VIENI AVANTI, BOCCHINO! - LADY PASCALE STAMATTINA HA LETTO MEZZOBOCCHINO E SI È INCAZZATA: “NON HA MAI FATTO PARTE DELLA SUO CORRENTE MA ERA VICINA A FULVIO MARTUSCIELLO; CHE BERLUSCONI ALL’EPOCA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE PER LE PROVINCIALI DEL 2009 A NAPOLI LE ASSEGNÒ BOCCHINO COME “TUTOR”, MA LEI HA RESISTITO GIUSTO 48 ORE; CHE ORA LA LODA PERCHÉ GLI CONVIENE…”

1. DAGOREPORT
Francesca Pascale stamattina ha letto i giornali e si è arrabbiata. Le critiche al suo adorato Silvio? Macchè! A farla andare su tutte le furie è stata quella frase di Italo Bocchino a Repubblica: "Francesca è sempre stata osteggiata da Cosentino perché era nella mia corrente". Corrente? Ma quale corrente!

Francy, racconta chi l'ha vista poche ore fa, avrebbe rivolto frasi non proprio da libro cuore nei confronti del portachiavi di Fini alla lettura del giornale. Stando al racconto fatto alle amiche, Francesca avrebbe contestato fermamente le parole di Bocchino, con dati di fatto e circostanze.

"Ci ha detto - spiega un'amica che era con lei stamattina - che non ha mai fatto parte della corrente di Bocchino ma era vicina a Fulvio Martusciello; che Berlusconi all'epoca della campagna elettorale per le provinciali del 2009 a Napoli le assegnò Bocchino come "tutor", ma lei ha resistito giusto 48 ore; che ora la loda perché gli conviene..."


LA FAIDA DEI CASALESI - BOCCHINO VS COSENTINO: "IO MAI SFIORATO DA INCHIESTE DI CAMORRA..."
Alessandra Longo per "la Repubblica"

Italo Bocchino, che cosa voleva veramente dire ricordando la sua elezione a Casal di Principe?
«Ha detto semplicemente una verità storica. Nel ‘96 feci campagna elettorale nel mio collegio naturale che comprende 11 Comuni tra cui Casal di Principe. Lì hanno fatto politica le famiglie di mia madre e mio padre, per il Msi e la Dc».

In passato Cosentino era stato più esplicito definendola un quaquaraquà. E dicendo: "Non sono mica stato eletto io in uno dei collegi più mafiosi della Campania, è stato eletto Bocchino!".
«La differenza tra me e lui è proprio questa: io sto in Parlamento da 17 anni e non sono mai stato sfiorato da inchieste sulla camorra. E sono anche orgoglioso di rappresentare quei territori e la gente perbene che ci vive e sopporta la presenza della camorra. A Cosentino va chiesto semmai perché il Pdl non volle candidarlo lì e lo fece eleggere da un'altra parte».

Adesso, senza copertura parlamentare, finirà a Poggioreale.
«Umanamente mi dispiace per lui. Io avrei comunque gestito con più dignità questo passaggio. Invece è arrivato questo attacco scomposto che non so che cosa sia, se un messaggio di un'anima vendicativa o altro. Vorrei essere chiaro: a me del fatto giudiziario non me ne frega niente. Se è innocente, meglio.

La mia battaglia contro di lui è stata politica, di opportunità politica. Ho sempre pensato che non si potesse affidare la gestione della cassaforte della Campania a Cosentino. In una prima fase anche Mara Carfagna si è battuta per evitare questo esito ma poi si è acchetata. Posso dire che, se non fosse stato per Italo Bocchino, oggi Nicola Cosentino poteva essere presidente della Regione Campania. Ed è lui uno dei motivi per cui ci hanno cacciati dal Pdl».

Deve stargli parecchio antipatico.
«Per carità spero che il suo sia un messaggio di sfogo e che non sia un modo di additare ai suoi fan il responsabile della mancata ascesa alla gestione della Campania e dei suoi fondi».

Oltre a lei Cosentino ha attaccato anche Caldoro e Alfano.
«Persone di indiscusso rigore morale. Con Caldoro presidente, di cui non condivido sempre la linea e le scelte, abbiamo evitato alla Campania un disastro».

Che mi dice del suo compagno ex An Mario Landolfi, ritenuto gradito ai La Torre?
«Mario è tutta un'altra storia. Io non giudico, lo fa solo la magistratura. Lui è intelligente, capace, ha fatto solo l'errore di fidarsi del Pdl e di Cosentino».

Luigi Cesaro, detto Giggino ‘a purpetta, è dentro le liste del Pdl. Lavoro a metà?
«E' sempre stato accorto, defilato, mai uno scontro frontale nei nostri confronti».

Berlusconi può essere stato influenzato nelle sue scelte da Francesca Pascale, sua attuale fidanzata e napoletana?
«Francesca è sempre stata osteggiata da Cosentino perché era della mia corrente. E' una molto rigorosa, contraria a certe infiltrazioni, ma penso che adesso di tutto si preoccupi fuorché delle liste in Campania. Ha coronato il suo sogno».

 

FRANCESCA PASCALE PRIMA E DOPO IL RESTYLING jpegItalo Bocchino NICOLA COSENTINO ALLA CONFERENZA STAMPAFulvio MartuscielloCALDORO STEFANOAngelino Alfano

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