renzi matteo padoan pier carlo

LA VITA È FATTA A SCALE – UPGRADE PER LA FIGLIA DEL MINISTRO PADOAN: LASCIA LA SACE E SALE NELLA CONTROLLANTE CASSA DEPOSITI E PRESTITI – ELEONORA PADOAN, ECONOMISTA, SI OCCUPERÀ DI COOPERAZIONE E SVILUPPO INTERNAZIONALE

 

Stefano Sansonetti per "il Giornale"

 

Il curriculum sarà di tutto rispetto, per carità. Ma l' assunzione che è andata in porto, più o meno da un mese, suscita più di qualche curiosità per il nome in ballo e per la tempistica. Andiamo subito al sodo.

franco bassanini pier carlo padoanfranco bassanini pier carlo padoan

 

La Cassa depositi e prestiti, controllata dal ministero dell' Economia, ha appena assunto Eleonora Padoan. Il cognome, neanche a dirlo, evoca parentele importanti. E infatti si tratta della figlia del dalemiano Pier Carlo Padoan, esponente di spicco della fondazione Italianieuropei e da un anno e mezzo titolare di quel dicastero di via XX Settembre che controlla con l' 80% la società in cui è appena stata imbarcata la celebre rampolla.

 

Eleonora Padoan fino a poco tempo fa era senior economist alla Sace, ovvero la società pubblica di assicurazione dei crediti all' export che da qualche anno è entrata nella sfera di controllo della medesima Cassa depositi.

 

catherine colonna  il ministro pier carlo padoan e la mogliecatherine colonna il ministro pier carlo padoan e la moglie

In relazione alla tempistica, a quanto pare l' assunzione nel colosso di Stato è scattata proprio nella coda finale della precedente gestione, per intendersi quella che faceva capo all' ex presidente Franco Bassanini e all' ex amministratore delegato Giovanni Gorno Tempini, recentemente sostituiti con Claudio Costamagna e Fabio Gallia su pressing del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e di alcuni suoi consiglieri economici.

 

Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per un' operazione che desta interesse. Naturalmente il Giornale ha chiesto lumi alla Cassa depositi sui dettagli della vicenda.

ELEONORA PADOANELEONORA PADOAN

 

La società, confermando innanzitutto che Eleonora Padoan è figlia del ministro, ha spiegato che la sua assunzione è arrivata «a seguito di una procedura di job posting iniziata nel novembre del 2014». In pratica, ha spiegato la Cassa, si tratta di «una procedura volta a valorizzare professionalità interne al gruppo, in assenza delle quali è anche possibile guardare a profili esterni».

 

Sta di fatto che alla sollecitazione hanno risposto 3 persone, «tutte quante provenienti dalla Sace». Alla fine la Cassa ha deciso di assumerne due, di cui la prima a marzo di quest' anno.

 

franco bassaninifranco bassanini

La seconda, ovvero Eleonora Padoan, è stata invece assunta con contratto a tempo indeterminato dal 1° luglio scorso. Già si sapeva che i vertici della Cassa sarebbero cambiati, ma erano ancora in sella Bassanini e Gorno Tempini.

 

I quali, sebbene la pratica fosse cominciata nel novembre del 2014, hanno perfezionato l' assunzione della giovane economista in zona Cesarini. A livello di procedura, la società pubblica ha ancora spiegato che non si è fatto riferimento a un concorso perché la Cdp non fa parte della Pubblica amministrazione. Per questo è stata sufficiente una procedura interna di selezione che ha visto prevalere due profili sui tre candidati.

 

VAROUFAKIS E PADOANVAROUFAKIS E PADOAN

Adesso la figlia del ministro, dopo essersi ambientata nel nuovo posto di lavoro, andrà a occuparsi del settore della cooperazione e dello sviluppo internazionale, a quanto pare settori che ha già avuto modo di scandagliare nel periodo lavorativo trascorso alla Sace.

Sul punto ancora la Cassa ha tenuto a precisare che la figlia di Padoan lavorava alla Sace dal 2007, quindi ben prima che il papà diventasse ministro dell' economia.

 

Ciò non toglie che, senza dubbio per merito di un curriculum di livello, il passaggio dalla controllata Sace alla capogruppo Cassa depositi sia avvenuto proprio nel momento in cui il padre si trova a guidare lo stesso ministero che controlla la capogruppo. E si sia concretizzato nel momento in cui i vertici della Cassa erano di fatto stati messi alla porta.

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