LA VISIONE “SPIRITUALE” DELLA GOVERNANTE-TRADUTTRICE (TEDESCO-ITALIANO) DEL PAPA INGRID STAMPA - “PAOLO GABRIELE AMA IL PAPA E LA CHIESA, NON ERA SUA INTENZIONE FARE DANNI. È UNO CHE STUDIA MOLTO, CREDO ABBIA FATTO TUTTO DA SÉ” - I RUMORS VORREBBERO INGRID AL CENTRO DI UN FITTO GIOCO DI INVIDIE, TANTO DA ESSERE STATA ALLONTANATA DALLA SEGRETERIA VATICANA - LEI NEGA: “SOLO CALUNNIE”...

G. G. Vecchi per il "Corriere della Sera"

Che ne dice di ciò che è successo, professoressa?
«Se Paolo Gabriele avesse parlato con me di ciò che stava facendo gli avrei detto: fermati. Magari avremmo potuto cercare un'altra strada. Se aveva delle preoccupazioni poteva parlarne al Santo Padre, magari avrei potuto farlo io per lui. Ma così no...». Ingrid Stampa viene descritta talvolta come la «ex governante» del Papa, ma è una definizione riduttiva: professoressa e studiosa di musica medievale e di viola da gamba, ha curato le traduzioni italiane e il lavoro di editing di una quantità di opere di Joseph Ratzinger.

Quando a luglio il quotidiano tedesco Die Welt collegò Vatileaks a un clima di «invidie» interno al Vaticano, facendo anche il suo nome, si arrivò a dire che era stata allontanata dalla Segreteria di Stato e caduta in disgrazia. Ma Ingrid Stampa continua a lavorare nella Segreteria di Stato e nel frattempo - come aveva fatto per i primi due - ha finito di tradurre in italiano e curato l'edizione dell'attesissimo terzo volume del Gesù di Nazaret di Benedetto XVI, dedicato ai Vangeli dell'infanzia, che sarà pubblicato entro Natale da Rizzoli e dalla Libreria editrice vaticana. Notizia che è suonata come la conferma della fiducia di Benedetto XVI per la sua collaboratrice storica.

E le «invidie»?
«Guardi, quando lessi questa cosa all'inizio rimasi scossa, non riuscivo a farmene una ragione, ma ho recuperato la mia serenità interiore nel giro di un giorno. È ridicolo, semplicemente. Tutte fantasie. Calunnie».

Di chi?
«Vede, io so chi ha suscitato quell'articolo. Ma siccome sono una persona di fede, spirituale, da quando lo so mi sono messa a pregare per lui».

Eppure Gabriele aveva detto che era stato «suggestionato» da una «situazione ambientale» parlando, tra gli altri, anche di lei.
«Non so, io spero che abbia la possibilità di spiegarsi, di spiegare meglio le sue motivazioni. Ciò che posso dire dai colloqui che ho avuto con lui è che ha una grande stima e un grande amore per il Santo Padre e la Chiesa».

Però ha fatto danni, no?
«Certo che ha danneggiato il Papa e la Chiesa. Ma non credo ne avesse intenzione. Anche sua moglie non sapeva nulla di quello che stava facendo. Avesse parlato con qualcuno, forse tutto questo non sarebbe successo».

Lei lo conosce bene?
«Non è che fossi particolarmente vicina a lui, lo conoscevo perché una volta alla settimana sono ospite dell'Appartamento. Sono arrivati a dire che ci sentivamo tutti i giorni, ma non è vero. A un certo punto ci siamo trovati ad abitare nello stesso palazzo, la famiglia Gabriele vive due piani sopra di me. Pensai ci saremmo conosciuti meglio. Ma ciascuno aveva i suoi impegni, non abbiamo avuto molti contatti. Ho cominciato a frequentare la famiglia dopo l'arresto, era il mio dovere di cristiana cercare di aiutare la moglie, i figli. E ho conosciuto una bella famiglia, una famiglia buona. I bambini pregano per il papà e per le persone che gli vogliono male».

Crede sia stato manovrato?
«Per quello che lo conosco, è uno che ama studiare molto e da solo. Immagino abbia raccolto tutto quel materiale per farsi un'idea della situazione. Mi sembra probabile che abbia fatto da sé».

Una sorta di ossessione?
«Mah, un'ossessione la escluderei. È una persona che ragiona e osserva molto bene. Valuta le cose. Ma davvero non saprei dire di più, seguo poco tutto questo».

 

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