCHIATO E VIOLENTATO UNA PROSTITUTA ROMENA DI 24 ANNI, AL SESTO MESE DI GRAVIDANZA - LI PROCESSIAMO O LI RISPEDIAMO A CASA COME ABBIAMO FATTO CON I RESPONSABILI DELLA TRAGEDIA DEL CERMIS?

Simone Bianchin per “La Repubblica

 

SOLDATI AMERICANI VICENZA SOLDATI AMERICANI VICENZA

Hanno picchiato e violentato a turno una prostituta romena di 24 anni al sesto mese di gravidanza. Due paracadutisti americani, rientrati recentemente da una missione, Gray Jerelle Lamarcus, 22 anni, e Darius Montre McCullough, di 21, in servizio alla caserma Del Din di Vicenza, ieri sono stati arrestati dai carabinieri della città veneta e si trovano ai domiciliari all’interno della loro struttura.

 

Non possono uscire dalla base e hanno il divieto di vestire abiti civili, devono rimanere in divisa. Il primo, Gray, è già accusato di aver violentato a novembre 2013, fuori dalla discoteca Ca’di Dennis, sempre a Vicenza, una studentessa di 17 anni dell’Alto Vicentino che aveva conosciuto nel locale.

 

Dopo questa accusa, il comando militare Usa aveva chiesto di trasferirlo in una base in Germania e che fosse posto sotto la giurisdizione americana: richieste respinte, mentre la procura di Vicenza chiedeva una misura cautelare che il gip, però, ha negato e l’udienza preliminare non è ancora stata fissata. Pochi giorni fa lui, appreso di essere stato denunciato dalla prostituta, aveva tentato il suicidio.

 

SOLDATI AMERICANI VICENZA  SOLDATI AMERICANI VICENZA

Il timore è che per i due militari americani si ripeta quello che è già avvenuto nel ’98 con i responsabili della tragedia del Cermis (20 morti nella cabinovia caduta a causa di un cavo tranciato da un aereo Usa): e cioè che gli Stati Uniti rivendichino la loro giurisdizione. «L’America rispetta la volontà italiana », fa sapere per ora il consolato statunitense.

 

Ma per cercare di evitare che la richiesta — automatica in questi casi — di portare i militari americani in patria diventi una disposizione, il sindaco di Vicenza Achille Variati ha scritto al ministro della Giustizia Orlando (che non gli ha ancora risposto) chiedendogli di esprimere parere negativo. «Ho evidenziato l’assoluta necessità che si dia corso alla giustizia italiana per questo odioso reato».

 

La notte fra lunedì 14 e martedì 15 luglio i due militari Usa erano in libera uscita dalla caserma. Indossando abiti civili e a bordo di un’auto avrebbero caricato in macchina la prostituta che quella sera stava lavorando in strada nella zona di Ponte Alto, Vicenza Ovest.

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I due, a bordo di un’auto civile della quale fortunatamente la ragazza era riuscita a ricordare i numeri della targa (proprio questo ha permesso ai carabinieri di identificarli) avevano concordato una prestazione sessuale per ciascuno per un totale di duecento euro. Ma una volta appartatisi davanti a un campo l’avevano costretta con pugni al volto e alla schiena al doppio rapporto non protetto: oltre a non averle dato un soldo le avevano rubato la borsetta che conteneva 40 euro (sarebbe stata trovata nella macchina), poi se n’erano andati lasciando la ragazza a terra quasi tramortita.

 

Dopo qualche ora, con l’aiuto di un’amica e i soccorsi del 118, la romena — in Italia da più di un anno e mezzo, fidanzata con un suo connazionale che a Vicenza fa il muratore e già mamma di una bambina — era stata trasportata all’ospedale San Bortolo, dov’è ancora ricoverata e tenuta sotto osservazione a protezione della gravidanza.

 

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